ablativo2
ablativo2 agg. e s. m. [dal lat. ablativus (casus), der. di ablatus, part. pass. di auferre «portare via»; cfr. il gr. ἀϕαιρετικός]. – 1. Caso della declinazione latina, che nell’ordine dei [...] è stata estesa dai linguisti occidentali anche a casi di altre lingue indoeuropee, aventi funzione simile all’ablativo latino e morfemi almeno in parte affini a quelli utilizzati dal latino per questo caso: si parla perciò di un ablativo anche, ad ...
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In linguistica, si dicono a. i morfemi adoperati nella formazione delle parole, distinti in prefissi, infissi e suffissi, secondo che compaiano dinanzi, nell’interno o dopo la radice o il tema; per es.: s- in sbattere; -n- nel lat. linquo (perf....
Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo di auto-, bio-, ipno-, pseudo-, ecc....