commuovere
commuòvere (pop. o letter. commòvere) v. tr. [dal lat. commovēre «mettere in movimento, agitare, commuovere» (comp. di con- e movēre «muovere»), con mutamento di coniugazione] (coniug. come [...] ammirazione e sim.: c. l’animo, la mente; le tue disgrazie mi commuovono; la sua generosità mi ha commosso; musica, versi che commuovono. Nell’intr. pron., commuoversi, provare forti emozioni, suscitate da eventi gioiosi o dolorosi: commuoversi alle ...
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finire
v. tr. e intr. [lat. fīnīre, der. di finis «limite; cessazione»] (io finisco, tu finisci, ecc.). – 1. tr. a. Condurre a fine, a termine, a compimento: f. un lavoro, un articolo, un disegno; f. [...] sim., mangiarlo tutto; f. una bottiglia, berne tutto il contenuto; pop., f. qualcuno, ammazzarlo (anche di animali: il cavallo s’era va del tutto a genio, che non convince: quest’uomo, questa musica non mi finisce. 3. intr. (aus. essere) a. Arrivare ...
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rimbecillire
v. intr. e tr. [comp. di r- e imbecillire] (io rimbecillisco, tu rimbecillisci, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Lo stesso e più pop. che imbecillire, talora con intonazione più spreg.: [...] . Rendere imbecille, e più spesso, estens., istupidire, confondere, frastornare: m’ha rimbecillito con tutte le sue chiacchiere; con la musica a questo volume c’è da r. (o, con la particella pron., da rimbecillirsi). ◆ Part. pass. rimbecillito, anche ...
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shimmy
〈šìmi〉 s. angloamer. [alterazione pop. del fr. chemise «camicia», nella locuz. shimmy shake «scuotimento della camicia»], usato in ital. al masch. – 1. Ballo americano, in metro binario, diffusosi [...] la prima guerra mondiale, che si danzava con passi simili a quelli del foxtrot, ma più rapidi, e con accompagnamento di musica jazz. 2. Per traslato scherz. si è dato questo nome (con pronuncia di tipo francese 〈šimì〉) a quell’oscillazione, attorno ...
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battere
bàttere v. tr. e intr. [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. – 1. tr. In genere, colpire ripetutamente con le mani o con altro arnese: a. In senso proprio: b. qualcuno, picchiarlo, [...] mura della città. 2. estens. a. B. il tempo, in musica, segnare col gesto o percuotendo il suolo o il leggio i varî suoi creditori (in alcune di queste locuz. si alterna con il più pop. e più efficace sbattere). b. B. le mani, percuotere una palma ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] in una determinata condizione (di solito con le prep. a o in): m. un compito in bella, in pulito; m. in musica un testo, musicarlo; m. in versi, in rima, versificare, trattare in poesia; m. in latino, in francese, tradurre; m. in ordine, disporre ...
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abito-simbolo
(abito simbolo), loc. s.le m. Abito che è simbolo di una tendenza, del gusto di uno stilista. ◆ Infine [il catalogo] approda alla descrizione dell’uniforme come simbolo dell’ambivalenza [...] ordine-disordine attraverso una serie di immagini prese dall’arte, la moda, il cinema, la musica, la cultura pop. Tutto si mescola: gli abiti-simbolo ispirati alla foggia militare, le uniformi minimaliste di Prada, il cappotto di pelle di Armani, la ...
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sequenza
sequènza (ant. o pop. seguènza) s. f. [dal lat. tardo sequentia, der. di sequens -entis, part. pres. di sequi «seguire»; in alcuni sign., come il 2 e il 3, ricalca il fr. séquence]. – Genericam., [...] successione, serie di cose, oggetti o enti disposti uno dopo l’altro, in un certo ordine. In partic.: 1. a. In musica, forma del canto liturgico nata intorno alla metà del sec. 9° (decisivo fu il contributo di Notker Balbulus, monaco dell’abbazia di ...
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appropriare
(ant. e pop. appropiare) v. tr. [dal lat. tardo appropriare, der. di proprius «proprio»] (io appròprio, ecc.). – 1. Dare in proprietà, attribuire come cosa propria: ebbono il castello di [...] al male; a. il tono del discorso alla circostanza; e nell’intr. pron., essere adatto, conveniente: l’abito si appropria alla circostanza; una musica che si appropriava perfettamente al film. ◆ Part. pass. appropriato, anche come agg. (v. la voce). ...
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uguale
(meno com. eguale, ant. equale) agg. e s. m. e f. [lat. aequalis, der. di aequus «uguale, piano, equo»]. – 1. agg. a. Che nella natura, o nell’aspetto, non differisce, non si discosta sostanzialmente [...] paragone proverbiale: uguali come due gocce d’acqua. In musica, cori a voci u., i cori composti di importanza. 4. Come avv., in uguale misura: due ragazzi alti uguale (pop. alti uguali), di uguale altezza; se siete stanchi, anche noi siamo stanchi ...
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Duo statunitense di musica pop, formato nel 1970 dai compositori e musicisti Donald Fagen (n. Passaic 1948) e Walter Becker (n. New York 1950). Circondandosi volta per volta di musicisti diversi, il duo è divenuto celebre per la capacità di...
sintetizzatóre Strumento musicale elettronico, usato ampiamente nella musica pop e jazz, costituito da oscillatori che generano suoni di gamma molto ampia (note, timbri di numerosissimi strumenti, rumori ecc.) e da una tastiera che consente...