profano
agg. [dal lat. profanus, comp. di pro- «davanti» e fanum «tempio, luogo sacro»; quindi propr. «che sta fuori del sacro recinto»]. – 1. a. Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario [...] com., che è inesperto, non competente, non preparato in un’arte, una disciplina, un determinato settore di attività: sono p. di musica, di pittura; come sost.: non posso dare giudizî in merito perché sono un p.; per estens., che appare privo di stile ...
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colorista
s. m. e f. [der. di colore, sull’esempio del fr. coloriste] (pl. m. -i). – 1. a. Pittore che sa ottenere dal colore il massimo delle possibilità espressive: i c. veneziani del Cinquecento. [...] : valori e rapporti non mai trovati da alcuno più potente o squisito c. (D’Annunzio). 2. In riferimento alla musica medievale, compositore che pratica l’arte della coloratura. 3. Chi per mestiere manipola essenze e materie coloranti per ottenere ...
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omofonia
omofonìa s. f. [dal gr. ὁμοϕωνία «uguaglianza di suono», comp. di ὁμο- «omo-» e ϕωνή «suono»]. – Il fatto di essere omofono, di avere cioè suono uguale: c’è o. tra «la morale» e «l’amorale». [...] o strumenti eseguono all’unisono o all’ottava; si riscontra in tutta la musica antica eseguita da più persone, sino al 9° sec. d. C monodia e in contrapp. a polifonia, per indicare la musica che non si muove in diverse parti melodiche simultaneamente, ...
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pop rock
〈pòp ròk〉 locuz. ingl. [comp. di pop e rock], usata in ital. come agg. e s. m. – Musica pop rock (o assol. pop rock, s. m.), musica rock con elementi melodici proprî della musica leggera, e [...] perciò diversa da quella metal ...
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world music
〈u̯ë′ëld mi̯ù∫ik〉 locuz. ingl. (propr. «musica del mondo»), usata in ital. come s. f. – Genere di musica pop, sviluppatosi nel corso degli anni Ottanta del 20° secolo, che, utilizzando raffinate [...] elettroniche insieme a strumenti e stilemi musicali proprî delle culture tradizionali di popoli diversi, intende adattare le varie tradizioni musicali al gusto e alle esigenze del mercato occidentale e proporre una sorta di musica senza frontiere. ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, [...] passi strisciati (cioè non saltati), diffuse in Europa dal sec. 15°. b. Musica che accompagna la danza (per es., la giga, la polka, il valzer), o musica genericamente ballabile: Dioneo preso un liuto e la Fiammetta una viuola, cominciarono soavemente ...
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trasporto
traspòrto s. m. [der. di trasportare]. – 1. a. L’azione e l’operazione di trasportare, il fatto di venire trasportato, e le modalità e i mezzi con cui si esegue: t. di persone, di merci, di [...] (t. all’origine). f. In elettrotecnica, t. dell’energia elettrica, lo stesso che trasmissione dell’energia elettrica. 4. In musica, t. o trasposizione, la notazione o l’esecuzione di un brano in un tono (scala tonale) diverso da quello originario; è ...
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dramma1
dramma1 (ant. drama) s. m. [dal lat. tardo drama -ătis, gr. δρᾶμα -ατος, propr. «azione», der. di δράω «agire»] (pl. -i). – 1. In senso lato, e più vicino all’etimologia, qualunque componimento [...] lastrico; un d. coniugale; in questo momento, lo sfratto da casa sarebbe un vero d.; il d. di un musicista diventato sordo. Con riferimento a opere letterarie e artistiche, tensione drammatica: il d. nella poesia dell’Inferno dantesco, nella scultura ...
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ternario
ternàrio agg. e s. m. (ant. ternaro, solo come s. m.) [dal lat. ternarius, der. di terni «a tre a tre»]. – 1. agg. Genericam., composto di tre elementi: numero t. (ant.), il tre; versi t., formati [...] 0, 1, 2): per es., 201 nel sistema ternario è uguale a 2· 32 + 0· 31 + 1· 30 = 19 nel sistema decimale. d. In musica, forme t., le forme musicali (simbolizzate dalle lettere A B A) che sono suddivise in tre sezioni, di cui la terza è una ripetizione ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, [...] e valletto di c., paggio. Ha origine affine anche la locuz. musica da c.: indicò dapprima la musica eseguita nelle sale delle corti a divertimento dei principi (contrapp. alla musica di teatro o di chiesa), poi, in genere, quella per pochi strumenti ...
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Arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni. In quanto attività sociale, la m. appartiene a tutte le epoche e a tutte le culture, mutando il proprio significato e la propria funzione e manifestandosi in una...
MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando a posizioni assolute (cioè estetiche),...