imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. [...] Presso i musulmani sciiti, il titolo è dato soltanto a quelli che essi considerano come legittimi monarchi per diritto divino, cioè Alì e i suoi discendenti in linea retta maschile (che sono 7 o 12 a seconda delle sètte). 2. Colui che dirige la ...
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anti-mullah
(anti mullah), agg. inv. Che si propone di contrastare l’influenza esercitata dai mullah, studiosi di teologia musulmana. ◆ Fino a quel momento via dei Fori Imperiali aveva ospitato una lunga [...] e pacifica kermesse anti-mullah alimentata dall’arrivo in massa di tutte le colonie della dissidenza iraniana sparse per l’Europa e gli Stati Uniti. (Paolo Conti e Paolo Brogi, Corriere della sera, 10 ...
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persiano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Della Persia, paese e stato antico e moderno dell’Asia occid. tra il Mar Caspio e il Golfo Persico (oggi denominato ufficialmente Repubblica Islamica d’Iràn, pers. [...] dei sec. 7°-4° a. C.); il mediopersiano o p. medievale (dal 3° sec. a. C. fino all’invasione musulmana, rappresentato soprattutto dal pahlavī, dal sacio e dal sogdiano); il neopersiano o p. moderno (documentato letterariamente fino dal sec. 10°, è ...
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antintegralista
(antiintegralista, anti-integralisti, anti intagralisti), agg. Contrario a ogni forma di integralismo, con particolare riferimento all’integralismo islamico. ◆ [tit.] Arafat: anche noi [...] Giornata della memoria dedicata allo sterminio degli ebrei, il 27 gennaio. Come dire che un Paese balcanico, a maggioranza musulmana, compie due atti simbolici che insieme sottolineano la sua pacifica convivenza con gli ebrei, oltre che una scelta di ...
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ulama
ùlama (o ùlema) s. m. pl. [dall’arabo ῾ulamā’, plur. di ῾alīm «dotto»]. – Nome con cui si designano nel mondo musulmano i dotti nelle scienze religiose (teologia, diritto, ecc.), cioè soprattutto [...] i teologi e giureconsulti, i quali, considerati i depositarî e tutori della legge religiosa musulmana, hanno spesso rappresentato l’elemento conservatore e misoneista nel processo di modernizzazione del mondo islamico. ...
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serraglio2
serràglio2 s. m. [dal turco saray, propriam. «edificio, palazzo»; il sign. 2 si è sviluppato in Italia (e di qui è passato ad altre lingue europee) per accostamento a serraglio1]. – 1. Residenza [...] il s. di Istanbul. 2. In Occidente il termine si usa anche come sinon. di harem, per indicare la parte della casa musulmana riservata alle donne e ai bambini, dove non può entrare nessun estraneo: Il ratto dal s., titolo (in ted. Entführung aus dem ...
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ripudio
ripùdio s. m. [dal lat. repudium, prob. connesso con pes pedis «piede» (propr., l’atto di respingere con il piede)]. – 1. L’azione, l’atto e il fatto di ripudiare chi è legato a noi affettivamente [...] . In partic., nel diritto matrimoniale di alcuni popoli (per es. nell’Antico Testamento, nel diritto romano, nella legge sacra musulmana), la dichiarazione che un coniuge (il marito) fa all’altro coniuge, con o senza formalità, di volere rompere il ...
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mudejar
mudéjar ‹mudħèkħar› agg. e s. m., spagn. [adattam. dell’arabo mudaggian] (pl. mudéjares). – Nome con cui si indicarono in Spagna i musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la riconquista [...] variante, spec. esteriore, si può considerare come il proseguimento fedele (secoli 13°-16°) della tradizione musulmana; anche, relativo alle applicazioni, soprattutto architettoniche, di quest’arte: architettura m.; artisti, architetti mudéjares; le ...
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agha
aghà ‹aġà› s. m. [turco āghā′ ‹agħà›, propr. agg., «grande»]. – Titolo di riguardo, attribuito nell’Impero ottomano a funzionarî militari e civili della corte sultaniale, estesosi anche in Persia [...] e in India. Più noto in Occidente aghà khan, che è il titolo assunto dal capo del ramo indiano della setta musulmana degli ismailiti indiani. Rari gli adattamenti ital. agà e agà can. ...
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aglabita
(o aghlabita) agg. (pl. m. -i). – Degli Aglabiti (o Aghlabiti), dinastia musulmana (così chiamata dal nome del suo fondatore Ibrahim ibn al-Aghlab), che nei secoli 9° e 10° d. C. dominò in forma [...] autonoma la Tunisia e le regioni confinanti, e sotto la quale ebbe inizio la conquista araba della Sicilia: il dominio a.; gli emiri aglabiti ...
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(ar. al-Ikhwā’n al-muslimū’n) Movimento politico-religioso fondato da Ḥasan al-Bannā’ nel 1928 a Ismailia, diffusosi prima in Egitto e poi nel resto del mondo arabo-islamico. Dal 1936 al 1952 (rivoluzione degli ufficiali liberi in Egitto) si...
(ar. al-Muwaḥḥidūn) Dinastia musulmana berbera che tra la seconda metà del 12° sec. e la prima metà del 13° dominò in Africa settentrionale e nella Spagna musulmana. Fondata da ‛Abd al-Mūmin (➔), che nel 1147 rovesciò gli Almoravidi, ebbe il...