infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, [...] la fede, quindi non cristiano, pagano: portare la parola di Cristo tra gli i.; abbandonando il campo A gli i. [i musulmani], i nostri il tergo han volto (T. Tasso); anche come agg.: col suon del formidabil corno Avea cacciato il populo i. (Ariosto ...
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deislamizzarsi
v. intr. pron. Superare una fase storica caratterizzata dall’ideologia teocratica islamica. ◆ E ha voluto impedire che l’Iran, un Paese dove l’occidentalizzazione era molto avanzata, si [...] ) • Che cosa dovrebbe fare invece l’Europa? «Accettare le sfide e il confronto. Con i cattolici, ma anche con i musulmani. Stiamo attenti a non equivocare il termine “moderato”: non può voler dire “attenuato” perché alla fine non esprime più nulla ...
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harem
hàrem 〈àrem〉 (o harèm; anche àrem o arèm) s. m. [adattam. del turco harem 〈harèm〉, che è dall’arabo ḥarīm, propr. «luogo inviolabile»]. – 1. a. Presso i musulmani, la parte della casa o dell’appartamento [...] donne che vi abitano: istituzione collegata alla poligamia e, al pari di questa, non più esistente in alcuni paesi musulmani. b. scherz. Gruppo di donne con le quali un uomo tiene contemporaneamente relazioni amorose. 2. estens. In etologia, gruppo ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In [...] genericamente, città sede di pellegrinaggi, in quanto riconosciuta dai fedeli come capitale religiosa: la Mecca è la città s. dei musulmani); il s. sepolcro, quello di Gesù, in Gerusalemme. Per Sant’Offizio, v. offizio; porta s., v. porta1, n. 1 a ...
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imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. [...] Presso i musulmani sciiti, il titolo è dato soltanto a quelli che essi considerano come legittimi monarchi per diritto divino, cioè Alì e i suoi discendenti in linea retta maschile (che sono 7 o 12 a seconda delle sètte). 2. Colui che dirige la ...
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mauro
màuro agg. e s. m. [dal lat. Maurus, gr. Μαῦρος]. – 1. a. In età romana, denominazione di una parte degli indigeni dell’Africa settentr., in partic. di quelli che costituirono l’antico regno di [...] all’odierno Marocco e a una parte dell’Algeria. b. Nel medioevo il termine indicò, genericamente, i musulmani; in seguito, i musulmani cacciati dalla Spagna e rifugiatisi in Marocco, Algeria e Tunisia. 2. Attualmente: a. Relativo o appartenente ai ...
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libro
1. MAPPA La parola LIBRO indica un oggetto fatto di un insieme di fogli contenenti parole e/o immagini, stampati nel caso del libro a stampa, scritti a mano nel caso del libro manoscritto, digitalizzati [...] geografia, giallo, religioso; la Bibbia è il l. sacro degli Ebrei e dei Cristiani, il Corano è il l. sacro dei Musulmani). 3. Inoltre, la parola può indicare ciascuna delle parti in cui è divisa un’opera letteraria (l’Iliade è divisa in ventiquattro ...
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minareto
minaréto (ant. minaré, mineré) s. m. [dal turco minārè, adattam. dell’arabo manāra «lanterna, faro», attrav. il fr. minaret, ant. mineret]. – Nel mondo musulmano, costruzione a forma di torre [...] di notevole sviluppo verticale, dalla quale il muezzin, in date ore del giorno, chiama i credenti musulmani alla preghiera; può trovarsi sia nei pressi della moschea, sia distaccato da essa e anche del tutto isolato (in quest’ultimo caso può fungere ...
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quartiglio
quartìglio s. m. [der. di quarto, calco dell’arabo rubā῾ī «quadripartito», der. di arba῾a «quattro»]. – 1. Moneta d’oro coniata in Sicilia dagli emiri musulmani dei sec. 9°-12° e in seguito [...] dai sovrani normanni e svevi, così chiamata perché equivalente a un quarto del dīnār arabo (v. dinar). 2. Antica unità di misura di superficie usata a Palermo prima dell’adozione del sistema metrico decimale, ...
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madrasa
‹màdrasa› s. f., arabo [der. di darasa «studiare»] (pl. madāris). – Nome dato nei paesi musulmani alla scuola, e con sign. più ristretto agli istituti di istruzione media e superiore per le scienze [...] giuridico-religiose islamiche, aventi sede in appositi edifici dove gli studenti vengono anche alloggiati; tali edifici sono costituiti da un cortile aperto con due o quattro atrî (chiamati īwān o līwān), ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane nel 1160, la vittoria di Saladino a...
(ar. al-Ikhwā’n al-muslimū’n) Movimento politico-religioso fondato da Ḥasan al-Bannā’ nel 1928 a Ismailia, diffusosi prima in Egitto e poi nel resto del mondo arabo-islamico. Dal 1936 al 1952 (rivoluzione degli ufficiali liberi in Egitto) si...