moschea
moschèa s. f. [dal fr. mosquée, inteso come «profumata», alteraz., secondo mosc «muschio», dello spagn. mezquita (v. meschita)]. – Edificio del culto musulmano che, secondo la tradizione, deriverebbe [...] la sua prima forma architettonica dalla casa di Medina in cui Maometto era solito riunire i proseliti per discutere questioni liturgiche, religiose e sim.: in origine usato anche a scopi profani, come ...
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facchino
s. m. [dal lat. mediev. alfachinus, fachinus, der. dell’arabo faqīh, in origine «giureconsulto, teologo, dottore, sacerdote musulmano», spesso con la funzione di «sovrintendente, controllore, [...] ufficiale», associato nei documenti ad altre cariche relative alla dogana; successivamente scaduto al sign. di «scrivano» e passato poi a quello di «piccolo mercante di stoffe, rivenditore ambulante», ...
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ulama
ùlama (o ùlema) s. m. pl. [dall’arabo ῾ulamā’, plur. di ῾alīm «dotto»]. – Nome con cui si designano nel mondo musulmano i dotti nelle scienze religiose (teologia, diritto, ecc.), cioè soprattutto [...] i teologi e giureconsulti, i quali, considerati i depositarî e tutori della legge religiosa musulmana, hanno spesso rappresentato l’elemento conservatore e misoneista nel processo di modernizzazione del ...
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wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di [...] tipo dogmatico e radicale, fondato alla metà del sec. 18° da Muhammad ibn ‛Abd al-Wahhāb, che mira a liberare la religione da tutte le novità sopravvenute dopo i primi tempi dell’islamismo (il culto dei ...
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narghile
narghilè s. m. [dal fr. narguilé o narghilé, e questo dal pers. nārgīle, der. di nārgīl «noce di cocco»]. – Pipa ad acqua, assai diffusa nel mondo musulmano: consiste in un recipiente d’ottone [...] o di vetro (in origine una noce di cocco, donde il nome), parzialmente riempito d’acqua, nel quale si immettono due tubi: il primo è rigido, con in cima il fornelletto contenente tabacco coperto di brace ...
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mozarabo
możàrabo agg. e s. m. (f. -a) [dallo spagn. mozárabe, arabo musta‘rib «arabizzato»]. – Denominazione (usata spec. al plur.) dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano, i quali assunsero [...] molti elementi della civiltà araba, in partic. nella lingua e nella liturgia. Come agg., lo stesso che mozarabico ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] da presento 〈pre∫ènto〉, del verbo presentare) e da alcune voci che si scrivono anche con s doppia (es. musulmano, susurrare); a parte queste eccezioni, la tendenza alla sonorizzazione della s intervocalica è sempre più estesa. Una posizione autonoma ...
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fanatico
fanàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. fanatĭcus «ispirato», der. di fanum «tempio»] (pl. m. -ci). – 1. Di persona mossa da fanatismo religioso, invasata da grande entusiasmo per la propria [...] fede e intollerante d’ogni altra religione: un credente f.; un cristiano, un musulmano fanatico. 2. Per estens., di chi è mosso da passione forte ed esclusiva, da entusiasmo per un’idea, per un partito, o anche semplicemente da simpatia eccessiva ...
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pasdaran
pasdaràn s. m. pl. [voce pers., plur. di pasdar, propr. «colui che veglia», comp. di pas «vigile» e -dar, suffisso che denota una funzione]. – Nome con cui sono noti i «guardiani della rivoluzione [...] islamica», corpo paramilitare musulmano organizzatosi in milizia per la difesa e il sostegno delle istituzioni rivoluzionarie in Iran, nella repubblica proclamata dall’ayatollah Khomeinī dopo la caduta dello scià Riẓā Pahlavī (1979). ...
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qadar
〈ḳàdar〉 s. m., arabo. – Termine con cui si designa, nel linguaggio teologico musulmano, il decreto di Dio ab aeterno circa gli avvenimenti del mondo, e quindi la predeterminazione divina degli [...] atti umani ...
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MUSULMANO O MUSSULMANO?
Entrambe le forme sono corrette.
• La più frequente nell’italiano contemporaneo è musulmano, con una sola s, più vicina all’etimo originario musliman ‘seguace dell’Islam’.
• La forma mussulmano, con doppia s, è forse...