nobile /'nɔbile/ [dal lat. nobĭlis, propr. "noto, che deve esser noto", der. di noscĕre "conoscere"]. - ■ agg. 1. [che appartiene a una classe considerata superiore alle altre: un n. rampollo; essere di [...] di atti, comportamenti e sim., che si convengono a chi appartiene alla nobiltà: distinguersi per i n. modi] ≈ aristocratico, elegante, fine, (lett., spreg.) nobilesco, raffinato, signorile. ↓ decoroso, dignitoso, distinto. ↔ grossolano, plebeo, rozzo ...
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parlare² [lat. mediev. parabolare, ✻paraulare, der. di parabola]. - ■ v. intr. (aus. avere) 1. a. [avere o aver sviluppato la facoltà del linguaggio: il bambino comincia già a p.; gli animali non parlano] [...] , ancorché meno espressivi e intens., sono borbottare e brontolare: se n’andò brontolando, e chiuse la porta con uno strepito da arrabbiato di vista; parla più lentamente, senza mangiarti le parole.
Modi di parlare - Un parlare del più e del meno, ...
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nobiltà (ant. nobilità, nobilitade) s. f. [dal lat. nobilĭtas -atis, der. di nobĭlis "nobile"]. - 1. a. [appartenenza alla classe dei nobili: n. di nascita; famiglia di antica n.] ≈ blasone, patriziato. [...] (estens.) a. [l'essere di modi, comportamenti e sim., che si convengono a chi è nobile: n. di maniere, di tratti] ≈ non comune, l'eccellere sulle altre dello stesso genere e sim.: n. di un popolo] ≈ eccellenza, prestigio, superiorità. ↔ inferiorità, ...
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faccia /'fatʃ:a/ s. f. [lat. facies "forma, aspetto, faccia", affine a facĕre "fare"] (pl. -ce). - 1. a. [parte anteriore esterna della testa dell'uomo, che va dalla fronte al mento: f. emaciata] ≈ (spreg.) [...] e fam. (e infatti è usato in numerose espressioni, locuz. e modi di dire, cit. sotto il lemma relativo), viso è di tono stanza, ha tutta l’apparenza d’un oppressore; eppure, alla fin de’ fatti, era l’oppresso (A. Manzoni).
Altrettanto generici sono ...
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andare¹ [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- dal lat. vadĕre "andare"] (pres. indic. vado [tosc. o lett. vo, radd. sint.], vai, va [radd. sint.], [...] ad un esterno). Alzare i tacchi, levare le tende e sloggiare sono modi fam. e un po’ bruschi per esprimere il concetto di «andarsene come sostituto fam. eufem. di morire: purtroppo il nonno se n’è andato l’estate scorsa. Con questo stesso valore, ma ...
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estraneo /e'straneo/ [dal lat. extraneus, der. di extra "fuori"]. - ■ agg. 1. [non conosciuto, non familiare: un paese e., una società e.] ≈ ignoto, sconosciuto. ↔ conosciuto, familiare, noto. 2. [che [...] Finestra di approfondimento
Fabio Rossi
estraneo. Finestra di approfondimento
Modi di essere estraneo - Ciò che (o chi) Passavanti]) o mai sperimentato (io sentii un tumulto di passione fin’allora sconosciuto a me [G. Verga]). Ignoto è leggermente più ...
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Fabio Rossi
andare. Finestra di approfondimento
Cambiare luogo - Il concetto di «trasferirsi da un luogo a un altro» può essere espresso da molti altri verbi, oltre al generico a., secondo sfumature ora [...] ad un esterno). Alzare i tacchi, levare le tende e sloggiare sono modi fam. e un po’ bruschi per esprimere il concetto di «andarsene come sostituto fam. eufem. di morire: purtroppo il nonno se n’è andato l’estate scorsa. Con questo stesso valore, ma ...
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Fabio Rossi
estraneo. Finestra di approfondimento
Modi di essere estraneo - Ciò che (o chi) non è conosciuto o non è familiare può essere designato da vari termini, il più generale dei quali è estraneo. [...] su uno grande cavallo, entrò per la porta del palazzo [I. Passavanti]) o mai sperimentato (io sentii un tumulto di passione fin’allora sconosciuto a me [G. Verga]). Ignoto è leggermente più formale: io parto per una ignota destinazione (G. Verga). Su ...
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Fabio Rossi
faccia - finestra di approfondimento
Le facce dell’uomo - Tra i termini che indicano la parte anteriore della testa dell’uomo, f. è quello più com. e fam. (e infatti è usato in numerose espressioni, [...] locuz. e modi di dire, cit. sotto il lemma relativo), viso è di tono leggermente più sostenuto, volto è più lett.: lo minacciò stanza, ha tutta l’apparenza d’un oppressore; eppure, alla fin de’ fatti, era l’oppresso (A. Manzoni).
Altrettanto generici ...
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sbracciarsi v. intr. pron. [der. di braccio, col pref. s- (nel sign. 5, tranne che per il n. 1 formato con s- nel sign. 4)] (io sbràccio, ecc.). - 1. [scoprirsi le braccia tirandosi su le maniche degli [...] continuava a s. per farsi vedere] ≈ agitarsi, dibattersi, dimenarsi, gesticolare, (non com.) sbattersi. 3. (fig.) [impegnarsi in tutti i modi e con tutte le proprie forze per perseguire un fine, per eseguire un incarico e sim., ostentando il proprio ...
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(sanscr. Kaśmīrās, o Kaśmīra) Regione del subcontinente indiano, controllata per due terzi dall’India, per una piccola parte dalla Cina e per il resto dal Pakistan, che non ha mai rinunciato a rivendicarlo, sia per motivi etnico-religiosi (la...
Stato dell’Asia meridionale, per estensione il terzo dell’Asia e il settimo del mondo. Il confine terrestre, a NO col Pakistan, a NE con Cina, Nepal e Bhutan, a E con Myanmar e Bangladesh, si sviluppa per circa 14.100 km (in contestazione...