inventare
v. tr. [lat. *inventare, intens. di invenire «trovare», part. pass. inventus] (io invènto, ecc.). – 1. Trovare, con l’immaginazione o l’ingegno, e per lo più attraverso studî, esperimenti, [...] ; la stampa è stata inventata da Giovanni Gutenberg. Modi fam.: non ha inventato la polvere [da sparo], pass. inventato, anche come agg., soprattutto nei sign. del n. 3: mescolare avvenimenti storici e avvenimenti inventati; notizie inventate ...
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traverso
travèrso agg. e s. m. [lat. transversus: v. trasverso]. – 1. agg. a. Che va da un lato all’altro di una superficie, di uno spazio, nel senso della larghezza oppure obliquamente, o si dispone [...] un’altra strada più importante (con questo senso, spesso sostantivato: v. traversa, n. 2), o più genericam. strada secondaria, scorciatoia; in senso fig., vie t., modi coperti, non corretti né leali, per arrivare a uno scopo: prendere, pigliare le ...
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comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti [...] sostituita dall’informazione di garanzia (v. informazione, n. 2), doveva contenere l’indicazione della norma di èra delle c. di massa) sembra fondarsi più sui modi di trasmissione utilizzati e sulla loro spettacolarità (tecnologia e forma ...
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ora1
óra1 (tronc. ór) avv. [lat. hōrā, abl. del sost. hora (v. ora2)]. – 1. a. In questo momento, nel tempo presente (è, in genere, sinon. di adesso): ora sono occupato, vieni più tardi; ora finalmente [...] correlazione con un altro ora, indica l’alternarsi di due fatti o modi diversi, con sign. equivalente a «un momento ..., un momento , metterai la testa a posto, spero; ora che poteva finalmente godersi la pensione, se n’è andato all’altro mondo. ...
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ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). [...] . legale, espressione con cui si usa indicare genericamente modi di contare le ore del giorno che siano precisati recitare, cantare le o., e la denominazione dei libri d’ore (v. libro, n. 1 b). 6. In astronomia, unità di misura di angoli, pari alla ...
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mosca
mósca s. f. [lat. mŭsca]. – 1. a. Genere di insetti ditteri brachiceri dal corpo tozzo, con solo il primo paio di ali atte al volo, essendo il secondo paio modificato a formare due strutture per [...] dagli escrementi o da altri rifiuti. b. Locuzioni e modi prov. riferiti alla mosca comune: uno sciame di mosche; nell’addome di ambedue i sessi e soprattutto dei maschi di alcune specie. n. M. spagnola, o m. di Spagna, altro nome della cantaride. o ...
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ufficio
uffìcio (meno com. uffìzio; raro offìcio, offìzio; ant. ufìzio, ufìcio, ofìcio, ofìzio) s. m. [dal lat. officium «dovere, cortesia, servigio; carica, funzione» (comp. di opus -ĕris «lavoro, opera» [...] ragioni d’u.; interesse privato in atti d’u. (v. interesse, n. 2 c). Come sinon. di compito, funzione, il termine è riferito cosa, atto, comportamento che si compie nelle forme e nei modi ufficiali e con l’autorità che l’ufficio stesso consente, e ...
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signoria
signorìa (ant. segnorìa) s. f. [der. di signore]. – 1. a. Il potere, l’autorità del signore, in accezioni generiche: sarien più degni di guardar porci che d’avere sopra uomini signoria (Boccaccio); [...] compagnie della città di Firenze dette potenze: v. potenza, n. 3 d). 3. Titolo di grande onore e rispetto di essere signore, di avere o di attribuirsi disponibilità economica, educazione e modi raffinati, da signore: tiene tanto alla sua s. e poi si ...
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signorile
agg. [der. di signore]. – 1. a. letter. Proprio di un signore feudale o rinascimentale: diritti s.; superbia, albagia s.; un antico palazzo s., già sede di signori. Nell’uso degli storici, [...] economica e sociale, o anche di grande educazione e raffinatezza di modi e di gusti: appartamento, quartiere s., o di aspetto s.; fa apprezzare da tutti per il suo tratto così s.; Quel che ’n sì s. e sì superba Vista vien primo è Cesar (Petrarca). ...
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tessuto
s. m. [part. pass. di tessere]. – 1. Manufatto costituito da un insieme di fili, ricavati da fibre tessili, intrecciati fra loro mediante l’opera di tessitura secondo un determinato ordine, e [...] filo continuo (trama) che li attraversa trasversalmente secondo modi diversi (armatura); i tessuti vengono detti lisci, aggettivi). Per i t. di reazione e di granulazione, v. reazione (n. 4 a). b. In botanica, sistema di cellule omogenee formatesi da ...
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(sanscr. Kaśmīrās, o Kaśmīra) Regione del subcontinente indiano, controllata per due terzi dall’India, per una piccola parte dalla Cina e per il resto dal Pakistan, che non ha mai rinunciato a rivendicarlo, sia per motivi etnico-religiosi (la...
Stato dell’Asia meridionale, per estensione il terzo dell’Asia e il settimo del mondo. Il confine terrestre, a NO col Pakistan, a NE con Cina, Nepal e Bhutan, a E con Myanmar e Bangladesh, si sviluppa per circa 14.100 km (in contestazione...