veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani [...] attraversa tutto il corpo, salvo la testa, gocciano lacrime che scendono a formare i fiumi infernali. Il Veglio, che in Daniele simboleggia i regni di Nabucodonosor e dei suoi successori, in Dante raffigura, secondo le interpretazioni più probabili ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; [...] cittadini ebrei più ricchi e degli artigiani furono deportati in Babilonia per ordine di Nabucodonosor II, al 538, quando, caduto l’impero babilonese sotto i Persiani, Ciro lasciò che gli esuli tornassero in patria. Per estens., è tuttora designata ...
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Nabucodonosor I
Re di Babilonia della seconda dinastia di Isin (regno 1124-1103 a.C.). Si scontrò con gli elamiti, occupando per breve tempo la capitale dell’Elam, Susa, da dove riportò in patria la statua del dio Marduk. Ottenne vittorie...
(o Babilonia; babilonese Bāb-ilu o Bāb-ilāni) Città antica, la più importante dell’Asia Anteriore. Era situata sul canale Arakhtu dell’Eufrate, nella parte settentrionale della Babilonia. Se ne attribuisce la fondazione a Sargon di Akkad (2350-2294...