letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che [...] fini che si propone: l. in prosa, in versi; l. narrativa, poetica, didascalica; l. popolare, popolareggiante, patriottica; l. impegnata sentimentale e fantastico; quindi, fare della l. equivale in genere a fare della retorica, curare più la forma che ...
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triviale
agg. [dal lat. trivialis, der. di trivium «trivio»; le accezioni del n. 2 a sono influenzate da usi analoghi fr., ingl. e ted., e in partic. è un calco dall’ingl. l’uso matematico]. – 1. Da [...] e stilistica, letteratura t. (calco del ted. Trivialliteratur, v. la voce), genere letterario t., di largo consumo, di massa, caratterizzati da scarso impegno tematico e formale: narrativa t., poesia triviale. b. Come sinon. di ovvio, banale è usato ...
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poliziesco
poliziésco agg. [der. di polizia1] (pl. m. -chi). – 1. Della polizia, cioè degli organi e agenti di polizia: indagini p.; intervento p.; più spesso, che si ritiene proprio, tipico, caratteristico [...] : regime p.; uno stato poliziesco. 2. Di opera narrativa, cinematografica o televisiva il cui argomento è costituito da un racconto p.; film, telefilm p.; letteratura p., genere p., genere letterario che si considera fiorito nella prima metà del ...
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inchiesta
inchièsta s. f. [der. di inchiedere, part. pass. inchiesto]. – 1. a. Indagine svolta oralmente o per iscritto per determinare lo stato oggettivo di fatti, situazioni, e sim.: fare, svolgere, [...] avvenimento o comportamento che interessi un gruppo sociale o una intera società; film inchiesta, genere di film che, rielaborando in forma narrativa dati e storie attinti a indagini sociologiche, interviste o altre documentazioni (nell’intento, per ...
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attore
attóre s. m. (f. -trice) [dal lat. actor -oris, der. di agĕre «agire»]. – 1. Nel linguaggio giur., colui che prende l’iniziativa del processo (contrapp. al convenuto); anche in funzione di agg.: [...] finge o dice il falso o maschera i proprî sentimenti con molta abilità. 3. Nell’analisi strutturale della narrativa, è in genere sinon. di personaggio, cioè la persona che, in un determinato racconto, realizza concretamente la funzione, cioè il ruolo ...
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impersonale
agg. [dal lat. tardo (dei grammatici) impersonalis, comp. di in-2 e personalis «personale»]. – 1. In grammatica, verbi i., quelli che sono adoperati soltanto nella terza forma del sing. e [...] sono privi di un soggetto determinato, come sono in genere i verbi indicanti fenomeni meteorologici (piove, tuona, nevica, grandina b. Arte i., l’arte, e più precisamente la narrativa, che, secondo le teorie naturalistiche e veristiche del secondo ...
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cannibalico
agg. Relativo al genere letterario dei cosiddetti scrittori cannibali. ◆ Era già chiaro [...] quanto poco Simona Vinci avesse a che fare con voghe pulp o cannibaliche che dir si vogliano. [...] (tra cui riflessioni e discussioni), oltre che col calco dei generi (c’è pure il verso a certa narrativa cannibalica e postcannibalica). (Ermanno Paccagnini, Corriere della sera, 14 ottobre 2001, p. 29, Cultura).
Nuovo significato metaforico del ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; [...] o maligne, f. lievi o gravi. In altre espressioni equivale spesso a genere, qualità: inventare nuove f. d’arte, di spettacolo, di divertimenti; in f. di dialogo; tradurre in f. drammatica un’opera narrativa; la f. d’uno scritto, lo stile, i modi dell ...
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azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata [...] anche, combattimento, attacco, fatto d’arme in genere, con sign. diverso a seconda del particolare ferro; a. semplici, composte. 4. a. Svolgimento dell’intreccio di un’opera narrativa o drammatica: l’a. del poema, di un romanzo, di una commedia; l ...
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nazional-popolare
nazionàl-popolare (o nazionale-popolare) agg. – 1. Propriam., che è insieme nazionale e popolare, con specifico riferimento alla concezione estetica di A. Gramsci (1891-1937), secondo [...] concettuale di nazione e popolo: in Italia è sempre mancata e continua a mancare una letteratura nazionale-popolare, narrativa e d’altro genere (Gramsci). 2. estens. Con valore riduttivo, di tutto ciò che rappresenta gli stereotipi e gli aspetti più ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1862 - ivi 1931). Figlio di un celebre laringoiatra, studiò medicina, specializzandosi in psichiatria e venendo a conoscenza tra i primi delle teorie psicoanalitiche di Freud; ma non esercitò a lungo, per dedicarsi...
Scrittore italiano (n. Viareggio 1965). Dedito alla narrativa di genere, spaziando dal fantastico all'horror, dal giallo al noir, ha esordito nel 1996 con il romanzo Il buio sotto la candela, a questo hanno fatto seguito: Direttissimi altrove...