svastica
svàstica s. f. [dal sanscr. svastika, s. m. (der. di svasti «fortuna, felicità»), passato al genere femm. nel ted. Swastika e quindi in ital. e in altre lingue]. – Segno e simbolo magico-religioso [...] tipica dell’India e delle lingue e razze ariane, fu assunta, soprattutto in Germania, come emblema (con i bracci ripiegati in senso orario) di movimenti razzistici antisemiti e dal 1933 del partito nazionalsocialista e della Germania hitleriana. ...
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camicia
camìcia s. f. [lat. tardo camīsia e camīsa, di origine incerta] (pl. -cie, meno bene -ce). – 1. a. Indumento di cotone, di tela, di seta, di flanella o d’altro tessuto, che si porta sulla carne [...] la prima guerra mondiale in formazioni paramilitari, confluiti poi nel partito fascista; c. brune, gli appartenenti al partito nazionalsocialista tedesco; c. nere, gli aderenti al movimento fascista; ecc. 3. C. di maglia, giubba di maglia di ferro ...
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degenerato
agg. [part. pass. di degenerare]. – Di persona, pervertito, psichicamente e moralmente: giovani d.; spesso sostantivato: è un degenerato. Riferito a specie animali o vegetali, a tessuti, organi, [...] assumendo aspetti e forme deteriori: una cultura d., un gusto d.; in partic., arte d., espressione con cui la propaganda nazionalsocialista definiva i movimenti artistici d’avanguardia (e soprattutto l’espressionismo) messi al bando dal regime. ...
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Partito nazionalsocialista
(National-sozialistische deutsche Arbeiterpartei, NSDAP) Partito politico tedesco, fondato nel 1920 e sciolto nel 1945. Esso fu costituito ufficialmente a Monaco nell’apr. 1920, dopo una fase di elaborazione in...
Politico nazionalsocialista (Alsenz, Palatinato, 1877 - Norimberga 1946), fu vicino a Hitler fin dagli anni Venti. Ministro degli Interni (1933-43), promosse le leggi razziali; nel 1943-45 fu protettore del Reich in Boemia e Moravia. Fu condannato...