'ndrangheta
’ndràngheta (o ’ndrànghita) s. f. [der. di ’ndrànghitu, propr. «uomo valente», che risale a un gr. *ἀνδράγαϑος, der. di ἀνδραγαϑία «valore individuale, capacità personale»; secondo altre [...] interpretazioni, sia ’ndrangheta sia ’ndranghitu sarebbero der. di un precedente ’ndranghitiari «atteggiarsi a uomo valente», che risale al gr. ἀνδραγαϑέω «agire da uomo valente, coraggioso»]. – Voce gergale calabrese, con cui viene indicata la « ...
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maschiocentrico (maschio-centrico) agg. In senso ironico o polemico, che è caratterizzato dalla centralità della figura maschile. ◆ «Tra tutti i fattori che sono serviti a perpetuare la società maschiocentrica, [...] in una famiglia non mafiosa: l'esigenza di avere figli maschi era infatti d'importanza vitale per gli appartenenti alla 'ndrangheta sia per aumentare la potenza fisica della famiglia che per garantirne la perpetuazione. Cosi le donne, figlie e moglie ...
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'ndranghetoso
'ndranghetóso agg. [der. di 'ndrangheta], region. – Che ha a che fare con la 'ndrangheta: gruppo di delinquenti 'ndranghetosi. ...
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Mafia Capitale
loc. s.le f. 1. Denominazione di un'inchiesta giudiziaria su malaffare, politica e criminalità organizzata di stampo mafioso a Roma. 2. Per estens., organizzazione malavitosa di stampo [...] all'eversione nera degli anni di piombo, come spiega l'Ansacooperative gestite da pregiudicati o addirittura da affiliati alla 'ndrangheta e una galassia di gregari, spesso picchiatori e legati alla criminalità locale. Questo il Dna su cui si fonda ...
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santuario
santüàrio s. m. [dal lat. tardo sanctuarium, der. di sanctus «santo», sul modello di sacrarium «sacrario»; il sign. 3 b è dovuto a influenza dell’ingl. sanctuary]. – 1. Nelle varie tradizioni [...] eventualmente alla connivenza delle autorità locali: alcuni comuni dell’interno della Calabria sono considerati i s. della ’ndrangheta; in partic., spec. nel linguaggio giornalistico, paese straniero che offre riparo e rifugio a coloro che compiono ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] onore, onorato e rispettabile (ma u. d’onore, o di rispetto, è anche denominazione regionale degli esponenti di rilievo della mafia, della ’ndrangheta e della camorra); un u. d’oro, una perla d’u., un tesoro d’u., pieno di ottime qualità; un u. alla ...
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camorra1
camòrra1 s. f. [voce napol., forse connessa con morra «frotta, torma»]. – 1. Associazione della malavita napoletana con leggi, obblighi e doveri particolari, linguaggio convenzionale e tribunali [...] fini col terrore occultando i suoi reati tramite l’omertà. Con caratteri simili, affini anche a quelli della mafia, della ’ndrangheta e di altre forme di criminalità organizzata d’altre regioni, la camorra ha continuato, in tempi più recenti, e spec ...
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sicilianizzazione
s. f. Assimilazione degli usi e dei costumi propri della Sicilia. ◆ Se negli anni ’70 Leonardo Sciascia poteva dire, a proposito della caotica sicilianizzazione dell’Italia, che «la [...] », ma oggi questi teppisti new age non copiano la lungimiranza crudele della mafia, la ferocia tribale e selettiva della ‘ndrangheta, ma imitano la bassa macelleria della camorra campana. (Piero Colaprico, Repubblica, 4 agosto 2007, p. 12, Cronaca ...
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Organizzazione criminale calabrese suddivisa in cosche, particolarmente radicata nella provincia di Reggio di Calabria, ma con ramificazioni in tutto il mondo.
Nel dialetto calabrese, ’ndranghetista significava «membro della Onorata Società»,...
Ammazzateci tutti
– Movimento giovanile contro la ‘ndrangheta sorto per iniziativa spontanea di alcuni studenti liceali e universitari di tutta la provincia di Reggio Calabria in seguito all’omicidio del vicepresidente del consiglio regionale...