burro
s. m. [dal fr. ant. burre (mod. beurre), che è il lat. būty̆rum, gr. βούτυρον; cfr. butirro]. – 1. Sostanza alimentare costituita dalle materie grasse contenute nel latte di vacca, o anche di capra, [...] . b. B. essiccativo, miscela usata in pittura come essiccativo, costituita da acetato basico di piombo e olio di noci; umettata con acqua acquista la consistenza del burro. c. B. metallici, nome di alcuni cloruri caratterizzati dall’aspetto ...
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spinatura
s. f. [der. di spina, spino2]. – 1. a. Operazione cui si sottopongono i fioretti impiegati nei martelli perforatori a iniezione d’acqua o a insufflamento d’aria per ripristinare il foro assiale [...] ridurre la cagliata in grani uguali di una grossezza che varia, a seconda dei tipi di formaggio, da quella delle noci a quella dei chicchi di grano. c. Lavorazione meccanica eseguita con la spinatrice (sinon. di brocciatura). 2. L’operazione dello ...
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colivi
còlivi s. m. pl. [dal gr. biz. (τὰ) κόλυβα]. – Dolci di grano o riso, con uva passita, mandorle, noci, zucchero e altri ingredienti, che nel rito bizantino sono benedetti in chiesa e distribuiti [...] nelle feste di un santo o nelle commemorazioni dei defunti ...
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palma2
palma2 s. f. [lat. palma, che è lo stesso etimo della voce prec., con altro sign.]. – 1. Al plur., palme (lat. scient. Palmae), in botanica sistematica, famiglia di piante monocotiledoni, che [...] o ricoperti da scaglie imbricate e di solito monospermici, sono bacche o drupe, con mesocarpo a volte fibroso, come nelle noci di cocco. Le palme sono ampiamente diffuse in tutte le regioni tropicali, con centri di origine nel Vecchio e nel Nuovo ...
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fico2
fico2 (ant. o settentr. figo) s. m. [lat. fīcus] (pl. -chi e -ghi). – 1. In botanica, genere di piante delle moracee (lat. scient. Ficus), con alcune centinaia di specie, alberi o arbusti epifiti [...] frutto (o più propriam. ricettacolo), che si mangia fresco o essiccato (fichi secchi): cogliere i f., un cesto di fichi; mangiare noci e f. secchi. La parola si usa in varie locuzioni fam., come salvare o serbare la pancia ai f., evitare i pericoli ...
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bizzeffe
biżżèffe [dall’arabo bizzāf, dial. bizzēf «molto»]. – Nella locuzione a b., in grande quantità: fare soldi a b.; a primavera, fiori a b., e, a suo tempo, noci a b. (Manzoni). Rara e ant. la [...] variante biseffe: io ne ho di questo mio argomento gli esempi a biseffe (Beccaria) ...
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solcio
sólcio s. m. [dal franco *sultja, da cui il fr. ant. souz e il ted. ant. sulza (mod. Sülze)], ant. – Specie di salamoia: tiella in solcio come l’olive o come le noci che s’hanno a confettare, [...] che quanto più si muta l’acqua più n’esce dolce, e così si parte l’amaro (s. Bernardino); Pensi ch’io facci gelatina o solci ...? (Pulci) ...
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sbrisolona
sbrisolòna s. f. [der. del verbo dial. sbrisolar «sbriciolarsi»]. – Torta tipica mantovana a base di farina bianca, farina gialla, zucchero, burro, uova, mandorle o noci, formata da una pasta [...] che, pur essendo dura, si sbriciola facilmente ...
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madia2
màdia2 s. f. [lat. scient. Madia, dallo spagn. madia o madi, voce di origine araucana]. – Genere di piante delle composite tubuliflore, con poche specie, annuali o perenni, dell’America Settentr. [...] vischiosi e di odore sgradevole, e frutti dai quali, per pressione, si estrae un olio (olio di m.) di colore giallo-bruno e odore simile a quello dell’olio di noci, usato in profumeria, per ardere, come lubrificante e anche come olio commestibile. ...
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NOCI (A. T., 27-28-29)
Luchino Franciosa
Cittadina della provincia di Bari, nella Murgia orientale detta "dei trulli", all'orlo della conca di Gioia del Colle, a 420 m. s. m. Il territorio comunale (148,82 km.) costituito in massima parte...
Pittore (Roma 1874 - New York 1953). Formatosi a Roma, nel 1904 aderì al Gruppo dei XXV della campagna romana. Abile paesaggista, trattò, con tecnica divisionista, anche il nudo e il ritratto (Riflessi, 1905, Roma, Gall. naz. d'arte moderna)....