buono¹ /'bwɔno/ [dal lat. bŏnus]. - ■ agg. 1. a. [nel senso morale, tendente al bene] ≈ benevolente, benevolo, benigno. ↑ angelico, caritatevole, misericordioso, pietoso, pio, santo, umano, virtuoso. ↔ [...] disumano e spietato (che non esita a fare violenza agli altri o, semplicemente, che non ha compassione degli altri: invece dire qualcosa a proposito dei contesti in cui b. e cattivo non si contrappongono. Il primo è il caso dell’abito b., ovvero ...
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pacifismo s. m. [dal fr. pacifisme, der. di pacifique "pacifico"]. - (polit.) [dottrina che rifiuta e condanna il ricorso alla guerra e all'aggressione] ≈ (non com.) irenismo. ‖ antimilitarismo, nonviolenza. [...] ↔ bellicismo, interventismo. ‖ militarismo ...
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Fabio Rossi
lanciare. Finestra di approfondimento
Tipi di lancio - L’atto di effettuare un lancio è espresso da numerosi termini, secondo le modalità, la traiettoria e lo scopo del lancio stesso. L. esprime [...] arringa. Oppure, insieme con precipitarsi, esprimono l’impulsività, la violenza, la prontezza con cui ci si porta in un luogo da quello di lancio: la battuta nel tennis può essere detta lancio ma non tiro) e nel senso di colpo di arma da fuoco o sim. ...
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lanciare [lat. tardo lanceare "vibrare la lancia"] (io làncio, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [far arrivare con forza e decisione lontano da sé: l. una freccia, un sasso] ≈ buttare, gettare, scagliare, scaraventare, [...] arringa. Oppure, insieme con precipitarsi, esprimono l’impulsività, la violenza, la prontezza con cui ci si porta in un luogo da quello di lancio: la battuta nel tennis può essere detta lancio ma non tiro) e nel senso di colpo di arma da fuoco o sim. ...
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fine² s. f. (raro o ant. m.) [lat. fīnis "limite; cessazione"]. - [ultima parte di una cosa, momento in cui questa cessa: una cosa che non ha f.; condurre a f. un'impresa] ≈ conclusione, termine. ↔ inizio, [...] si parla spesso di argine, freno, limite: le spalle, il collo, il viso s’infiammarono sotto la violenza di quel piangere dilagato, a cui il buon Melchisedecco non sapeva come porre un argine (E. De Marchi); pensai che io dovevo imporre un certo freno ...
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eterno /e'tɛrno/ (ant. etterno) [dal lat. aeternus, da aeviternus, der. di aevum "evo"]. - ■ agg. 1. a. [che non ha principio né fine, riferito a Dio, a cose divine e sim.: la giustizia e.] ≈ infinito, [...] mai, mai, mai, per cambiar d’uomini o di tempi non appoggiare la speranza d’una causa nobile generosa imperitura, all’interesse infinito e interminabile: l’animo nostro resiste più alla violenza ed agli estremi ma passeggieri dolori che al tempo ed ...
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Fabio Rossi
attaccare. Finestra di approfondimento
Unire, tenere uniti e sim. - Il sign. principale di a. è quello di «unire» e, a seconda delle modalità dell’«unione», si danno diversi sinonimi. Appiccicare [...] più intenso di a. e di affermarsi, implicando un certo grado di violenza, anche se fig.: la politica del nuovo direttore si è imposta facilmente. Prendere piede è infine d’uso più fam.: la riforma non avea preso piede (C. Goldoni). In questo senso, a. è ...
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Fabio Rossi
eterno. Finestra di approfondimento
Infinito nel tempo e nello spazio - Ciò che non finisce (o che è reputato non finire o, per iperb., che sembra non finire mai) è detto eterno. Il sign. originario [...] mai, mai, mai, per cambiar d’uomini o di tempi non appoggiare la speranza d’una causa nobile generosa imperitura, all’interesse infinito e interminabile: l’animo nostro resiste più alla violenza ed agli estremi ma passeggieri dolori che al tempo ed ...
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Fabio Rossi
fine. Finestra di approfondimento
Problemi di genere - Il sign. principale di f., parola dall’area semantica molto estesa, è quello temporale di «stadio terminale di un evento o momento preciso [...] si parla spesso di argine, freno, limite: le spalle, il collo, il viso s’infiammarono sotto la violenza di quel piangere dilagato, a cui il buon Melchisedecco non sapeva come porre un argine (E. De Marchi); pensai che io dovevo imporre un certo freno ...
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Metodo di lotta politica consistente nel rifiuto di ogni atto che porti a ledere fisicamente i rappresentanti e i sostenitori del potere cui ci si oppone, limitando l’azione a forme di non collaborazione, di boicottaggio e simili. Teorizzato...
VIOLENZA
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Diritto privato. - Si dice violenza la minaccia esercitata contro qualcuno allo scopo di farlo addivenire a un negozio giuridico.
Il più antico diritto romano non conosceva rimedî contro siffatta violenza: non...