elasticita
elasticità s. f. [der. di elastico]. – 1. Proprietà dei corpi di subire, sotto l’azione di determinate sollecitazioni, deformazioni che scompaiono, più o meno completamente, al cessare delle [...] , alle necessità, ecc.): e. di un sistema o di un programma politico; e. dell’interpretazione o dell’applicazione di una norma. In partic., in economia: e. di un sistema economico, la sua capacità di variare al mutare delle circostanze; e. della ...
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accelerato
agg. e s. m. [part. pass. di accelerare]. – 1. agg. Che procede con movimento più rapido; affrettato: moto a.; passo a.; polso a., pulsazioni a., con battito più frequente della norma. 2. [...] s. m. Un tempo, treno per viaggiatori (anche come agg., treno a.) che aveva la più bassa velocità commerciale e fermava in quasi tutte le stazioni; così detto perché, al tempo della sua istituzione, verso ...
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elastico
elàstico agg. e s. m. [dal lat. mod. (sec. 16°) elasticus, nell’espressione vis elastica «forza propulsiva» (dell’atmosfera), adattam. del gr. tardo ἐλαστικός «agitatore», der. di ἐλαύνω «spingere, [...] di glicocolla e di leucina. 4. agg., fig. a. Non rigido, non rigorosamente fissato, che consente quindi libertà di applicazione: norme e.; orario e. di lavoro (per quanto riguarda le ore di inizio e termine, non la durata complessiva). b. Riferito ...
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rivincita
rivìncita s. f. [der. di rivincere]. – In alcuni giochi, spec. di carte, l’ulteriore partita che il vincitore (o anche il regolamento del gioco) concede al perdente perché possa ritentare la [...] , negare la r.; nello sport, incontro che la squadra o l’atleta vittoriosi in una gara concedono, o a norma di regolamento devono concedere, all’avversario sconfitto; quindi anche la vittoria riportata in questa seconda prova: prendersi, pigliarsi la ...
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quatto
agg. [lat. coactus, part. pass. di cogĕre «raccogliere, ammassare, costringere»; cfr. coatto]. – Rannicchiato a terra o addossato a un riparo, per lo più cercando di non fare rumore, per non essere [...] udire e a vedere (Boccaccio); non gridò e non domandò nulla; stette quatto nel buio, in attesa (Quarantotti Gambini). È di norma ripetuto: se ne stava quatto quatto in un cantuccio; il cane s’era accucciato quatto quatto dietro una poltrona; o tu che ...
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ipotensione
ipotensióne s. f. [comp. di ipo- e tensione]. – Genericam., pressione inferiore alla norma; è termine usato soprattutto in medicina, con riferimento a una cavità organica contenente liquidi: [...] i. endocranica; i. sanguigna; in partic., i. arteriosa (o assol. ipotensione), pressione arteriosa inferiore ai valori normali, come fenomeno permanente non legato ad alcuna malattia o lesione organica ...
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esterovestizione
s. f. Il vestire qualcosa di uno stato giuridico estero, sottraendolo agli obblighi della legge nazionale di pertinenza. ◆ [Carlo] Giovanardi assicura che «verranno attivati tutti gli [...] la denuncia penale [testo] Sta suscitando preoccupazioni, non solo di tipo operativo ma anche sulla portata della norma, la nuova disciplina delle «società esterovestite», quale risultante dal comma 5bis dell’articolo 73, Tuir (introdotto dalla ...
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ipotesi
ipòteṡi s. f. [dal gr. ὑπόϑεσις, affine a ὑποτίϑημι «porre sotto»; il termine lat. corrispondente è suppositio, da cui l’ital. supposizione]. – 1. a. Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi [...] (detta tesi). Nel linguaggio giur., i. di legge, ciascuno dei casi previsti dal legislatore allo scopo di stabilire una norma; il termine ipotesi è però anche usato con riferimento al caso concreto, che si presenta volta per volta, in quanto ...
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osservanza
s. f. [dal lat. observantia, der. di observans -antis, part. pres. di observare «osservare»]. – 1. a. Obbedienza, adempimento, rispetto di leggi, norme, disposizioni, impegni assunti e sim.: [...] ., in osservanza a, in ossequio, in conformità: in o. alle disposizioni, alle leggi, al regolamento. b. Per estens., disus., la norma stessa, ciò che è stato stabilito o istituito (e quindi anche usanza, consuetudine e sim.), anche nella forma ant ...
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osservare
v. tr. [dal lat. observare, comp. di ob- e servare «serbare, custodire, considerare»] (io ossèrvo, ecc.). – 1. a. Guardare, esaminare, considerare con attenzione, anche con l’aiuto di strumenti [...] alle domande, dice ch’era un uomo così fatto (Manzoni). 3. Seguire ciò che una legge, una disposizione, una norma prescrive; obbedire, adempiere, rispettare e sim.: o. la regola; o. scrupolosamente la disciplina; o. le prescrizioni del medico; o ...
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Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...