capsico
càpsico s. m. [lat. scient. Capsicum, der. del lat. capsa «cassa», per la forma del frutto] (pl. -ci). – Genere di solanacee, per lo più tropicali, perenni, cespugliose, largamente coltivate [...] annue per i frutti (peperoni) i quali, in coltura, si presentano come bacche con molti semi, con tegumento spesso e di norma carnoso, poco o punto succoso. La specie Capsicum annuum, e altre specie affini (C. frutescens e C. minimum), produce le ...
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purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone [...] Trecento. Per estens., ogni teoria o posizione linguistica moderna che si richiami ai valori della tradizione e al rispetto della norma. 2. Movimento artistico della prima metà del sec. 19°, al quale aderirono, tra gli altri, il pittore T. Minardi e ...
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capsula
càpsula (non com. càssula) s. f. [dal lat. capsŭla, dim. di capsa «cassa»]. – 1. In genere, involucro, con accezioni più determinate nelle varie terminologie tecniche. a. Nei laboratorî chimici, [...] rivestimento protettivo di alcuni batterî. b. In botanica, frutto secco, deiscente, uni- o pluriloculare, che contiene di norma più semi; in partic., nelle briofite, la parte terminale, fertile, dello sporofito, nella quale si originano le spore ...
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violare
v. tr. [dal lat. viŏlare, affine a vis «violenza»] (io vìolo, ecc.). – 1. a. letter. Usare violenza a persone trasgredendo norme morali e di rispetto della loro integrità fisica e dignità umana: [...] d’ufficio, il segreto epistolare; v. i patti; v. un trattato; v. la legge, il codice penale, il regolamento di disciplina, una norma morale; v. i doveri dell’ospitalità, dell’amicizia; io di te a te medesimo mi dorrei, sì come d’uomo il quale hai la ...
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violazione
violazióne s. f. [dal lat. violatio -onis]. – L’azione di violare, il fatto di venire violato, nel sign. di profanare: v. di una tomba, di un sepolcro; di forzare un luogo chiuso, invadere [...] ) da chi prende cognizione del contenuto di una corrispondenza chiusa a lui non diretta; agli effetti della norma si intende per «corrispondenza» quella epistolare, telegrafica o telefonica, informatica o telematica, ovvero effettuata con ogni altra ...
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riduzione embrionaria
loc. s.le f. Diminuzione, selezione del numero di embrioni ottenuti mediante fecondazione in vitro e successivamente impiantati nell’utero per la gestazione. ◆ Sopprimere un embrione [...] , per effetto della iperstimolazione ovarica, sia superiore a quello atteso. […] Una prassi ora esplicitamente vietata dalla norma approvata a febbraio che all’articolo 14, quarto comma, afferma: «Ai fini della presente legge sulla procreazione ...
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azimut
àżimut (ant. ażimuto o ażżimutto) s. m. [dall’arabo as-sumūt «le direzioni», pl. di assamt (ma erroneam. inteso come invar. sing. e plur.), attrav. lo spagn. acimut]. – Termine originariamente [...] anche per indicare l’angolo che una di tali direzioni forma con un’altra di esse presa come riferimento, che di norma è quella del nord geografico; il termine è ancora in uso per indicare una delle due coordinate polari sulla superficie terrestre ...
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scopazzo
s. m. [der. di scopa]. – In patologia vegetale, ammasso di molti rametti (detto anche scopa o scopazzo delle streghe), ravvicinati fra loro, più sottili e più deboli del normale, di norma sterili, [...] che si osserva su certe piante legnose, come ciliegio, leccio, abete bianco, e su erbacee, come l’erba medica, e che può durare anche diversi anni senza provocare serî danni alla pianta; si origina dallo ...
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protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla [...] ottenuta attraverso la sola fede (sola fides), dono della grazia; e il primato delle Sacre Scritture (sola Scriptura), espressione della Parola di Dio, messaggio di grazia cui ogni fedele può accedere direttamente, trovando in essa la norma di fede. ...
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Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...