patronimia
patronimìa s. f. [tratto da patronimico, sul modello di omonimia, sinonimia, ecc.]. – Norma o istituzione sociale secondo cui i figli derivano il loro nome da quello del padre. ...
Leggi Tutto
patronimico
patronìmico agg. e s. m. [dal lat. tardo patronymicus, gr. πατρωνυμικός, comp. di πατήρ -τρός «padre» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»] (pl. m. -ci). – 1. Nome p. (o assol. patronimico), nome o cognome [...] di questa, come Battìade «uomo di Cirene» (fondata da Batto) e così via. 2. In etnologia, di famiglia, o gruppo sociale, in cui vige la norma della patronimia. 3. Per analogia, ditta p., quella formata dal solo nome dell’imprenditore o fondatore. ...
Leggi Tutto
anormale
agg. [dal fr. anormal, che è dal lat. mediev. anormalis, incrocio di anomălus con normalis]. – Che non segue la norma e le leggi naturali, irregolare: una situazione a.; un essere, una persona [...] a., che esce dalla normalità, o da quella che si ritiene normalità, soprattutto nel comportamento. In neuropsichiatria (spesso sostantivato), a. psichico, soggetto che presenta uno scadente livello dei ...
Leggi Tutto
sarcina2
sàrcina2 s. f. [lat. scient. Sarcina, dal lat. class. sarcĭna «fardello» (v. la voce prec.)]. – Genere di batterî della famiglia micrococcacee, di norma saprofiti, eccezionalmente patogeni, [...] le cui cellule si dividono molto regolarmente nelle tre direzioni dello spazio, originando ammassi cubici di 8 o più individui; la specie Sarcina ventriculi è reperibile nello stomaco umano, per lo più ...
Leggi Tutto
miracolo
miràcolo s. m. [dal lat. miracŭlum «cosa meravigliosa», der. di mirari «ammirare, meravigliarsi»]. – 1. a. In genere, qualsiasi fatto che susciti meraviglia, sorpresa, stupore, in quanto superi [...] c. Persona che, per le sue doti straordinarie o per l’alto grado in cui possiede determinate qualità, si allontana molto dalla norma, così da destare ammirazione e meraviglia: L’alto e novo miracol ch’a’ dì nostri Apparve al mondo (Petrarca, di Laura ...
Leggi Tutto
slittamento
slittaménto s. m. [der. di slittare]. – L’atto, il fatto, e anche l’effetto dello slittare, nei varî sign. del verbo: lo s. del rimorchio ha fatto rovesciare la motrice; lo s. delle ruote [...] , dell’euro, ecc., la flessione del valore di tali monete; s. dell’applicazione, dell’esecuzione di una norma legislativa, rinvio; nel linguaggio sindacale, s. salariale, eccedenza dei salarî effettivamente percepiti dai lavoratori rispetto ai salarî ...
Leggi Tutto
slittare
v. intr. [der. di slitta] (aus. avere e essere). – 1. non com. Andare in slitta: non so sciare, ma mi diverto a s.; i ragazzi hanno slittato tutto il giorno giù per la discesa. 2. estens. Scivolare, [...] slitta sempre più a destra. c. Nel linguaggio politico-amministrativo, fare slittare l’applicazione o l’esecuzione di una norma legislativa, rinviarla. Con il sign. di essere rinviato, anche nell’uso com.: la riunione di oggi è stata sospesa ...
Leggi Tutto
magnum
s. m. e f. [dal lat. magnum (neutro dell’agg. magnus «grande»), usato con questa partic. accezione prima in inglese poi anche in francese]. – Denominazione (usata anche come agg. invar.) di alcuni [...] oggetti che si presentano con dimensioni, o hanno capacità o potenza, superiori alla norma. In partic.: 1. s. m. Grossa bottiglia di vino, o champagne (o spumante), avente la capacità di litri 1,50 (doppia rispetto alla bottiglia normale); si chiama ...
Leggi Tutto
bilancio
bilàncio s. m. [der. di bilanciare]. – 1. Documento o strumento contabile grazie al quale, con la contrapposizione di due serie numeriche bilancianti – e cioè pareggiate nei rispettivi totali [...] fra la quantità delle sostanze messe a reagire, in un processo chimico, e la quantità dei prodotti ottenuti (a norma del principio di conservazione della massa, il bilancio deve risultare in parità); b. energetico, o dell’energia, confronto tra ...
Leggi Tutto
inosservabile
inosservàbile agg. [dal lat. inosservabĭlis, comp. di in-2 e observabĭlis «osservabile»]. – 1. Che non si può percepire e osservare: un fenomeno i. a occhio nudo. 2. Di leggi, patti, condizioni [...] che non si possono rispettare, cui è impossibile ottemperare: è una norma, una disposizione inosservabile. ...
Leggi Tutto
Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...