strofe
stròfe (o stròfa) s. f. [dal lat. stropha (gr. στροϕή, propr. «voltata, evoluzione del coro», der. di στρέϕω «voltare»)] (pl. stròfe, raro stròfi). – Periodo metrico e ritmico di due o più versi, [...] versi, ecc.); la serie strofe, antistrofe ed epodo, nella lirica dorica e nella poesia corale; la s. moderna, caratterizzata di norma dalla rima e dal numero di versi (terzina, quartina, sestina, ottava o stanza, ecc., di tre, quattro, sei, otto, ecc ...
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desueto
desüèto agg. [dal lat. desuetus, part. pass. di desuescĕre «disavvezzare»], letter. – 1. Non più abituato a qualche cosa; in questo sign., è meno com. che dissueto. 2. Non più in uso, uscito [...] dall’uso: parole d., termini d., consuetudini ormai d.; in diritto, caduto in desuetudine: una norma d., diritti d., una servitù desueta. ...
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desuetudine
desuetùdine s. f. [dal lat. desuetudo -udĭnis, der. di desuetus «desueto»], letter. – 1. Lo stesso che dissuetudine, cessazione da un comportamento o da un’attività abituale, abbandono o [...] In senso passivo, l’essere o il divenire desueto, cioè uscita dall’uso, e anche la perdita di validità di una norma o usanza che non è più osservata: abitudini, costumi, termini ormai in d.; venire, cadere in desuetudine. Con accezione più specifica ...
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fermata
s. f. [der. di fermare]. – Il fermarsi per un tempo più o meno lungo; di solito riferito a persone o veicoli in movimento: faremo una f. al caffè e poi saremo da voi; il treno qui non fa f.; [...] , punto di una linea nel quale alcuni treni si arrestano per effettuare servizio viaggiatori o merci, ma ove di norma non vengono effettuate operazioni inerenti al movimento dei treni. ◆ Dim. fermatina, breve sosta: a corserelle e a fermatine, eran ...
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cardine
càrdine s. m. [lat. cardo -dĭnis]. – 1. Una delle due parti di cui si compongono le cerniere degli infissi, quella che porta il perno su cui si infila l’occhio della bandella (i cardini sono [...] linea in direzione nord-sud tracciata dall’augure nella delimitazione del templum celeste; da tale rito derivano le norme seguite dai Romani nel definire l’orientamento della città e degli accampamenti militari, secondo le quali il reticolato della ...
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qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] : q. fisiche, intellettuali, morali, e q. buone o cattive, positive o negative, ecc. (se manca ogni specificazione, esprime di norma qualità intellettuali e morali positive: avere delle q.; un giovane, uno studente stimato per le sue q.; un’impiegata ...
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fotoforesi
fotoforèṡi s. f. [comp. di foto-1 e del gr. ϕόρησις «trasporto»]. – Fenomeno fisico consistente in un movimento, di norma elicoidale, di particelle microscopiche sospese nel vuoto o in un [...] gas, per l’azione esercitata dalla luce o, in genere, da radiazioni elettromagnetiche ...
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qualsiasi
qualsìasi agg. indef. m. e f. [comp. di quale e siasi, cioè si sia (v. qualsisia)]. – Quale si sia, qualunque (ma esprime, più di quest’aggettivo, l’indifferenza): in q. momento; un giorno [...] q., come tante altre; un libro, un film q., di poco valore; è un cane di razza, non un cane qualunque. Si usa di norma solo al sing.; il plur., raro, è qualsiasi se posposto al nome: persone q., libri, oggetti q.; solo ant. e disus., per il plur ...
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qualunque
qualùnque (ant. qualunche) agg. indef. m. e f. [comp. di quale e -unque, cfr. lat. qualiscumque], invar. – 1. Con funzione di indef. relativo, l’uno o l’altro che sia (senza differenza, o senza [...] preferenza per l’uno piuttosto che per l’altro), con il verbo di norma al cong.: q. possa essere il risultato dell’impresa, conviene tentare; q. novità ci sia, avvisami; q. cosa egli dicesse, gli dava sempre torto; hai agito malissimo, q. ne sia il ...
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tutela
tutèla s. f. [dal lat. tutela, der. di tutus, part. pass. di tueri «difendere, proteggere»]. – 1. In diritto: a. Istituto giuridico per il quale una persona, nominata dal giudice tutelare, si [...] i genitori siano morti o non siano nelle condizioni di esercitare la po-testà loro spettante, è ufficio pubblico, affidato di norma a persona fisica, scelta possibilmente tra i parenti, o in mancanza di questi a un ente di assistenza nel comune in ...
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Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...