moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, [...] al plur., abiti, accessorî, articoli d’abbigliamento per signora: negozio, magazzino di mode. 3. In statistica, moda (o norma, o anche valore modale o valore normale) della distribuzione di una variabile definita su un insieme discreto di valori, il ...
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ascomiceti
ascomicèti s. m. pl. [lat. scient. Ascomycetes, comp. di asco- e -mycetes (v. -micete)]. – Classe di funghi che comprende parecchie migliaia di specie, di cui alcune molto importanti (per [...] saccaromiceti), parassite, saprofite o simbiotiche (come i funghi dei licheni e delle micorrize) e poche eduli: hanno micelio di norma pluricellulare, con ife a uno o più nuclei, e parete di micosina; la loro riproduzione avviene per ascospore, ossia ...
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reo1
rèo1 agg. e s. m. (f. rèa) [dal lat. reus «accusato, colpevole»]. – 1. a. Autore di un reato, ossia di un’infrazione della norma penale (equivale, nel linguaggio corrente, a «colpevole»): riconoscere [...] reo un imputato; essere r. di alto tradimento; r. confesso, convinto, presunto; spesso contrapp. a «innocente»: a saper ben maneggiare le gride nessuno è r., e nessuno è innocente (Manzoni). Raro o scherz., ...
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negazione
negazióne s. f. [dal lat. negatio -onis]. – 1. a. L’atto del negare, e l’espressione con cui si nega (il contrario di affermazione): una n. recisa, timida, ostinata; la n. di una verità, di [...] indicare la presenza, in una stessa frase, di due espressioni di senso negativo (ciò che in latino equivale, di norma, a un’affermazione, mentre in italiano può costituire soltanto un pleonasmo). d. In psicanalisi, meccanismo di difesa attraverso il ...
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vittoria
vittòria s. f. [dal lat. victoria, der. di vincĕre «vincere», part. pass. victus]. – 1. Il fatto di vincere, di risultare superiore in una competizione. a. Con riferimento a guerre, battaglie [...] un tempo i vincitori), vincere, risultare e venire dichiarato vincitore. 2. Come nome proprio (scritto quindi di norma con l’iniziale maiuscola), divinità romana, personificazione della vittoria, corrispondente e simile alla greca Nike: il tempio ...
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devianza
devïanza s. f. [der. di deviare]. – 1. Termine usato per indicare quei comportamenti che si allontanano da una norma o da un sistema di regole; in partic., in sociologia, la non conformità agli [...] standard normativi del gruppo o sottogruppo sociale di appartenenza, e più spesso a quelli del gruppo dominante, il quale, non potendo accettare tale comportamento abnorme, lo disapprova e spesso lo condanna ...
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deviatore
deviatóre s. m. [der. di deviare]. – 1. Chi fa deviare; in partic., ferroviere addetto alla manovra degli scambî, direttamente o a distanza, per il passaggio dei treni o per qualsiasi spostamento [...] sui binarî nell’ambito della stazione. 2. D. elettrico, commutatore, di norma di due vie e due posizioni, mediante il quale si può inviare una corrente su un circuito o su un altro, largamente impiegato, per es., negli impianti elettrici di ...
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elusione
eluṡióne s. f. [dal lat. elusio -onis]. – L’atto, il fatto di eludere: e. della sorveglianza, e. di un obbligo. In partic., e. fiscale (o e. tributaria o e. d’imposta), l’aggiramento di una [...] norma tributaria, volto a ridurre o a eliminare l’onere fiscale in essa sancito, mediante elaborate operazioni contrattuali o negoziali predisposte nel rispetto della legge (in ciò la differenza con l’evasione, che costituisce invece un illecito). ...
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scroccare1
scroccare1 v. tr. [prob. der. di crocco «uncino», col pref. s- (nel sign. 3, opp. 5), quindi, propriam., «staccare dall’uncino» oppure «strappare con l’uncino»] (io scròcco, tu scròcchi, ecc.), [...] fam. – 1. Riuscire ad avere senza pagare qualcosa che di norma comporta una spesa: s. un pranzo, una sigaretta; è riuscito a scroccarmi un invito a cena; frequente con la particella pron.: con la faccia tosta che ha, riesce sempre a scroccarsi un ...
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esponente
esponènte s. m. [part. pres. di esporre]. – 1. (anche f.) a. Chi espone, e in partic. chi, in un’istanza, espone le ragioni proprie o altrui: l’e. dichiara false le dichiarazioni dell’avversario. [...] dizionario e in opere simili, il lemma, la voce che viene spiegata o sviluppata in ciascun articolo, e che di norma viene stampata all’inizio dell’articolo stesso, messa in rilievo con carattere tipografico speciale: un dizionario ricco di oltre 200 ...
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Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...