subnormale
agg. [comp. di sub- e normale]. – In medicina, che differisce dalla norma restandone al di sotto: valori, fenomeni s., di entità o intensità inferiore al normale; individui, soggetti s., con [...] quoziente d’intelligenza inferiore alla normalità (anche sostantivato, spec. in passato: un s., una subnormale) ...
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subnormalita
subnormalità s. f. [der. di subnormale]. – La condizione di ciò che è considerato subnormale. Anche, spec. in passato, riferito a persona, condizione consistente nell’essere di intelligenza [...] inferiore alla norma. ...
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umido
ùmido agg. e s. m. [dal lat. humĭdus o umĭdus, der. di (h)umere «essere umido, bagnato»]. – 1. agg. a. Impregnato, o anche soltanto bagnato superficialmente, d’acqua o di altra sostanza liquida: [...] chimica, quella parte dell’analisi qualitativa che si compie sfruttando opportune reazioni di identificazione che si svolgono, di norma, in soluzione acquosa; bollo a umido (qui sostantivato con valore neutro), che produce la stampigliatura per mezzo ...
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tono1
tòno1 (ant. tuòno) s. m. [dal lat. tonus, gr. τόνος, propr. «tensione», affine a τείνω «tendere»]. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche [...] , di nota: i t. acuti, i t. medî. b. Nome dato, nel sistema medievale, alle forme melodiche sulle quali si cantavano, per norma rituale, le varie parti dell’Ufficio. c. Sinon. di tonalità, come insieme di relazioni che legano una serie di note e di ...
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assoggettare
v. tr. [der. dell’agg. soggetto] (io assoggètto, ecc.). – 1. a. Rendere soggetto, sottomettere: a. il nemico; le gride ... assoggettavano ogni mossa del privato al volere arbitrario d’esecutori [...] i cittadini a nuovi tributi. 2. rifl. Sottomettersi, piegarsi al dominio altrui; anche sottoporsi, volontariamente o no, a una norma di vita, a una fatica e sim.: assoggettarsi a una regola; si assoggetta alle mansioni più umili; assoggettarsi a una ...
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poli-
pòli- [dal gr. πολυ-, forma compositiva di πολύς «molto»]. – Primo elemento di numerose parole composte, derivate dal greco o formate modernamente, in cui esprime in genere il concetto della molteplicità [...] l’aumento di numero di determinati elementi cellulari, o (polidattilia, polimastia) la presenza di un numero superiore alla norma di determinati organi o formazioni, per lo più dovuto ad alterazioni embrionali (con quest’ultimo sign., si alterna ...
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frazione
frazióne s. f. [dal lat. tardo fractio -onis, der. di fractus, part. pass. di frangĕre «spezzare»]. – 1. letter. L’atto di frangere, di spezzare: f. di un legno o di un altro solido (Galilei); [...] . altobollenti. 4. Nel linguaggio amministrativo, frazione o f. di comune, parte di un territorio comunale che comprende di norma un centro abitato; può avere determinate autonomie amministrative e finanziarie, ma non è sede di uffici comunali. Dim ...
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istituire
istitüire (letter. institüire) v. tr. [dal lat. instituĕre, comp. di in-1 e statuĕre «collocare»] (io istitüisco, tu istitüisci, ecc.). – 1. In genere, stabilire nell’uso, fondare, dare inizio [...] a cose di pubblica utilità, o comunque d’importanza morale o sociale, destinate a durare stabilmente: i. una consuetudine, una norma; i. una festa, una cerimonia annuale; i. un organo politico, una commissione, un tribunale; i. un ordine religioso; i ...
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bandiera
bandièra s. f. [der. di banda2 «insegna, compagnia, ecc.»]. – 1. a. Drappo, generalm. di lana leggera, di varia forma e dimensione, di un solo colore o a più colori disposti verticalmente o [...] (in porto); sotto b. italiana, inglese, ecc., di merci o persone trasportate da nave battente quella bandiera; legge della b., norma che impone di seguire, nelle pratiche mercantili, le leggi del Paese a cui appartiene la bandiera alzata dalla nave ...
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istituto
(ant. instituto) s. m. [dal lat. institutum (der. di instituĕre: v. istituire), propr. «ciò che è stato stabilito», e in partic. «proposito, scopo», «norma, principio, ordinamento della vita [...] deliberato: per costume e per instituto, sei carnefice della tua propria famiglia (Leopardi). 3. I. giuridico: complesso dei principî e delle norme che regolano un determinato fenomeno sociale (e anche il fenomeno stesso in quanto è regolato da tali ...
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Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...