mongolismo
s. m. [der. di mongolo]. – Denominazione, ormai disusata in campo scientifico e avvertita come offensiva, di un’anomalia congenita detta in termini specialistici trisomia 21 e più nota come [...] [1828-1926] che ne ha descritto il quadro clinico), caratterizzata da malformazioni somatiche quali statura inferiore alla norma, collo corto, cranio brachicefalo, addome globoso e soprattutto una caratteristica facies (occhi piccoli, a mandorla, che ...
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spondilite
s. f. [der. lat. spondy̆lus, gr. σπόνδυλος «vertebra» (v. spondilo), col suff. medico -ite]. – In medicina, lesione infiammatoria a carico di uno o più corpi vertebrali: s. tubercolare, o [...] primo questa affezione), grave forma infettiva che colpisce prevalentemente i giovani ed è dovuta alla localizzazione – di norma in seguito a diffusione per via ematica da un focolaio primitivo polmonare o linfoghiandolare – di bacilli tubercolari ...
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cartone
cartóne s. m. [der. di carta, propr. accr.]. – 1. Carta molto grossa e consistente che serve a varî usi (fare scatole, copertine di libri, cartelle, ecc.), fabbricata essenzialmente con pasta [...] di paglia e cartaccia; il suo peso supera di norma i 400 g per metro quadro di superficie: scatole, astucci, custodie di c.; fig.: uomo di c., di carattere debole; un eroe di c., un finto eroe, o di fama usurpata. Di fabbricazione e per usi speciali: ...
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blasone
blaṡóne s. m. [dal fr. blason]. – 1. Scienza che comprende le leggi e le proprietà dell’araldica e insegna a interpretare il significato degli stemmi gentilizî nelle loro diverse figure. 2. a. [...] ostentare il proprio b.; anteporre il b. alla ricchezza. b. In senso fig., parola o frase che riassume un proposito di vita; norma di comportamento: avere per b. la lealtà, o fare della lealtà il proprio b.; Ella si è sempre sentita generosa e leale ...
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validita
validità s. f. [dal lat. tardo validĭtas -atis]. – Il fatto, la condizione di essere valido, sia con riferimento alle forze e alla capacità fisica o psichica: la v. delle membra, della mente; [...] teoria generale del diritto, s’intende per validità il criterio in base al quale si stabilisce l’appartenenza di una determinata norma a un particolare ordinamento giuridico. Con riferimento a valido nel sign. 2 b, cioè valevole: il biglietto ha la v ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento [...] , minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma, semibiscroma. 7. a. Nel linguaggio giur., è in genere sinon. di specie, tipo: norma che contempla varie f. di reato. b. Con sign. affine a «tipo» (in alcune partic. sue accezioni), anche riferito a ...
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istruzione
istruzióne (ant. instruzióne) s. f. [dal lat. instructio -onis, der. di instruĕre: v. istruire]. – 1. a. L’attività, l’opera svolta per istruire attraverso l’insegnamento (o anche, in qualche [...] poca, molta i.; essere privo d’i.; ha un’i. modesta, superficiale; la sua i. è assai lacunosa. 2. a. Norma, direttiva, data verbalmente o per iscritto a una persona perché sappia regolarsi nel suo operato, soprattutto quando sia incaricata di qualche ...
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fregola
frégola s. f. [der. di fregare, riferito in origine ai pesci, che si fregano ai sassi nel tempo di deporre le uova]. – 1. Eccitazione sessuale degli animali (mammiferi, uccelli, pesci), che di [...] norma si conclude con la fecondazione: essere, andare in f., in calore; periodo della f., degli amori. Per estens., pop., riferito anche all’uomo e alla donna. 2. fig. Voglia smaniosa, frenesia: gli è venuta la f. di scrivere versi. ...
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pan-
[dal gr. παν-, che è propr. il neutro dell’agg. πᾶς «tutto»]. – Primo elemento di molte parole composte, anche della terminologia lat. scient., derivate dal greco o formate modernamente, che significa [...] in genere «tutto, interamente» e sim. Davanti a bilabiale si assimila di norma nella pronuncia e spesso, ma non necessariamente, nella scrittura, in pam- (per es. pambabilonismo, pampsichismo, ma anche panbabilonismo, panpsichismo). Tra i valori ...
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alticcio
altìccio agg. [dim. di alto1, prob. nel senso di «sorpassante la misura, la norma»] (pl. f. -ce). – Di persona che ha bevuto un po’ troppo, alquanto brillo: dopo desinare era, secondo il solito, [...] un po’ alticcio (Fucini) ...
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Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...