giustificatezza
s. f. L’essere giustificato, l’avere motivazioni giuste. ◆ Assolutamente incerta è invece la definizione della nozione di «giustificatezza» del licenziamento, rispetto a cui la giurisprudenza [...] verificare la giustificatezza del licenziamento. (Marco Biagi, Quotidiano Nazionale, 21 gennaio 2002, p. 2, I commenti) • La norma non fornisce elementi circa i motivi che possano giustificare l’assenza del lavoratore dalla visita; di conseguenza, è ...
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mono-
mòno- [dal gr. μονο-, tema di μόνος «unico, solo»]. – Primo elemento di molte parole composte, anche della terminologia lat. scient. (e di lingue straniere), derivate dal greco o formate modernamente, [...] , dando luogo a tipi diversi di composti: con il sost. invariato, che rimane invariabile anche al femm. e, di norma, al plur. (per es., monoblocco, monofase, monoposto, monorotaia); con il sost. invariato, ma variabile al plur. masch. (monoseme ...
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succo
s. m. [dal lat. tardo succus per il class. sucus, prob. affine a sugĕre «succhiare» (cfr. anche sugo)] (pl. -chi). – 1. a. Liquido, umore esistente dentro le varie parti delle piante e spec. nei [...] s. di pomodoro; spremere, estrarre il s. (da un frutto). In partic., succhi di frutta, nome riservato, a norma di legge, a bevande (fermentescibili ma non fermentate) ricavate, con o senza concentrazione, dalla spremitura di determinati frutti (che ...
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barbarismo
s. m. [dal lat. barbarismus, gr. βαρβαρισμός, der. di βάρβαρος «barbaro, straniero»]. – 1. Parola, forma o locuzione errata rispetto alla norma di una determinata lingua o comunque estranea [...] all’uso di questa, introdotta, per lo più senza necessità né giustificato motivo, da una lingua straniera: b. inutile; brutto b.; in senso più astratto, l’uso di parole e modi stranieri: combattere l’invadente ...
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riottoso
riottóso agg. [der. di riotta]. – Litigioso e insofferente di ogni norma e disciplina, ribelle alle imposizioni e ai consigli: una ciurma, una soldataglia r. e violenta; un ragazzo r., di carattere [...] r.; un gruppo di detenuti riottosi; come s. m. (f. -a), persona riottosa: è un r., non fa che provocare liti e risse; un gruppetto di riottosi. Per estens., di animali, recalcitrante, restio: chiamavano ...
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eteronomia
eteronomìa s. f. [comp. di etero- e -nomia]. – Dipendenza da leggi esterne o straniere. Nell’etica e nella pedagogia, in contrapp. ad autonomia, designa, da Kant in poi, la condizione in cui [...] un soggetto agente riceve da fuori di sé la norma della propria azione. ...
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barbatellaio
barbatellàio s. m. [der. di barbatella]. – Appezzamento di un vivaio dove si mettono a radicare le barbatelle (talee), che vi restano di norma un anno. ...
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eteronomo
eterònomo agg. [comp. di etero- e -nomo]. – 1. Che riceve da fuori di sé la norma della propria azione (contrapp. ad autonomo): volontà e.; etica e., l’etica che pone il motivo determinante [...] dell’azione fuori del soggetto agente (nella volontà divina, nella società, ecc.). 2. In zoologia, metameria e. (contrapp. a omonoma), quella nella quale i segmenti di cui è costituito il corpo non sono ...
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riemanniano
〈rim–〉 agg. – Relativo al matematico ted. Bernhard Riemann 〈rìiman〉 (1826-1866): geometria r. (o di Riemann o ellittica), tipo di geometria non euclidea nella quale non esistono rette parallele [...] data, una superficie i cui punti siano in corrispondenza biunivoca con i punti sia reali sia complessi della curva; di norma, possono esistere più riemanniane di una curva: per es., la riemanniana della retta complessa è il piano complesso (piano di ...
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adefagi
adèfagi s. m. pl. [lat. scient. Adephaga, dal gr. ἀδηϕάγος «vorace»]. – Sottordine di insetti coleotteri che comprende una decina di famiglie, di norma predatrici e carnivore, con forme sia terrestri [...] sia acquatiche ...
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Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...