difficile
diffìcile agg. [dal lat. difficĭlis, comp. di dis-1 e facĭlis «facile»]. – 1. a. Non facile, che richiede quindi sforzo, fatica, attenzione, abilità: d. a fare, a dire, a ottenere; impresa [...] con tratti caratteriali più o meno gravemente anomali, con disposizioni fisiche, psichiche e morali abbastanza lontane dalla norma (cioè al di sotto o al di sopra della norma). Con altro sign., fare il o la d., di uomo o donna che si dà importanza o ...
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atipia
atipìa s. f. [comp. di a- priv. e tipo]. – 1. In medicina costituzionalistica, variazione morfologica o funzionale del tipo fondamentale, nell’ambito della norma, cioè non costituente anomalia. [...] 2. In istopatologia, variazione di una struttura (es. nucleo) o di un processo (es. cariocinesi) che non rientra nell’ambito della norma; alcune a. cellulari sono segni premonitori di trasformazione neoplastica. ...
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metanorma
metanòrma s. f. [comp. di meta- e norma]. – In logica deontica, norma che ha per contenuto la determinazione di norme ulteriori (sono tali, per es., le norme costituzionali che prescrivono [...] le modalità da seguire per la produzione delle leggi ordinarie) ...
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squadra
s. f. [der. di squadrare; il sign. militare si sviluppa prob. perché riferito, in origine, a formazioni in quadrato]. – 1. a. Strumento da disegno (di legno, metallo o materiale plastico), il [...] posto e, riferito a persona, essere sregolato, o turbato, frastornato; uscire di s., per lo più fig., uscire dall’ordine, dalla norma e, di persona, uscire dai gangheri; ant., sopra s. (e sotto s.), di angolo (piano o solido) maggiore o rispettivam ...
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specialita
specialità (ant. spezialità, spezialtà, spezieltà) s. f. [dal lat. tardo specialĭtas -ātis (der. di specialis «speciale»), sull’esempio del fr. spécialité]. – 1. L’essere speciale; natura [...] fare un’eccezione. Nella teoria del diritto, criterio di s., principio utilizzato per risolvere le antinomie tra norme diverse, in base al quale la norma speciale, emanata cioè per regolamentare un ambito più ristretto di casi, deve prevalere sulla ...
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sopra-
sópra-. – È la prep. (e avv.) sopra, usata come prefisso per la formazione di moltissimi composti nominali o verbali (per alcuni dei quali si hanno già in latino composti analoghi con super-), [...] con la variante sovra- e, come questa, produce di norma il raddoppiamento della consonante semplice con cui ha inizio la per l’altra delle due varianti sopra- e sovra-, non vi è norma precisa, tranne quella che può essere fondata sull’uso: si dice ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] la persona o la cosa a cui è diretta l’azione espressa dal verbo (o da una locuz. verbale); in ital. è di norma formato da un sostantivo o pronome preceduti dalla prep. a («ne parlerò al direttore»; «non chiederlo a me»; «dare inizio ai lavori»), o ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, [...] i suoi modi sregolati era ancora leggibile il m. puritano ... della sua infanzia (Andrea De Carlo). 2. Dottrina che considera la norma morale prioritaria rispetto a ogni altro valore e interesse umano: il m. di Kant, di Fichte. Più in generale, ogni ...
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sussunzione
sussunzióne s. f. [der. di sussumere, modellato su assunzione]. – 1. Nella logica formale, l’atto e il procedimento del sussumere, cioè del ricondurre un concetto nell’ambito di quello nella [...] mammifero; i mammiferi sono vertebrati, dunque il cane è un vertebrato»). 2. Nel linguaggio giur., s. sotto la norma adeguata, il procedimento del giudice di riportare, nella motivazione di una decisione, una determinata fattispecie nel caso generale ...
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attrazione
attrazióne s. f. [dal lat. attractio -onis, der. di attrahĕre «attrarre»]. – 1. Azione e forza di attrarre, anche in senso fig.: a. tra due corpi; l’a. sessuale; esercitare grande a.; essere, [...] per il quale in una proposizione dipendente da altra subordinata con il verbo al congiuntivo o all’infinito, si trova di norma il congiuntivo anziché l’indicativo che sarebbe richiesto dal rapporto logico fra le due proposizioni. c. In statistica, la ...
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Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...