aggregato2
aggregato2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Complesso di persone o di cose strettamente associate o unite insieme: il nome di popolazione, per sé solo, non presenta altra idea [...] , è sinon. di insieme, riferito soprattutto a insiemi finiti, definiti elemento per elemento (non si usa invece, di norma, nel caso di insiemi definiti mediante una proprietà caratteristica degli elementi). 3. In botanica, a. cellulare (o ammasso ...
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penalita
penalità s. f. [der. di penale; nel sign. sport., ricalca l’ingl. penalty (v.)]. – 1. ant. Pena, sofferenza, afflizione, e il fatto stesso di soffrire: la p. della vita ci induce a umiltà (Cavalca). [...] fino alla squalifica), inflitta a un concorrente, a un giocatore o a una squadra che abbia contravvenuto a una norma di gioco o di campionato (soprattutto nei concorsi ippici, nelle gincane, nella pallanuoto, nello hockey su ghiaccio, ecc.). Per ...
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penalizzare
penaliżżare v. tr. [der. di penale]. – 1. Nel linguaggio sport., punire con una penalità un concorrente o una squadra che abbia contravvenuto a una norma di gara o di campionato: la squadra [...] è stata penalizzata di 10 punti. 2. Mettere in una situazione d’inferiorità, di svantaggio immeritato, così da arrecare pregiudizio o danno: le restrizioni creditizie penalizzano soprattutto le piccole ...
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falsariga
s. f. [comp. dell’agg. falso e riga] (pl. falsarighe). – 1. Foglio con grosse righe regolari, da mettere sotto a quello (senza righe) su cui si scrive per servirsene di guida volendo scrivere [...] diritto. 2. fig. Esempio, modello, norma che si segue fedelmente o servilmente: seguire la f., andare sulla f. di qualcuno, e simili; avrebbe creduto di metter il fuoco all’appartamento, se avesse fatto un sol passo al di fuori della f. sulla quale ...
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costituzionalismo
s. m. [der. di costituzionale]. – Complesso dei principî che caratterizzano il governo costituzionale, cioè, in partic.: ordinamento regolato da stabili norme scritte (contenute nella [...] costituzione), divisione dei poteri (esecutivo, legislativo e giudiziario), e partecipazione del popolo alla vita politica; si contrappone di norma all’assolutismo, nel quale tutto il potere statale è concentrato nelle mani del monarca. ...
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beneficio
benefìcio (non com. benefìzio) s. m. [dal lat. beneficium, comp. di bene «bene1» e tema di facĕre «fare» (cfr. -ficio)]. – 1. Qualsiasi atto o concessione con cui si fa del bene ad altra persona [...] della serata sarà devoluto a b. dei terremotati. c. In partic., nel linguaggio giur., benefici di legge, vantaggi accordati da una norma di diritto singolare a una determinata classe di persone o di cose o di rapporti giuridici; per es., il b. di ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo [...] le stagioni e la richiesta; quindi anche incostante: il barometro segna tempo v.; è un uomo di umore variabile. Nel linguaggio tecn. e scient. si dice anche di dispositivi caratterizzati dalla variabilità ...
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iperico
ipèrico s. m. [lat. scient. Hypericum, dal lat. class. hypericon, che è dal gr. ὑπερικόν] (pl. -ci). – Genere di piante guttifere con circa 300 specie delle zone temperate e calde, di cui 21 [...] in Italia: sono erbe, di rado arbusti, con foglie opposte, spesso con punti pellucidi dati da lacune oleifere, e fiori di norma gialli. Alcune specie sono coltivate per la bellezza dei fiori, altre, come l’iperico o erba di S. Giovanni o pilatro (lat ...
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variante2
variante2 s. m. [part. pres. di variare, sostantivato al masch.]. – In biologia, individuo che, per un dato carattere, presenta una differenza rispetto al tipo o alla media o alla norma per [...] tale carattere; la comparsa di varianti in popolazioni naturali è generalmente legata all’insorgenza di una mutazione. Nella variabilità quantitativa si distinguono plus-varianti e minus-varianti, che, ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento [...] di dati, la differenza tra il valore massimo e il valore minimo. d. In biologia, ogni differenza dal tipo o dalla norma di un determinato gruppo (specie, sottospecie, razza, popolazione), qualunque sia la causa (genetica o ambientale) che può averla ...
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Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...