normativita
normatività s. f. [der. di normativo]. – 1. Carattere normativo, l’avere cioè valore di norma: n. di una regola di comportamento, di una prescrizione. 2. Tendenza a impartire norme (meno [...] com. di normativismo) ...
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normatore
normatóre agg. e s. m. (f. -trice) [der. di normare], raro. – Che, o chi, regola o guida o disciplina una determinata attività stabilendo norme o ponendosi come norma da seguire: assumere la [...] funzione di n.; meno raro come agg.: esercitare un’azione normatrice ...
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ticopartenogenesi
ticopartenogèneṡi s. f. [comp. di tico- e partenogenesi]. – In biologia, partenogenesi che si verifica eccezionalmente in specie che di norma si riproducono per via sessuale. ...
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sinalefe
sinalèfe s. f. [dal lat. synaloephe, gr. συναλοιϕή, der. di συναλείϕω «fondere insieme» (comp. di σύν «con, insieme» e αλείϕω «ungere»)]. – Nella metrica classica (dov’è nota anche con il nome, [...] all’inizio della parola successiva, come se fossero una sola sillaba; è presente anche nella metrica italiana, dove è di norma obbligatoria se entrambe le vocali sono atone (per es., nel verso del Petrarca Movesi il vecchierel canuto e bianco c’è ...
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-rachia
-rachìa [der. del gr. ῥάχις ῥάχιος «spina dorsale»; cfr. rachi-]. – Secondo elemento di parole composte della terminologia medica, di formazione moderna, che fanno in genere riferimento al liquido [...] cefalorachidiano; produce di norma, con qualche eccezione, il raddoppiamento della r- iniziale del secondo componente: albuminorrachia, ematorrachia, glicorrachia, protidorrachia. Talora fa più genericamente riferimento alla colonna vertebrale, come ...
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sottoscritto
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di sottoscrivere]. – 1. Nel linguaggio burocr., chi inoltra e firma una domanda, un’istanza, un documento e sim.: il s. chiede a codesto Ministero ...; [...] riferirsi a sé stesso parlando in terza persona: se permettete che anche il s. esprima la sua opinione ...; la s., per vostra norma e regola, ha la coscienza a posto; tutti guardavano il s., come se fosse già inteso che l’uomo che doveva salvare la ...
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abbreviazione
abbreviazióne s. f. [dal lat. tardo abbreviatio -onis]. – 1. a. Atto, effetto dell’abbreviare: a. di un percorso, di un itinerario, di un corso di studî; in diritto penale, a. di termini, [...] . in epigrafia e paleografia, anche per contrazione, quando in una parola siano soppresse lettere o sillabe intermedie; di norma, la contrazione viene indicata da segni generici o particolari (punto, apostrofo, e più spesso una lineetta o altro segno ...
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risoluzione
risoluzióne (ant. resoluzióne) s. f. [dal lat. tardo resolutio -onis «scioglimento, annullamento», der. di resolvĕre «risolvere», part. pass. resolutus]. – 1. L’azione di risolvere, il fatto [...] di esprimere la risoluzione mediante il numero di punti che il dispositivo è in grado di rendere a unità di lunghezza, che di norma è un pollice (2,54 cm), donde l’unità punti a pollice, sia in senso orizzontale sia in senso verticale; per tale unità ...
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cantarello
cantarèllo s. m. [lat. scient. Cantharellus, dim. del lat. canthărus «tazza», per la forma del cappello]. – Genere di funghi basidiomiceti, con una settantina di specie di norma terricole, [...] distinte per il piede carnoso, di solito centrale, le pieghe dell’imenoforo decorrenti, e l’assenza di volva e di anello. Vi appartiene una specie commestibile abbastanza pregiata, il gallinaccio o cantarello ...
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gardenia
gardènia (o cardènia) s. f. [dal lat. scient. Gardenia, nome di genere, e questo dal nome del botanico scozz. A. Garden († 1791)]. – Nome comune di varie specie di piante paleotropicali del [...] genere Gardenia: sono arbusti con foglie persistenti, fiori grandi, di norma solitarî, con corolla vistosa, bianca o gialla, spesso soavemente profumata; particolarmente coltivata nei giardini, per i candidi fiori dal delicato profumo, è la specie ...
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Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...