matronimia
matronimìa s. f. [tratto da matronimico]. – Norma o istituzione sociale secondo cui i figli derivano il loro nome da quello della madre. ...
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matronimico
matronìmico agg. e s. m. [comp. del lat. mater -tris «madre» e di (patr)onimico; cfr. il gr. μητρωνυμικὸν ὄνομα «nome formato su quello della madre»] (pl. m. -ci). – Di famiglia o gruppo [...] sociale in cui vige la norma della matronimia. Nome m. (o assol. matronimico, come s. m.), il nome materno, o un nome derivato da quello della madre, usato a completamento di quello individuale (oppure del cognome paterno) presso varie popolazioni ( ...
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regolo1
règolo1 s. m. [der. di regolare2]. – 1. Asticciola di legno, di metallo o di materiale plastico, a sezione quadrata o rettangolare, che si usa per tirare linee diritte (anche quadrello e righello). [...] .) perché, prima dell’isolamento, i loro nomi indicavano, tradizionalmente, i rispettivi minerali. 9. In astronomia, Regolo (lat. Regulus), costellazione australe, a nord dello Scorpione, detta anche Norma e Squadra. ◆ Dim. regolétto (v.), regolino. ...
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planctofito
planctòfito (o planctòfita) agg. e s. m. [comp. di plancto(n) e -fito (-fita)]. – In biologia, termine poco usato per indicare un organismo vegetale facente parte del plancton. La forma planctofita, [...] che di norma è sostantivata, può essere usata anche come femm. (una planctofita, sottindendendosi pianta). ...
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cantinella
cantinèlla s. f. [forse affine a canto2 «angolo»]. – Verga sottile di legno dolce, di norma d’abete, a sezione rettangolare di 2-3 cm per 5-6 cm e lunga 4 m, usata spec. per armature leggere [...] da tetto, soffitto o camera a canna. Nella scenotecnica, serve a formare l’armatura di legno che sostiene le scene dipinte in modo che queste non si deformino; ha lo stesso nome anche la stanga di legno ...
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rispetto
rispètto (ant. respètto) s. m. [lat. respĕctus -us «il guardare all’indietro; stima, rispetto»]. – 1. a. Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, [...] ; con r. parlando, ho vomitato tutto. 3. Osservanza, esecuzione fedele e attenta di un ordine, di una regola, di una norma o di una prescrizione: r. della legge, del regolamento, di una antica usanza; rispetto delle regole della buona creanza, del ...
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precetto
precètto s. m. [dal lat. praeceptum, der. di praecipĕre «prescrivere, ordinare, insegnare», comp. di prae- «pre-» e capĕre «prendere»]. – 1. Principio, norma, regola di comportamento autorevole [...] , relative a comportamenti morali, al culto, alla liturgia; in partic., i cinque p. (o comandamenti) della Chiesa, serie di norme obbliganti per i battezzati dopo i sette anni di età, non sempre uniformemente precisate, tra le quali: assistenza alla ...
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sciovia
sciovìa 〈ši-o-〉 s. f. [comp. di sci e via2, sul modello di ferrovia, seggiovia, ecc.]. – Impianto funicolare terrestre per il traino di sciatori su piste di risalita lungo pendii innevati o ghiacciati, [...] con tracciato di norma rettilineo (detto anche, con termine ingl., skilift); è costituito essenzialmente da una fune metallica chiusa ad anello e tesa da due pulegge ad asse verticale disposte alle due stazioni d’estremità, una per il solo rinvio e l ...
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garni
〈ġarnì〉 s. m. e agg., fr. [part. pass. di garnir «arredare»]. – Albergo che offre i servizî di pernottamento in camera ammobiliata e prima colazione, di norma escludendo il servizio di ristorante: [...] ho trascorso l’estate in un delizioso g. in Alto Adige; un hôtel g. a tre stelle ...
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fantastico
fantàstico agg. [dal lat. tardo phantastĭcus, gr. ϕανταστικός] (pl. m. -ci). – 1. Della fantasia: capacità, potenza f.; virtù f. ovvero immaginativa (Varchi). 2. a. Più spesso, creato dalla [...] : un mostro f.; anche di oggetti o fatti reali, ma che per essere straordinarî, inconsueti, fuori della norma, sembrino creati dalla fantasia: un paesaggio fantastico. Sostantivato con valore neutro: narrazione, avvenimento che ha del fantastico ...
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Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...