anomalia
anomalìa s. f. [dal gr. ἀνωμαλία, lat. anomalĭa; v. anomalo]. – Irregolarità, difformità dalla regola generale, o da una struttura, da un tipo che si considera come normale: le a. della natura; [...] ; per es., nelle coordinate polari, anomalia o azimut di un punto; nella rappresentazione geometrica dei numericomplessi, a. o argomento di un numerocomplesso. Con altra accezione, nella teoria delle coniche, a. eccentrica di un’ellisse, la sua ...
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cubico
cùbico agg. [dal lat. cubĭcus, gr. κυβικός] (pl. m. -ci). – 1. Che ha forma di cubo o che si riferisce al cubo: corpo c., volume c., ecc. Nel linguaggio corrente, riferito a misure di volume o [...] ordine 3; equazione c., equazione di 3° grado in una incognita in cui i coefficienti sono in generale numericomplessi; radice c., di un numero p, è ogni numero q la cui terza potenza sia uguale a p. 3. In fisica, di grandezze che si riferiscono al ...
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convoluzione
convoluzióne s. f. [der. del lat. convolvĕre «avvolgere, avviluppare», part. pass. convolutus]. – Teoria dell’analisi matematica che trova applicazioni e sviluppi in altri settori matematici [...] , ecc.); in partic., prodotto di c., modo di comporre tra loro due funzioni (da un gruppo all’insieme dei numericomplessi); si tratta di uno strumento di teoria della misura, che è stato generalizzato in varie situazioni, importante spec. nelle ...
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affissa
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. affisso, sull’esempio di ordinata e di ascissa]. – In matematica, nella rappresentazione geometrica dei numericomplessi x + iy mediante i punti di un piano [...] cartesiano (x, y), si dice talora affissa di un punto P (x, y) del piano il numerocomplesso x + iy di cui esso è immagine. ...
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ipergeometrico
ipergeomètrico agg. [comp. di iper- e geometrico] (pl. m. -ci). – In matematica, detto di una particolare serie che rappresenta un’estensione della serie geometrica in cui compaiono numeri [...] complessi, e di un’equazione la cui soluzione è costituita da una serie ipergeometrica. ...
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piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, [...] in cui si riporta in ascissa la parte reale a e in ordinata il coefficiente b dell’unità immaginaria i del numerocomplesso generico a + ib (v. complesso1, n. 4 a); p. equatoriale, in una superficie di rotazione, ogni piano perpendicolare all’asse di ...
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coniugio
coniùgio s. m. [dal lat. coniugium, der. di coniungĕre «congiungere»]. – 1. letter. Unione matrimoniale, stato matrimoniale: la memoria del c. antico È così ben nella mia mente impressa (Metastasio). [...] , lo stesso che corrispondenza involutoria, nella quale cioè elementi corrispondenti si corrispondono in doppio modo; in partic., la relazione di coniugio tra numericomplessi fa corrispondere ad ogni numerocomplesso il suo complesso coniugato. ...
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crittografia
crittografìa (o criptografìa) s. f. [comp. di critto- e -grafia, termine coniato come lat. mod., cryptographia, da G. Selenus (1624)]. – 1. a. Scrittura segreta, cioè tale da non poter essere [...] una chiave di cifratura, e di decifrare un crittogramma impiegando una chiave di decifratura, integrata, nei sistemi complessi, da una sequenza di numeri detta verme (v. fig. a p. 1024). 2. In enigmistica, tipo di rebus letterale che deve risolversi ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro [...] sistema di comunicazione (per es., lettere dell’alfabeto o numeri), come avviene per i c. alfabetici e per quelli alfanumerici, ma talora per trasmettere informazioni o messaggi più complessi; anche, la tabella o il libretto che raccoglie, insieme ...
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piccolo1
pìccolo1 agg. [da una radice onomatopeica *pikk- da cui anche picca1 e altre voci con picc- iniziale]. – 1. In genere, inferiore alla misura ordinaria, in senso proprio o figurato. a. Con riguardo [...] p. guadagno. Si riferisce invece alla posizione nella successione dei numeri l’espressione fare le ore p., o sim. (per cui ). c. Persona di bassa statura: non tutti i p. hanno dei complessi a causa della loro altezza. d. Come locuz. avv., da piccolo ...
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Si chiama c. ogni numero della forma a + i b, essendo a e b due numeri reali relativi (positivi, negativi o anche nulli) e rappresentando il simbolo i (unità immaginaria o immaginario) la radice quadrata di −1; l’addendo a si chiama la parte...
numeri complessi coniugati
numeri complessi coniugati numeri complessi aventi uguali le parti reali e opposte le parti immaginarie. Sono tali per esempio i due numeri z = x + iy e z̄ = x −iy (→ numero complesso). Un numero complesso è coniugato...