numeronùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] 2, 3, 5, 7, 11, ecc.; n. primitraloro, due numeri naturali che non hanno alcun divisore comune eccettuato il numero 1; n. perfetti, quei numeri naturali che sono uguali alla somma dei loro divisori (eccettuato il numero stesso): per es., 6 (= 1 + 2 ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] usato per indicare un tavolato, cioè un insieme di tavole traloro connesse in piano: calcare le t. del palcoscenico, anche numeri (per es., dei numeri interi da 1 a 10.000), t. dei numeriprimi, elenco di numeriprimi (per es., dei numeriprimi ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si [...] ai minimi termini, trasformarla in altra equivalente, nella quale numeratore e denominatore siano numeriprimitraloro, dividendo sia il numeratore sia il denominatore per il loro massimo comun divisore. Per estens., nel linguaggio com., ridurre ...
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primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] numeriprimi, mentre 10 è un numero non primo (o come anche si dice «composto»). Si parla anche di numeri p. fra loro con riferimento a due o più numeri ultimi saranno i p.; nelle semifinali si è piazzata tra le p.; il p. che fa confusione lo mando ...
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serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, [...] numeri dispari, dei numeriprimi, ecc.; addusse una s. di argomenti a sua difesa; una lunga s. di anni, di secoli; la s. dei fatti, il loro . con cui si indica il tipo di collegamento tra l’avvolgimento di eccitazione e quello di indotto ( ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] degli elementi sui quali opera una legge di composizione algebrica); frazione ridotta ai minimi t., in cui il numeratore e il denominatore sono numeriprimitra di loro (per un uso fig. dell’espressione ridurre ai minimi t., v. minimo, nel sign. 1 a ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello [...] primitiva, ma non una radice quarta primitiva dell’unità); terna pitagorica p., una terna pitagorica tale che i tre numeri che la compongono siano primi fra loro (per es., 7, 24, 25 è una terna primitiva, mentre 9, 12, 15 non è primitiva). c. In ...
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associativo
agg. [der. di associare]. – 1. a. Di associazione: legame, rapporto a.; o che si riferisce alle associazioni: diritto associativo. b. Che tende ad associare, che ha capacità di associare: [...] 3 numeri, si perviene al medesimo risultato sia che alla somma dei primi due si addizioni il terzo sia che al primo si tra di loro i fattori stessi; in altri termini, moltiplicando il prodotto dei primi due per il terzo e moltiplicando il primo ...
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proporzione
proporzióne s. f. [dal lat. proportio -onis, ricavato dalla locuz. pro portione «secondo la porzione», e coniato prob. da Cicerone per tradurre il gr. ἀναλογία (v. analogia)]. – 1. a. Corrispondenza [...] Una proporzione può essere stabilita anche tra quattro grandezze (le prime due omogenee traloro e le ultime due pure omogenee traloro, ma non necessariamente con le prime due), e allora equivale alla proporzione numerica fra le misure delle quattro ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente [...] appunto massimaliste. Nel linguaggio econ. si usano, come locuz. traloro equivalenti o affini, m. beneficio, m. soddisfazione, m. di un dato insieme di numeri interi: si determina scomponendo in fattori primi i numeri dati e prendendo i soli fattori ...
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numeri primi tra loro
numeri primi tra loro o numeri coprimi, coppia di numeri interi che non ammettono divisori comuni diversi da 1 o −1. Sono per esempio primi tra loro 14 e 15. Due numeri possono essere coprimi senza che essi siano singolarmente...