lottologo
s. m. Esperto del gioco del lotto. ◆ Che i trentini abbiano una vera e propria passione per medium, maghi e lottologi vari lo dimostra […] una giornata tutta dedicata ai numeri del Lotto. Un [...] successo di pubblico che aveva sorpreso gli stessi organizzatori che hanno dovuto aprire le porte del cinema prima del previsto per evitare problemi alla viabilità cittadina. (Adige, 27 gennaio 2002, p. ...
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aritmetico
aritmètico (ant. arismètico e arismètrico) agg. [dal lat. arithmetĭcus (lat. mediev. arismet[r]icus), gr. ἀριϑμητικός, der. di ἀριϑμός «numero» (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda l’aritmetica, [...] o anche, che concerne i numeri interi; con accezioni partic., nelle espressioni genere a., media a., progressione a., ecc., per le quali v. ai singoli sostantivi. 2. fig. Chiaro, evidente, inoppugnabile (oggi più com., con questo senso, matematico). ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] spesso assol. i medî, in una proporzione a : b = c : d, il 2° e il 3° termine b, c; se è b = c si dice che il numero b, e quindi anche c, è m. proporzionale tra a e d, cioè tra i due estremi, e la proporzione si dice continua. Per il principio del m ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero [...] in q. grado inferiore e superiore. e. In matematica, q. potenza, e sostantivato al femm. la quarta, la potenza con esponente 4: elevare un numero alla q. potenza; 2 alla q. è 16. Per q. dimensione, in matematica e in fisica, v. dimensione (n. 1 b). f ...
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fattoriale
agg. e s. m. [der. di fattore, nel sign. 5 a e rispettivam. 7 a]. – 1. agg. In statistica, analisi f., metodo che consiste nel descrivere e rappresentare matematicamente un determinato fenomeno [...] , medicina, linguistica, ecc.). 2. s. m. In matematica, si chiama fattoriale (in statistica anche facoltà) di un numero intero positivo n il prodotto dei numeri interi da 1 a n; per es., il f. di 5 (ovvero 5 fattoriale, che nella scrittura si ...
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ventesimo
ventèṡimo agg. num. ord. [der. di vénti]. – 1. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero 20: volume v. (in cifre arabe 20°, in numeri romani XX); il v. secolo [...] (v. anche vigesimo). 2. Con valore partitivo e frazionario, la v. parte, o, come s. m., un v. (numericamente 1/20), ciascuna delle venti parti uguali in cui è diviso un intero. ◆ Gli ordinali successivi sono: ventunèsimo, ventiduèsimo, ... ...
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venticinque
venticìnque agg. num. card. [comp. di vénti e cinque], invar. – Numero composto di due decine e cinque unità (in cifre arabe 25, in numeri romani XXV): si è laureato in medicina a v. anni; [...] dei v. (savî), magistratura della Repubblica Veneta con giurisdizione su cause civili. Con valore indeterminato, per indicare numero non grande, quantità modesta, uso largamente documentato negli autori: ordinarono una brigata forse di v. uomini ...
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venticinquesimo
venticinquèṡimo agg. num. ord. [der. di venticinque]. – 1. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero 25 (in cifre arabe 25°, in numeri romani XXV): essere, [...] ; volume v., di un’enciclopedia, di un ampio trattato, di una collana di libri, ecc. 2. Con valore partitivo e frazionario, la v. parte, o, come s. m., un v. (numericamente 1/25), ciascuna delle venticinque parti uguali in cui è diviso un intero. ...
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siparietto
sipariétto s. m. [dim. di sipario]. – Sipario più leggero e arretrato rispetto al sipario principale, che, per consentire i cambiamenti di scena, viene chiuso negli intervalli dei varî tempi [...] alcuni spettacoli, spec. di rivista e di varietà; anche, il breve numero di intermezzo di spettacoli di rivista e varietà eseguito (anche in trasmissioni televisive) davanti a tale sipario. Per estens., nel passato, stacco di intervallo tra programmi ...
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ventiquattro
agg. num. card. [comp. di vénti e quattro], invar. – Numero composto di due decine e quattro unità (in cifre arabe 24, in numeri romani XXIV): ecco qui, sono v. banconote da dieci euro; [...] : oggi è il v.; l’anno 24 di un secolo: è nato nel v., o è del ventiquattro. In partic., essendo 24 il numero delle ore di cui è formato il giorno, l’espressione ventiquattr’ore (sempre con l’apostrofo) si usa spesso per indicare appunto lo spazio di ...
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Quarto libro dell’Antico Testamento. Il titolo è traduzione letterale di quello della versione greca, ᾿Αριϑμοί, che in realtà significa piuttosto «censimenti». Gli Ebrei lo chiamano dalla prima parola Wa-yĕdabbēr «e disse», o più comunemente...
Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti un insieme.
Matematica
Nell’uso...