infinitamente
infinitaménte avv. [der. di infinito]. – Senza fine, senza limiti: Dio è i. perfetto, i. buono, misericordioso; Gesù Cristo ha amato i. l’uomo; e con riferimento a concetti matematici e [...] ; quantità i. grande (in senso proprio, quantità variabile che può assumere valori assoluti maggiori di qualsiasi numeropositivo, quanto si voglia grande); anche, all’infinito: moltiplicare, aumentare, prolungare, procedere i.; la materia non si ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] d, il 2° e il 3° termine b, c; se è b = c si dice che il numero b, e quindi anche c, è m. proporzionale tra a e d, cioè tra i due estremi, e o «indifferente», che non ha di per sé significato positivo o negativo o che in genere enuncia un modo di ...
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scomponibile
scomponìbile agg. [der. di scomporre]. – Che si può scomporre nei suoi elementi costitutivi: libreria, armadio s., o a elementi scomponibili. Nel linguaggio scientifico e tecnico, è spesso [...] sinon. di decomponibile; in aritmetica e in algebra, che si può scomporre: ogni numero intero positivo è s. in fattori primi; il polinomio x2 + y2 non è s. in fattori di primo grado. ...
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retta3
rètta3 s. f. [femm. sostantivato di retto2]. – In geometria, ente fondamentale, in genere assunto come primitivo nelle trattazioni assiomatiche, per il quale valgono alcune proprietà tipiche: [...] di misura, e i cui punti sono posti in corrispondenza biunivoca con i numeri reali associando a ogni punto A il numero che esprime la misura del segmento OA (positivo o negativo a seconda che A segua o preceda O). Equazione della r., rappresentazione ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o [...] finito di operazioni razionali (cioè le «quattro operazioni») e di estrazioni di radice (d’indice intero positivo), da applicarsi a determinati numeri o lettere; si dice razionale se in essa non intervengono estrazioni di radice, irrazionale nel caso ...
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dispersione
dispersióne s. f. [dal lat. dispersio -onis, der. di dispergĕre (v. dispergere), ma sentito, nella maggior parte dei sign., come der. di disperdere]. – 1. Il disperdere o disperdersi; l’essere [...] coefficiente di d., o più semplicem. dispersione, il numero (ottenuto attraverso opportuno calcolo e di solito compreso fra rifrequentare lo stesso corso frequentato in precedenza senza esito positivo, nonché altri casi di ritardo, quali l’ ...
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ricavo1
ricavo1 s. m. [der. di ricavare]. – 1. raro. L’operazione, il lavoro di ricavare, cioè di cavare fuori, estrarre o trarre: luogo di r. (di terra, pietre, ecc.). 2. Somma di denaro che si ricava [...] per la quantità venduta) dal r. medio (risultante dalla divisione del precedente per il numero delle unità vendute) e dal r. marginale (incremento positivo o negativo del ricavo totale in funzione di un aumento infinitesimo della quantità venduta ...
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licenza
licènza (ant. o pop. licènzia) s. f. [dal lat. licentia, der. di licere «esser lecito»]. – 1. a. Permesso, facoltà (concessa in genere da persona di rispetto, o da un superiore di grado o autorità) [...] il compimento di un dato corso di studî concluso con esito positivo, comprovato per lo più da un pubblico esame: esame di l matematica, teologia, ecc.) a chi aveva sostenuto un certo numero di esami, e che dava diritto all’esercizio della professione ...
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molteplicita
molteplicità (non com. moltiplicità; ant. multiplicità) s. f. [dal lat. tardo multiplicĭtas -atis]. – 1. Il fatto di essere molteplice o, più spesso, di essere molteplici (cioè più d’uno [...] m. spaziotemporale. 2. Con sign. partic., in matematica, m. d’intersezione di più varietà algebriche in un punto comune, il numero intero positivo che si associa a ogni punto comune a due o più varietà algebriche e che denota quanti punti comuni alle ...
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valido
vàlido agg. [dal lat. valĭdus, der. di valere «essere in buona salute, forte, valido»]. – 1. a. Che possiede la pienezza delle forze e delle capacità fisiche e psichiche: un uomo v. (di corpo [...] deliberazione non è v. se i presenti non raggiungono il numero legale; matrimonio v. agli effetti civili e religiosi; il , con uso assol., per esprimere un giudizio genericamente e pienamente positivo: una critica v., una prosa v.; uno dei più v ...
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numero positivo
numero positivo numero reale maggiore di 0. Viene indicato con il segno + anteposto al valore numerico; tale segno è frequentemente omesso (→ numero reale; → segno; → Z, insieme dei numeri interi).
numero idoneale
numero idoneale locuzione con cui si indica un numero intero che può essere espresso sia nella forma x 2 + dy 2 sia nella forma x 2 − dy 2, in cui x e y sono interi e d è un numero positivo primo oppure potenza di un numero...