radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione [...] caso delle radici quadrate si usa omettere l’indice e si scrive √¯p . Estrazione di radice, l’operazione che fa passare da un numero p alla sua radice n-ma q: è quindi operazione inversa della elevazione alla n-ma potenza (qn = p). b. Radice di un ...
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esponente
esponènte s. m. [part. pres. di esporre]. – 1. (anche f.) a. Chi espone, e in partic. chi, in un’istanza, espone le ragioni proprie o altrui: l’e. dichiara false le dichiarazioni dell’avversario. [...] è posto a esponente (anche, ma meno proprio, in esponente) quando è scritto o stampato in alto a destra di una lettera o di un numero (per es., la x in ax, oppure sen x in 5senx); ma anche le letterine finali di grafie abbreviate, come 1°, 3a, sig.na ...
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contare
v. tr. e intr. [lat. compŭtare, comp. di con- e putare nel senso di «calcolare, verificare un conto»; il sign. 3 sull’esempio del fr. compter sur quelqu’un] (io cónto, ecc.). – 1. tr. a. assol. [...] Langa e fanno il vino si contano sulle dita di una mano (Giorgio Bocca); gli errori non si contano, sono in gran numero. Nel pugilato e nella lotta, c. i secondi (anche assol. contare, o c. il pugile, il lottatore), detto dell’arbitro dell’incontro ...
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isotono
iṡòtono agg. [comp. di iso- e -tono]. – In fisica nucleare, di nuclidi che hanno lo stesso numero di neutroni ma diverso numero di massa, per i quali cioè la differenza tra numero di massa e [...] numero atomico ha lo stesso valore. ...
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integrazióne s. f. [dal lat. integratio -onis, con influenza, nel sign. 3, dell’ingl. integration]. – 1. In senso generico, il fatto di integrare, di rendere intero, pieno, perfetto ciò che è incompleto [...] , il «processo al limite» col quale si determina il valore di una grandezza come somma di parti infinitesimali assunte in numero sempre crescente, il cui risultato è l’integrale di una funzione o di una forma differenziale; anche, l’operazione di ...
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estratto
agg. e s. m. [part. pass. di estrarre]. – 1. agg. Cavato, tirato fuori: colori e. da minerali; sorteggiato: numero, nome e. dall’urna; i premî e. (in tutti questi casi, la parola conserva il [...] fra i cinque sorteggiati; e. determinato, quando si indica in quale dei cinque sorteggi il numero dato è uscito o si scommette che uscirà (primo e., secondo e., ecc.). 2. s. m. a. Essenza, succo concentrato ricavato da materia vegetale o animale ...
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moltiplicazione
moltiplicazióne (ant. multiplicazióne) s. f. [dal lat. multiplicatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto di moltiplicare: la m. dei pani e dei pesci, miracolo operato da Gesù, e narrato tre [...] di m., il rapporto, sempre maggiore dell’unità, tra le due velocità angolari. 2. a. Il fatto di moltiplicarsi, aumento numerico, rapido accrescimento: la m. degli abitanti di una città, dei primi cristiani, la m. dei debiti, ecc. (in questi casi ...
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pi2
pi2 s. m., raro f. – Nome della consonante π, Π, 16a lettera dell’alfabeto greco, corrispondente alla consonante e al segno p dell’alfabeto latino. Nella numerazione greca, un π minuscolo con apice [...] un piano, e in partic. il quadro nei metodi della prospettiva e della proiezione centrale; è inoltre il simbolo del numero che esprime il rapporto tra le lunghezze di una qualunque circonferenza e del relativo diametro, e che interviene quindi in ...
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teleselezione
teleselezióne s. f. [comp. di tele- e selezione]. – In telefonia, propriamente, la commutazione automatica che permette il collegamento tra linee appartenenti a reti telefoniche diverse, [...] reti telefoniche urbane diverse (collegamento in t.), per effettuare il quale è sufficiente far precedere, al numero dell’utente desiderato, un particolare numero preceduto da uno o due zeri (a seconda che la chiamata avvenga sul circuito nazionale o ...
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sedici
sédici agg. num. card. [lat. sēdĕcim, comp. di sex «sei» e decem «dieci»]. – Numero composto di dieci più sei unità, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 16, nella numerazione romana [...] dei Sedici), nome dato ai capi della Lega cattolica a Parigi (1576-1594) negli ultimi anni delle guerre di religione: il numero originario di cinque fu portato a sedici (uno per quartiere) nel 1587. Sedici Savî, collegio di magistrati che deteneva il ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti un insieme.
Matematica
Nell’uso...
Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia tracciano spesso un quadro parziale...