ventitre
ventitré agg. num. card. [comp. di vénti e tre]. – Numero composto di due decine e tre unità (in cifre arabe 23, in numeri romani XXIII): si è laureato a v. anni; il giorno v., e come s. m. [...] v. del mese; l’aereo è decollato alle ore v., o assol. alle v., alle ore 11 di sera; il numero v., o come s. m. il v., numero che nella cabala e nelle credenze popolari è ritenuto fausto, portatore di fortuna (e quindi, nell’uso fam., è spesso sinon ...
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conservazione
conservazióne s. f. [dal lat. conservatio -onis]. – 1. a. Il conservare: commissione preposta alla c. dei monumenti; metodi di c. degli alimenti (essiccazione, affumicatura, salatura); [...] ; c. della carica elettrica; c. della quantità di moto. Analogam., in matematica, con riferimento a una proprietà, un numero e sim., il rimanere invariato quando si eseguano determinate operazioni, trasformazioni, ecc.; in molti casi è più proprio il ...
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plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica [...] che le persone o le cose sono più di una (e rispettivam. più di due, tre, quattro): numero singolare e p.; sostantivo, aggettivo, pronome p. o di numero plurale; come sost.: la formazione del p.; sostantivi che non hanno il p., o usati soltanto al p ...
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maggiorare
v. tr. [der. di maggiore] (io maggióro, ecc.). – 1. Rendere maggiore, aumentare, soprattutto con riferimento a prezzi e sim. 2. In matematica, costruire un numero o un’espressione che sia [...] o rispettivam. di un’espressione data; per es., il numero π è maggiorato da 3,15, e l’espressione x(x + 2) è maggiorata da (x + 1)2. Analogamente, più in generale, m. una successione (o una serie), costruire una nuova successione (o una nuova serie ...
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minoranza
s. f. [der. di minore]. – 1. ant. L’essere minore: per m. d’etade ... merita perdono (Dante). 2. a. In contrapp. diretta a maggioranza, inferiorità numerica, numero minore (di persone o di [...] m. rivelò gli umori dell’opposizione), sia, in senso più concr. e collettivo, il gruppo di persone che, disponendo di un minor numero di voti, non può imporre la propria volontà in un’assemblea, in un collegio, e sim.: relazione di m., quella nella ...
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numerale
agg. [dal lat. tardo numeralis, der. di numĕrus «numero»]. – Di numero, dei numeri, che ha rapporto con i numeri: sistema n., o di numerazione (v. numerazione); in musica, notazione n., eseguita [...] dell’ordinale), ma per lo più solo nei casi in cui nella serie di riferimento essa sia contraddistinta con il numero arabo: il capitolo 12, nel fascicolo 19 della rivista; nell’uso corrente e meno controllato, è anche posposto, talvolta, assumendo ...
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numerosita
numerosità s. f. [dal lat. tardo numerosĭtas -atis, der. di numerosus: v. numeroso]. – 1. non com. a. Il fatto d’essere numeroso, cioè costituito di molti elementi: la n. delle classi scolastiche. [...] b. L’essere in numero più o meno grande: n. delle misure in un esperimento, n. di un campione statistico. 2. letter. raro. Armonia della prosa dovuta all’uso del numero oratorio (v. numero, nel sign. 9): la n. della prosa d’arte greca e latina. ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del [...] della canzone, ciascuno dei due gruppi di versi, uguali per numero (2 o 3), disposizione e rime, che nella ballata precedono mutazioni per un particolare gene; è espressa generalm. come numero di mutazioni per gamete e per generazione. Per la m ...
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preselettore
preselettóre s. m. [comp. di pre- e selettore]. – Nella tecnica, genericam., dispositivo che serve ad attuare una preselezione. In elettronica, circuito selettivo posto all’entrata di un’apparecchiatura, [...] per i segnali i quali abbiano determinate caratteristiche. Nei sistemi di commutazione telefonica automatica, il numero dei preselettori di una centrale indica il numero delle linee di utente a essa collegate; non indica però necessariamente anche il ...
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scopa
scópa s. f. [lat. pop. scōpa, lat. class., al plur., scopae -arum «granata», der. di scopa «ramoscello»]. – 1. Nome di varie piante e in partic. di alcune specie di ericacee, come per es. Erica [...] o toglie il nevischio sulla linea di corsa del curling, secondo gli ordini del capitano. 4. Gioco italiano che si fa, in numerose varianti, con un mazzo di quaranta carte fra due, tre o quattro giocatori, a ognuno dei quali, all’inizio, il mazziere ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti un insieme.
Matematica
Nell’uso...
Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia tracciano spesso un quadro parziale...