miriade
mirìade s. f. [dal lat. tardo myrias -ădis, gr. μυριάς -άδος, der. di μύριοι «diecimila»]. – 1. Nell’antico sistema numerale greco, cifra corrispondente a 10.000 unità (abbreviata nelle epigrafi [...] grandissimo, quantità sterminata (sign. che la parola aveva già prima di essere usata per indicare il numero 10.000): una m. di stelle; miriadi d’insetti, di mosche, di cavallette; Prato è una città piena di fracasso, infestata da una m. di piccole ...
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quorum
quòrum s. m. [propr. «dei quali», genit. pl. del pron. relativo lat. qui, presente nella frase lat. mediev. quorum vos ... unum (duos, ecc.) esse volumus «dei quali vogliamo che voi siate uno [...] la seduta per mancanza del q.; il q. necessario per le sedute in prima convocazione, in seconda convocazione. Per estens., il numero minimo di voti necessario per l’elezione di un candidato: sfiorare, non raggiungere il q. per essere eletto; il q ...
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quota
quòta s. f. [dal lat. quota (pars) «quanta (parte)», femm. di quotus: v. quoto]. – 1. La parte di una somma globale di denaro dovuta da ciascuno dei partecipanti a un’attività, o a un diritto, [...] ., nei concorsi del tipo totocalcio o totip, la somma spettante a ciascuno dei vincitori, che si ottiene dividendo il monte premî per il numero dei vincitori: ai 13 spetta una q. di euro ..., e ai 12 una q. di euro .... 2. La distanza di un punto (o ...
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protocollo
protocòllo s. m. [dal lat. mediev. protocollum, gr. πρωτόκολλον, comp. di πρῶτος «primo» e κόλλα «colla», termine col quale s’indicava il primo foglio di un rotolo di papiro costituito dalla [...] , costituente un’intera famiglia, di determinate dimensioni, caratterizzato dall’essere un foglio ripiegato in due, generalmente rigato con un numero stabilito di righe, e con margine già tracciato a sinistra e a destra se «uso bollo» (ma può essere ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. [...] non solo alla quantità, ma anche spesso al pregio, al valore, all’importanza. Con sostantivi plur. (o collettivi), in piccolo numero: a teatro c’erano p. spettatori; ho visto p. gente; gli sono rimasti p. capelli; hai fatto pochissimi errori; mancano ...
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elevare
v. tr. [dal lat. elevare, comp. di e-1 e lĕvare «levare»] (io elèvo, ecc.; alla lat. èlevo, ecc.). – 1. Alzare, innalzare, nel senso di rendere più alto: e. di un piano una casa, facendo una [...] , alla 5a potenza, calcolare la 3a, la 5a potenza di quel numero (cioè il prodotto di 3, e rispettivam. 5, fattori uguali al numero dato). 3. Usi partic.: e. contravvenzione, comunicare formalmente la trasgressione commessa invitando il trasgressore ...
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letalita
letalità s. f. [der. di letale]. – Sinon., meno com., di mortalità, come capacità di provocare la morte (l. di una malattia, di un’epidemia, di un veleno) o, più spesso, come numero di decessi; [...] in statistica, quoziente di l., il rapporto tra il numero di morti per una data malattia e il numero delle persone affette dalla stessa, relativamente a una data popolazione e a un dato intervallo di tempo. Per estens., in biologia, l. cellulare ...
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algoritmo
(ant. algorismo) s. m. [dal lat. mediev. algorithmus o algorismus, dal nome d’origine, al-Khuwārizmī, del matematico arabo Muḥammad ibn Mūsa del 9° sec. (così chiamato perché nativo di Khwarizm, [...] » di computo di una funzione o di decisione di un insieme (o predicato), cioè qualsiasi procedimento che consenta, con un numero finito di passi eseguiti secondo un insieme finito di regole esplicite, di ottenere il valore della funzione per un dato ...
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tau
tàu (ant. taù) s. m. o f. [dal gr. ταῦ, di origine semitica (lat. tau)]. – 1. Nome della 19a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo τ, maiuscolo Τ), corrispondente [...] T (detta anche potenza o croce di s. Antonio), di metallo, talora anche colorata (nera o rossa), sola e più spesso in numero. b. Nome dato un tempo agli scudieri dei cavalieri dell’Ordine di Santo Stefano, in Toscana, per l’emblema a tau, o croce ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro [...] a regole assegnate, i simboli o i caratteri di un altro sistema di comunicazione (per es., lettere dell’alfabeto o numeri), come avviene per i c. alfabetici e per quelli alfanumerici, ma talora per trasmettere informazioni o messaggi più complessi ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti un insieme.
Matematica
Nell’uso...
Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia tracciano spesso un quadro parziale...