uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] venti e uno, trentuno, trenta e uno, ecc.; e poi centouno o, raro, centuno, ecc., milleuno, ecc. Com. la locuz. fig. il numero uno, chi occupa il primo posto in assoluto nel proprio settore di attività o all’interno di una gerarchia non ufficiale (in ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] zero, l’esemplare di un nuovo periodico (giornale, settimanale, rivista, ecc.) di prossima pubblicazione, edito prima del numero iniziale, in numero limitato di copie per i tecnici dell’impresa, per specialisti e critici, o anche per un pubblico ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] euro di più; in relazione all’altezza, dovresti pesare dieci chili di più. Con sign. analogo, in più; noi siamo in più, in maggior numero (per un altro uso della locuz. in più, v. sopra, al n. 1 d). b. Né più né meno, per l’appunto, proprio così ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, [...] compagine di un organo (per es., il n. polposo del disco intervertebrale); in partic., n. nervoso, nome dato a numerosi agglomerati cellulari situati nel neurasse (encefalo e midollo spinale), da cui si originano o in cui terminano fibre nervose ...
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transfinito
agg. [comp. di trans- e finito]. – In matematica, che va al di là del finito: numeri t., numeri, ideati dal matematico G. Cantor, che estendono al caso di insiemi con infiniti elementi i [...] dei punti della retta, o del piano, o dello spazio; si possono poi costruire insiemi di potenza sempre maggiore. Numero ordinale t., caratterizza un particolare tipo di ordinamento (detto buon ordine) e permette di estendere al caso infinito il ...
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mantissa
s. f. [dal lat. mantissa «aggiunta», prob. voce di origine etrusca]. – In matematica, con riferimento a un numero reale, il numero, positivo e minore di 1, che bisogna aggiungere al più grande [...] intero, minore o uguale al numero dato, per ottenere tale numero: per un numero positivo è la sua parte decimale, mentre per un numero negativo si ottiene sottraendo dall’unità la parte decimale del numero presa in valore assoluto. In partic., m. di ...
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quadrato2
quadrato2 s. m. [lat. quadratum, neutro sostantivato dell’agg. quadratus (v. la voce prec.)]. – 1. In geometria, figura piana, quadrilatero avente i quattro lati, e così pure i quattro angoli, [...] sistema metrico decimale, equivalente a circa 3406 m2 e suddivisa in 10 tavole. 7. a. In matematica, q. di un numero, il numero che si ottiene moltiplicando il numero dato per sé stesso (a· a = a2): elevare, innalzare al q.; il q. di 8 è 64. Si dice ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche [...] decimali; funzione r., funzione che assume solo valori reali; radice r. di un’equazione, ogni radice che sia un numero reale; ente r., in geometria, ente (retta, curva, superficie, varietà, ecc.) rappresentabile con un’equazione a coefficienti reali ...
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serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, [...] tecn., e anche nell’uso com., la locuz. avv. in serie: a. Produzione in s. (o di massa), produzione di un grande numero di oggetti tutti uguali ad un unico modello; analogam., lavorazione in s. (o di s.), organizzazione del lavoro in modo da ottenere ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] al crescere delle concentrazioni. 5. In matematica: a. Unità del prim’o., del second’o., del terz’o., ecc., nel sistema di numerazione decimale, le unità semplici, le decine, le centinaia, ecc. b. Derivata di second’ordine, o di ordine n, di una data ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti un insieme.
Matematica
Nell’uso...
Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia tracciano spesso un quadro parziale...