ploidia
ploidìa s. f. [enucleato da aploidia e diploidia]. – In citologia e genetica, grado di ploidia, il coefficiente per cui il numero fondamentale dei cromosomi è moltiplicato, ossia il numero di [...] assetti cromosomici presente in una determinata cellula di un particolare organismo: negli animali superiori generalmente le cellule somatiche sono diploidi mentre i gameti maturi sono aploidi, nelle piante ...
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stranezza
stranézza s. f. [der. di strano]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere strano, cioè insolito, singolare, stravagante: a nessuno sfuggì la s. del suo comportamento, di quelle sue parole; [...] le sue s. ormai non mi stupiscono più. 2. In fisica, numero quantico di s., detto anche, più brevemente, stranezza (indicato con la lettera S), numero quantico introdotto per giustificare il comportamento delle particelle strane, che possono essere ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] , o risoluzione, di dispositivi per produrre caratteri e immagini, quali stampanti e schermi di monitor di calcolatori elettronici, pari al numero di punti che il dispositivo è in grado di produrre ben distinti su una lunghezza di un pollice (2,54 cm ...
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pluri-
[dal lat. pluri-, forma compositiva di plus pluris «più»]. – Primo elemento di parole composte, derivate dal latino (plurivoco) o formate modernamente sul modello latino, indicanti la presenza [...] di ciò che è espresso nel secondo elemento in numero superiore al normale, oppure in numero comunque notevole, anche soltanto superiore all’uno (opponendosi a composti formati con uni- o mono-). È talora in concorrenza con multi- (in composti ...
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zara
żara s. f. (o ażara o ażżara o anche, più raro, żaro m.) [dall’arabo az-zahr «dado» (da cui anche azzardo); cfr. spagn. azar, fr. hasard], ant. – 1. Gioco d’azzardo con i dadi, molto diffuso durante [...] perduta Che se giocata te l’avessi a zara (Ariosto). 2. Dall’abitudine che i presenti avevano di gridare zara! all’uscita di un numero perdente, la locuz. fig. z. a chi tocca! (e, meno com., z. all’avanzo!), chi ha il danno se lo tenga: Né vo’ che ...
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minorare
v. tr. [dal lat. tardo minorare] (io minóro, ecc.). – 1. non com. Rendere minore, diminuire, scemare. Nel passivo, subire una minorazione: la sua reputazione non è stata minorata dallo scandalo; [...] le sue capacità fisiche sono rimaste minorate. 2. In matematica, costruire un numero o un’espressione che sia minore (o non maggiore) di un numero o rispettivam. di un’espressione data. ◆ Part. pres. minorante, anche come agg.; in matematica, ...
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elemento
eleménto s. m. [dal lat. elementum (di origine incerta), con cui i Latini rendevano i varî significati del gr. στοιχεῖον «principio, rudimento, lettera dell’alfabeto»]. – 1. Nel sign. più ampio, [...] finora oltre 100 tipi (di cui una ventina instabili perché, in diversa misura, radioattivi), ordinati in base al numero atomico in una tabella, detta sistema periodico degli e., dalla quale risulta evidente la natura periodica della maggior parte ...
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magi
s. m. pl. [v. mago; cfr. anche magio]. – Sacerdoti dell’antica religione persiana, cui tarde tradizioni greche attribuivano doti di astrologi, indovini e stregoni. Re magi: secondo il Vangelo (Matteo [...] (di cui non è detto il numero) che, guidati da una stella, giunsero a Betlemme per onorarvi Gesù bambino, portandogli in dono oro, incenso e mirra; la più tarda tradizione agiografica li chiamò re fissandone il numero a tre (ma anche due, quattro ...
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numerario1
numeràrio1 agg. e s. m. [der. di numero, numerare; nel sign. 2, dal lat. numerarius «computista, contabile»]. – 1. agg., ant. Che rientra nel numero fisso e limitato per la sua categoria (in [...] contrapp. a soprannumerario): diacono numerario. 2. s. m. Funzionario del tardo Impero romano, da Costantino in poi, che esercitava le funzioni di contabile sia presso il praefectus urbis e nelle province, ...
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numerizzare
numeriżżare v. tr. [der. di numero]. – Forma usata talora in passato per numerare, nel senso di contrassegnare con un numero: n. i posti a sedere di un teatro. ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti un insieme.
Matematica
Nell’uso...
Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia tracciano spesso un quadro parziale...