rivolto2
rivòlto2 s. m. [der. di rivolgere, part. pass. rivolto]. – 1. Nella terminologia musicale, il vocabolo può indicare: a. L’inversione dell’ordine dei suoni componenti l’intervallo (generandosi [...] dallo stato fondamentale, cioè il suono generatore situato altrove che nella parte più grave (il numero di rivolti che ogni accordo può avere è pari al numero dei componenti meno uno). d. Nel contrappunto, l’inversione dei piani sui quali si muovono ...
Leggi Tutto
scomporre
scompórre v. tr. [der. di comporre, col pref. s- (nel sign. 1)] (coniug. come porre). – 1. a. Disfare quanto era stato composto in un complesso unitario e organico, togliendone a una a una [...] astratto, scindere un tutto organico negli elementi che lo costituiscono: s. una parola in sillabe; s. un miscuglio nei suoi componenti; s. un numero (o un polinomio) in fattori primi, trovare i fattori primi tali che il loro prodotto sia uguale al ...
Leggi Tutto
scomposizione
scomposizióne s. f. [der. di scomporre]. – L’atto, l’operazione dello scomporre e il risultato: effettuare la s. di una parola in sillabe, in fonemi; la s. di una figura, come tecnica pittorica [...] generalmente dopo averle stampate. Con sign. analogo anche nell’uso scient.: s. di un numero in fattori primi, l’insieme delle operazioni che permettono di presentare un numero come prodotto di fattori primi (con lo stesso sign. si usa anche, ma più ...
Leggi Tutto
ventuno
agg. num. card. [comp. di vénti e uno], invar. – Numero composto di due decine e una unità, successivo al venti (in cifre arabe 21, in numeri romani XXI): una salva di ventun colpi di cannone; [...] cavallo non però nel femminile, dove ventun(o) ballerina sarebbe raro (analogo è l’uso di trentuno, quarantuno, ecc.). Come s. m., il 21, il numero 21: è uscito il v., al gioco; o il giorno del mese: il 21 d’agosto; o l’anno 1921, 1821, ecc. (i moti ...
Leggi Tutto
-ploide
-plòide [enucleato da aploide e diploide]. – Secondo elemento di alcuni aggettivi composti (talora sostantivati), usati in citologia e genetica, indicanti quante volte il numero fondamentale [...] di cromosomi, o numero aploide (n), è contenuto in un determinato assetto cromosomico; così, per es., diploide (2n), triploide (3n), ecc., poliploide (xn). ...
Leggi Tutto
ploidia
ploidìa s. f. [enucleato da aploidia e diploidia]. – In citologia e genetica, grado di ploidia, il coefficiente per cui il numero fondamentale dei cromosomi è moltiplicato, ossia il numero di [...] assetti cromosomici presente in una determinata cellula di un particolare organismo: negli animali superiori generalmente le cellule somatiche sono diploidi mentre i gameti maturi sono aploidi, nelle piante ...
Leggi Tutto
stranezza
stranézza s. f. [der. di strano]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere strano, cioè insolito, singolare, stravagante: a nessuno sfuggì la s. del suo comportamento, di quelle sue parole; [...] le sue s. ormai non mi stupiscono più. 2. In fisica, numero quantico di s., detto anche, più brevemente, stranezza (indicato con la lettera S), numero quantico introdotto per giustificare il comportamento delle particelle strane, che possono essere ...
Leggi Tutto
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] , o risoluzione, di dispositivi per produrre caratteri e immagini, quali stampanti e schermi di monitor di calcolatori elettronici, pari al numero di punti che il dispositivo è in grado di produrre ben distinti su una lunghezza di un pollice (2,54 cm ...
Leggi Tutto
pluri-
[dal lat. pluri-, forma compositiva di plus pluris «più»]. – Primo elemento di parole composte, derivate dal latino (plurivoco) o formate modernamente sul modello latino, indicanti la presenza [...] di ciò che è espresso nel secondo elemento in numero superiore al normale, oppure in numero comunque notevole, anche soltanto superiore all’uno (opponendosi a composti formati con uni- o mono-). È talora in concorrenza con multi- (in composti ...
Leggi Tutto
zara
żara s. f. (o ażara o ażżara o anche, più raro, żaro m.) [dall’arabo az-zahr «dado» (da cui anche azzardo); cfr. spagn. azar, fr. hasard], ant. – 1. Gioco d’azzardo con i dadi, molto diffuso durante [...] perduta Che se giocata te l’avessi a zara (Ariosto). 2. Dall’abitudine che i presenti avevano di gridare zara! all’uscita di un numero perdente, la locuz. fig. z. a chi tocca! (e, meno com., z. all’avanzo!), chi ha il danno se lo tenga: Né vo’ che ...
Leggi Tutto
Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti un insieme.
Matematica
Nell’uso...
Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia tracciano spesso un quadro parziale...