singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo [...] superficie o, più in generale, di una varietà), un punto doppio (o multiplo, come un nodo, una cuspide, o un punto di discontinuità, ecc.). e. In linguistica, numero s. (e, più com., come s. m., il singolare), classe della categoria grammaticale del ...
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poligrafo2
polìgrafo2 s. m. [comp. di poli- e -grafo; il sign. 1 è in origine nome brevettato]. – 1. Apparecchio, oggi non più in uso, per la riproduzione di un limitato numero di copie di scritti o [...] con lo scritto: l’inchiostro è trattenuto dalla gelatina e, comprimendovi sopra dei fogli bianchi, si ottengono un certo numero di copie, fino a che l’impronta non sia completamente esaurita. 2. Denominazione di strumenti, utilizzati in diagnostica ...
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ritmo
s. m. [dal lat. rhythmus, gr. ῥυϑμός, affine a ῥέω «scorrere»]. – Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono; tale successione [...] serrato); r. di un romanzo, di un dramma, di un film. c. Frequenza di successione di un fatto, di un fenomeno, cioè il numero delle volte che esso si ripete entro un certo tempo: r. delle vendite; r. delle partenze e degli arrivi; r. delle nascite. R ...
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beta
bèta s. m. o f. [dal gr. βῆτα (lat. beta), der. di una parola fenicia che significava «casa»], invar. – Nome della seconda lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo [...] greca, un β con un apice in alto a destra (β′) indica il numero 2, con un apice in basso a sinistra (′β) il numero 2000; secondo un uso che risale ai filologi alessandrini, il segno maiuscolo B indica il 2° libro dell’Iliade, il segno minuscolo ...
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impari
ìmpari (ant. impàri) agg. [dal lat. impar -ăris, comp. di in-2 e par «pari, uguale»]. – 1. Non pari, quindi disuguale: Gierusalem sovra duo colli è posta D’i. altezza (T. Tasso); più esplicitamente, [...] inferiore: il nostro esercito era i. di forze, di numero; essere i. al compito affidato. 2. Che è in numero dispari; con tale sign., oltre a concorrere alla formazione di parole composte (per es., imparidigitato, imparipennato), è usato in anatomia, ...
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imparisillabo
imparisìllabo agg. [comp. di impari e sillaba, contrapp. a parisillabo]. – 1. In grammatica, e soprattutto nella grammatica latina, di nome o aggettivo che nella flessione cambia numero [...] altri casi (come in lat. homo homĭnis, iter itinĕris, felix felicis, ecc.); anche sostantivato: gli i. della 3a declinazione. 2. In metrica, che ha numero dispari di sillabe: versi i., il quinario, il settenario, il novenario, l’endecasillabo, ecc. ...
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natimortalita
natimortalità s. f. [der. della locuz. nato morto, sul modello di mortalità]. – Quantità dei nati morti, in rilevamenti statistici (meno com. mortinatalità): quoziente di n., rapporto tra [...] il numero dei nati morti di un determinato anno e il numero complessivo delle nascite (nati vivi e morti) dello stesso anno, relativamente a una data popolazione o a una categoria di individui. ...
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toron
tòron (o thòron 〈tò-〉) s. m. [lat. scient. Thoron, der. di Thor(ium) «torio»]. – Nome non ufficiale e obsoleto dell’emanazione radioattiva derivante dal torio, avente numero atomico 86 e numero [...] di massa 220, e rappresentata con i simboli Tn o Tn Em o Th Em; oggi si chiama «isotopo 220 del radon (220Rn)». Si disintegra, con vita media di 55,6 secondi, in polonio 16 (detto torio A), emettendo particelle ...
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servizio-cortesia
(servizio cortesia, servizio di cortesia), loc. s.le m. Servizio gratuito offerto alla clientela per ridurre gli effetti provocati da eventuali disservizi o situazioni di disagio. ◆ [...] , utilizzabili per informazioni fino a oggi, sarà comunque attivo un servizio di cortesia che fornirà agli utenti il nuovo numero telefonico. (Giornale di Brescia, 24 giugno 2004, p. 13, Cronaca) • Infine, [Donato] Di Ponziano ha annunciato l’avvio ...
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denominatore
denominatóre s. m. [dal lat. mediev. denominator -oris]. – 1. (f. -trice) Propr. (non com.), chi denomina, chi dà il nome. 2. In aritmetica, il numero (o l’espressione numerica) posto sotto [...] il segno di frazione, che sta a indicare in quante parti uguali è stata divisa l’unità; minimo comune d., il numero più piccolo che è multiplo comune dei denominatori di due o più frazioni. In senso fig., comune d., o d. comune, espressione di uso ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti un insieme.
Matematica
Nell’uso...
Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia tracciano spesso un quadro parziale...