variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento [...] alla forma del tema con variazioni, in cui a un tema iniziale solitamente breve e di semplice stesura seguono un certo numero di ripetizioni di esso, variate secondo tali criterî: «Variazioni su un tema di Haydn» di Brahms (op. 56 a); «33 Variazioni ...
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phi
‹fi› s. m., raro f. – Nome della 21a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo ϕ, maiuscolo Φ), che in latino, nei prestiti dal greco, fu trascritta dapprima con p e [...] (in una forma simile alla M latina) e la sua metà (in una forma analoga alla D latina) per rappresentare il numero 500. In fisica, la lettera ϕ indica la fase iniziale di una grandezza che varia nel tempo secondo una legge sinusoidale o comunque ...
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crescere
créscere v. intr. e tr. [lat. crēscĕre] (io crésco, tu crésci, ecc.; pass. rem. crébbi, crescésti, ecc.; part. pass. cresciuto). – 1. intr. (aus. essere) Diventare più grande, per naturale e [...] . le tasse; c. il rigore, la sorveglianza (con queste accezioni, è più com. aumentare). b. Nei lavori a maglia, aumentare il numero delle maglie sulle quali si lavora, gettando il filo, per ogni maglia che si vuole aumentare, sul ferro di destra. Nei ...
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resto
rèsto s. m. [der. di restare]. – 1. a. Ciò che rimane di un tutto, a cui è stata tolta o è venuta meno una parte per consumo, guasto, distruzione, o per altra causa: metti nel frigo il r. del pollo; [...] possibile di volte, senza però ottenere un risultato negativo, o, il che è lo stesso, il numero che, sommato al prodotto del quoziente per il divisore, dà il dividendo. d. Nelle consultazioni elettorali, i resti, i voti eccedenti rispetto a quelli ...
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venticinque
venticìnque agg. num. card. [comp. di vénti e cinque], invar. – Numero composto di due decine e cinque unità (in cifre arabe 25, in numeri romani XXV): si è laureato in medicina a v. anni; [...] dei v. (savî), magistratura della Repubblica Veneta con giurisdizione su cause civili. Con valore indeterminato, per indicare numero non grande, quantità modesta, uso largamente documentato negli autori: ordinarono una brigata forse di v. uomini ...
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maggioranza
s. f. [der. di maggiore]. – 1. ant. e letter. Con sign. generale e astratto, superiorità numerica, quantitativa, morale, ecc.: acciò che ciascun pruovi il peso della sollecitudine insieme [...] di grado, della maggiore autorità; la qual m. di amor proprio importa maggior desiderio di beatitudine (Leopardi). 2. a. Il maggior numero di voti che in un’assemblea, in un collegio e sim. porta al prevalere di una decisione su altre: essere in m ...
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numerare
v. tr. [dal lat. numerare, der. di numĕrus «numero»] (io nùmero, ecc.). – 1. a. Contare, passare in rassegna i singoli elementi di una serie facendo corrispondere progressivamente a ciascuno [...] , ma solamente di animali (Leopardi). c. Segnare progressivamente con un numero: n. le pagine di un libro, di un diario; n. Contare (denaro o altro); versare o pagare in contanti: vi fu numerata per questo ... la somma di 40.000 franchi (Mazzini). b. ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, [...] scambia energia né materia con l’esterno). Con sign. specifico, in matematica e fisica, s. complesso, sistema composto da un numero molto grande di costituenti elementari e che quindi non può essere descritto in termini di leggi di evoluzione e di ...
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numerato
agg. [part. pass. di numerare]. – 1. Segnato, contraddistinto con un numero progressivo, al fine di stabilire la successione ordinata o anche la quantità numerica complessiva: un blocchetto [...] di biglietti n.; pagine non n., quelle, in principio o in fine di un libro, che non portano stampato il loro numero; copie n., spec. gli esemplari di un’edizione che vengono tirati a parte, su carta o con legatura di lusso; posti n., in luoghi di ...
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meiosi
meiòṡi s. f. [dal gr. μείωσις «diminuzione», der. di μειόω «diminuire, scemare»]. – In biologia, processo di divisione cellulare che, a differenza della mitosi, conduce alla formazione di cellule, [...] vitale (m. zigotica o iniziale, m. sporica o intermedia, m. gametica o terminale) e consente di conservare costante il numero dei cromosomi di una specie, che altrimenti si raddoppierebbe a ogni evento di fecondazione, e di rimescolare gli elementi ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti un insieme.
Matematica
Nell’uso...
Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia tracciano spesso un quadro parziale...