deglobalizzazione
(de-globalizzazione), s. f. Superamento della globalizzazione attraverso l’incentivazione dei mercati locali. ◆ La «questione nazionale» rinasce inattesa e, per vari aspetti, rinnovata [...] de-globalizzazione di un mondo globalizzato mentre le Nazioni Unite, le organizzazioni della Bretton Woods e molte altre strutture multinazionali stanno lottando per non restare indietro rispetto ai mutamenti dei nuovi bisogni globali. (Klaus Schwab ...
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commercio etico
loc. s.le m. Attività commerciale che si propone di devolvere una parte delle rendite per iniziative di solidarietà o di ricerca scientifica. ◆ Parlare di caffè significa allora anche [...] • Una scelta di vita prima ancora che di lavoro? Sicuramente. Ma anche un nuovo modo di fare affari. Perché i prodotti equo solidali con il Sud del mondo piacciono. Gli italiani li chiedono. E le botteghe tradizionali si convertono al commercio etico ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] si può essere padroni dei proprî nervi; che volete? da che mondo è mondo è sempre andata così; più brevemente: che vuole che le dica fatto era stato previsto o non poteva non succedere: è di nuovo senza un soldo, volevo ben dire! Quando invece i due ...
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traditore
traditóre s. m. (f. -trice, pop. -tóra) [lat. tradĭtor -oris, propr. «chi consegna», e in partic. «chi consegna con tradimento»; il nuovo sign. (per cui tradĭtor si sostituisce al class. prodĭtor), [...] attributo, acquisisce spesso i sign. estens. del verbo: quel falso dolce fugitivo Che ’l mondo traditor può dare altrui (Petrarca), il mondo che inganna con allettamenti illusorî; paravano umilmente la mano, che tante volte avevano alzata insolente ...
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postmaoista
(post-maoista), agg. Successivo al periodo del potere maoista. ◆ Zhou Xiaochuan, classe 1948, è il più giovane dei dirigenti della quarta generazione postmaoista e forse anche il più giovane [...] poteva vantare. È dopo il 1978 che era stato adottato il «nuovo corso», che Deng Xiaoping prima – e Jiang Zeming e Hu margini ben precisi. (Aldo Bronzo, Mattino, 18 maggio 2008, p. 9, Mondo).
Derivato dal s. m. e f. e agg. maoista con l’aggiunta ...
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apocalisse
(o apocalissi) s. f. [dal lat. apocalypsis, gr. ἀποκάλυψις «rivelazione»]. – 1. Titolo o designazione di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità [...] che ha questo titolo, accolto nel canone del Nuovo Testamento, attribuito tradizionalmente a s. Giovanni Evangelista. 2. fig. Come termine di riferimento o di confronto, catastrofe, rovina totale, fine del mondo, in frasi quali: visione d’a.; una ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] Caro); u. al mondo, poet., nascere: In un medesimo utero d’un seme Foste concetti, e usciste al mondo insieme (Ariosto); analogam con una battuta comica. c. Venire pubblicato: è uscito un nuovo romanzo di quello scrittore; oggi il giornale non esce, c ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche [...] che si rivolgano e proiettino verso gli altri, verso il mondo esterno. Anche in questa accezione, è sempre determinato da aggettivo: si sentì invaso da un s. di gioia ineffabile; un s. nuovo si faceva strada nell’animo suo; s. paterno, materno, o di ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] indicato il Carducci stesso; t. mondo o T. Mondo, denominazione di origine francese (tiers monde) usata nel linguaggio econ. e il curato e di bisbigliar con lui in segreto, mentre il suo nuovo amico era lì in terzo (Manzoni). d. agg. In numismatica, ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] se potesse vedersi con gli o. miei!; gli o. del mondo, il giudizio che gli uomini formulano in base alle apparenze. d necessità della vendetta, ossia la legge del taglione, alla quale nel Nuovo Testamento (Matteo 5, 38 segg.) si oppongono le parole di ...
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La vecchia Grecia in un nuovo mondo
Marco Bettalli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le vecchie glorie di Sparta e Atene, le due grandi Leghe, l’etolica e l’achea, il regno macedone...
Ordine di Uccelli, detti comunemente avvoltoi del Nuovo Mondo, che abitano le parti meridionali dell’America Meridionale. Spesso hanno la testa ornata di una grossa caruncola carnosa. Nelle vecchie classificazioni erano considerati una famiglia...