prolunga
s. f. [calco del fr. prolonge, der. di prolonger «prolungare»]. – 1. Nome generico di elemento che serve ad allungare qualche cosa. In partic.: a. Nel passato, robusta fune che collegava l’affusto [...] che viene inserito tra l’apparecchio da ripresa e l’obiettivo in modo da consentire la messa a fuoco di oggetti a distanza ravvicinata (è usato, per es., nella macrofotografia). d. Nella nautica da diporto, p. della barra (del timone), asticciola ...
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manopola
manòpola s. f. [forse dallo spagn. manopla, che è il lat. manupŭla; v. manipolo]. – 1. a. Parte dell’armatura medievale e rinascimentale che proteggeva la mano, di maglia metallica a forma di [...] tipo di bendaggio che serve a mantenere bene a posto le fasciature delle dita delle mani. 2. Parte terminale di alcuni oggetti o strumenti destinati a essere impugnati o azionati con la mano: le m. dei bastoncini da sci, del manubrio della bicicletta ...
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contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, [...] di essa promosso. 2. Segregazione (detta anche quarantena) nella quale si tengono per un determinato periodo persone, merci o oggetti provenienti da zone infette e perciò sospetti di portare in sé l’infezione: essere, mettere, tenere in c.; nel ...
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dietro
diètro (ant. drièto) prep. e avv. [lat. de rĕtro]. – 1. prep. a. Nella parte posteriore; di là da un oggetto, da un luogo; dopo (in senso locativo). Si congiunge al nome direttamente o, meno spesso, [...] una cosa o a fare una cosa, attendere a farla, occuparsene: era d. a scrivere una lettera; in usi region., anche riferito a oggetti, col sign. di stare facendo, o di stare per fare: la pentola era d. a bollire. Fig.: fare qualcosa d. le quinte, agire ...
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interporre
interpórre v. tr. [dal lat. interponĕre, comp. di inter- e ponĕre «porre»] (coniug. come porre). – 1. Porre in mezzo, tra due azioni, tra due momenti successivi (raramente tra due oggetti [...] concreti): i. ostacoli, difficoltà; i. tempo, indugiare, far trascorrere del tempo per ritardare ad arte qualche cosa; i. una pausa. Con questo sign., è meno com. che frapporre. Nel linguaggio ammi- nistr. ...
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contundere
contùndere v. tr. [dal lat. contundĕre, comp. di con- e tundĕre «battere, percuotere»] (pass. rem. contúsi, contundésti, ecc.), letter. – Ammaccare, pestare. Poco usato nelle forme finite [...] contundènte, usato soprattutto come agg. nelle locuz. del linguaggio forense corpo contundente, armi contundenti, armi o altri oggetti atti a produrre contusioni; per estens., trauma contundente, prodotto da un corpo contundente, che dà quindi luogo ...
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riffa2
riffa2 s. f. [dallo spagn. rifa, der. di rifar «sorteggiare» (che è la stessa voce di rifar «contendere, litigare» affine all’ital. riffa1)]. – Lotteria privata nella quale il premio è costituito [...] da uno o più oggetti attribuiti mediante sorteggio di uno o più numeri o con riferimento alle estrazioni del lotto pubblico: fare una r.; vincere la r.; mettere un oggetto alla r.; le polizzine della r. costavano un soldo l’una (Pirandello) ...
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sprimacciare
v. tr. [alteraz. di spiumacciare, forse per raccostamento a spremere] (io sprimàccio, ecc.). – Scuotere e sbattere energicamente con le palme delle mani un guanciale, un cuscino o altri [...] oggetti imbottiti di piume o di lana affinché l’imbottitura si distribuisca regolarmente: s. i materassi; sembrava che non potesse staccarsi dal letto dell’ammalata, rincalzando la coperta, sprimacciandole il guanciale (Verga). ...
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sacrario
sacràrio s. m. [dal lat. sacrarium, der. di sacrum «cosa sacra»]. – 1. Nell’antica Roma, spazio o sala, presso i templi, dove si custodiva la suppellettile sacra. Anche, il luogo della casa [...] altre condutture, destinata a raccogliere l’acqua usata per le purificazioni dei vasi e lini sacri, oppure i resti di oggetti benedetti, ridotti in cenere. b. non com. Tabernacolo, sagrestia e, per estens., la parte più interna della chiesa: Lorenzo ...
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sembianza
s. f. [dal provenz. semblansa, der. di semblan: v. sembiante], letter. – 1. ant. o poet. Somiglianza, rassomiglianza, spec. nella locuz. a sembianza di, a somiglianza, a immagine di: una valle [...] soprattutto per lineamenti belli e aggraziati, sicché non si direbbe facilmente s. turpi o sim. b. Aspetto di cose, di oggetti, di paesaggi: oh dilettose e care, Mentre ignote mi fur l’erinni e il fato, Sembianze agli occhi miei (Leopardi); aspetto ...
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linguaggio a oggetti
linguaggio a oggetti particolare tipo di → linguaggio di programmazione basato sul paradigma della programmazione orientata agli oggetti (Object Oriented Programming, oop); essa prevede che il programmatore definisca le...
internet degli oggetti
(Internet degli oggetti), loc. s.le m. o f. inv. Il collegamento di oggetti, dispositivi e servizi alla rete telematica, al fine di riceverne dati e poter inviare comandi e istruzioni.
• Proprio dal CRS4 [centro di supercalcolo]...