ricordo
ricòrdo s. m. [der. di ricordare]. – È in genere sinon. di memoria, ma con accezioni più limitate (solo memoria, infatti, indica la funzione psichica, la facoltà, la capacità di ricordare). Quindi: [...] una ferita riportata in guerra; vedi questo graffio? è un r. che mi ha lasciato il gatto. d. Più genericam., oggetto (spec. monumenti e altri resti archeologici o paletnologici, iscrizioni, ecc.) a cui sia legata qualche memoria: la Provenza è piena ...
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distinzione
distinzióne s. f. [dal lat. distinctio -onis, der. di distinguĕre «distinguere»; nel sign. 2 b, sul modello del fr. distinction]. – 1. a. In senso attivo, il fatto di distinguere, e l’atto [...] da un altro e che consente di riconoscerlo come altro; quindi, diversità, differenza, come proprietà che hanno due o più individui, oggetti, elementi di essere distinti: c’è una netta d. tra i due concetti, tra i due vocaboli; i biglietti d’ingresso ...
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polverume
s. m. [der. di polvere], spreg. – Qualità di polvere, soprattutto quella che copre mobili o altri oggetti: cos’è tutto questo polverume? Talora indica gli oggetti stessi coperti di polvere, [...] con l’idea che sia roba vecchia e ormai inservibile: butta via questo polverume ...
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voltare
v. tr. e intr. [lat. volg. *voltare, da *volvitare, per il lat. class. volŭtare, der. di volvĕre «volgere»] (io vòlto, ecc.). – 1. tr. a. Muovere, piegare una parte del corpo in una direzione [...] v. un testo in latino, in volgare, tradurlo; nell’uso ant., v. un bene, un credito, ecc., trasferirlo ad altri. b. Rivoltare, rovesciare un oggetto che ha due facce o versi in modo che presenti l’altra faccia o l’altro verso: v. (dall’altra parte) un ...
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cartellino
s. m. [dim. di cartello1]. – 1. Foglietto o cartoncino, di solito rettangolare o quadrato, che si applica su oggetti varî per indicarne il contenuto o la collocazione (per es., sul dorso dei [...] libri, su cartelle, come etichetta su barattoli e bottiglie, ecc.), o che si pone accanto ad altri oggetti per fornire particolari indicazioni (come, per es., il c. del prezzo della merce esposta nei negozî di vendita). Nel gioco del calcio, c. ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti [...] un g. forte, puntare forti somme. Per la frase fig. il g. non vale la candela, v. candela, n. 1. c. Il complesso degli oggetti necessarî a un determinato gioco: acquistare un g. di scacchi, un g. di carte; ha rotto un pezzo del gioco. Per analogia ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento [...] , una decorazione di f.; fare figura, comparire bene, destare ammirazione (più espressivamente, fare la propria f., anche riferito a oggetti: una signora che, in società, fa la propria f.; una pelliccia non più nuovissima, ma che fa ancora la propria ...
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interiorizzare
interioriżżare v. tr. [der. di interiore]. – Rendere interiore, conferire carattere d’interiorità, far partecipe della vita dello spirito: i. le tradizioni o le memorie del passato, il [...] di vita spirituale: cercava la solitudine, in un sempre crescente bisogno di interiorizzarsi. In psicanalisi, trasformare una relazione con oggetti esterni in relazione tra oggetti interni attraverso un processo di interiorizzazione: i. un conflitto. ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] rendita, il capitale che produce un rendimento uguale alla rendita. In diritto civile, debito di v., quello che ha per oggetto una prestazione o un bene considerati a prescindere dal loro valore monetario e che si trasforma in debito di valuta (cioè ...
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unione
unióne s. f. [dal lat. tardo unio -onis, der. di unus «uno»]. – 1. L’azione e l’operazione di unire, il fatto di unirsi o di essere uniti con uno o più altri individui, enti, oggetti, parti o [...] caso di cose liquide), l’unione si denomina commistione (v.). 2. La situazione e il nuovo ente che risultano da due o più individui, oggetti, elementi o enti che sono stati o si sono uniti in modi e forme e con processi e fini diversi: un organismo è ...
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linguaggio a oggetti
linguaggio a oggetti particolare tipo di → linguaggio di programmazione basato sul paradigma della programmazione orientata agli oggetti (Object Oriented Programming, oop); essa prevede che il programmatore definisca le...
internet degli oggetti
(Internet degli oggetti), loc. s.le m. o f. inv. Il collegamento di oggetti, dispositivi e servizi alla rete telematica, al fine di riceverne dati e poter inviare comandi e istruzioni.
• Proprio dal CRS4 [centro di supercalcolo]...