stipo
s. m. [prob. der. di stipare]. – Mobile usato per riporvi biancheria, indumenti, oggetti d’uso domestico o anche provviste, usato in varî tipi dall’antichità fino all’Ottocento: uno s. rustico; [...] scolpito; uno s. secentesco francese ornato di gemme; s. a bambocci, ornato di statuine, costruito in Liguria dalla fine del Cinquecento in poi. ◆ Dim. stipétto (v.); accr. stipóne, region., cassone per la conservazione di oggetti d’uso familiare. ...
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vassoio
vassóio s. m. [lat. tardo missōrium «piatto per mandare (mittĕre) le vivande in tavola», incrociato con vas «vaso»]. – 1. Grande piatto a fondo piano, di metallo, legno, ceramica, ecc., con bordo [...] (per es., la caffettiera, la teiera, tazze, bicchieri, bottiglie, ecc.) per servire in tavola, per offrire rinfreschi, sia a contenere oggetti varî un v. di peltro, d’argento o di rame argentato, di maiolica o di porcellana; mettere l’arrosto, il ...
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agnosia
agnoṡìa s. f. [dal gr. ἀγνωσία «ignoranza», comp. di ἀ- priv. e γν ῶ σις «conoscenza»]. – 1. In medicina, disturbo della identificazione primaria degli oggetti, che determina l’incapacità del [...] tipi, a. visiva, a. acustica, a. tattile (o stereoagnosia), secondo che riguardi il riconoscimento di oggetti e colori, di rumori e suoni, o di un oggetto mediante il tatto. 2. In filosofia, stato di cosciente ignoranza proprio di un individuo che ...
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pettine
pèttine s. m. [lat. pecten -tĭnis, der. di pectĕre «pettinare»]. – 1. a. Strumento di materiale vario (avorio, osso, tartaruga, metallo, materie plastiche) usato per ordinare, ravviare, acconciare [...] tessuto in formazione, e ottenere particolare aspetto e mano nel tessuto finito. 3. Nome di varî oggetti, organi tecnici o anche disposizioni di oggetti, che hanno forma somigliante a quella d’un pettine: a. Segnale di delimitazione del terreno utile ...
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bric-a-brac
bric-à-brac ‹brik a brak› s. m., fr. [voce onomatopeica]. – Roba vecchia, cianfrusaglie, oggetti riuniti a caso e spesso destinati a esser rivenduti. Anche per definire l’aspetto di stanze, [...] di case arredate con mobili e oggetti eterogenei, con gusto estetizzante o decadente: il bric-à-brac di certi interni dannunziani. ...
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pezzo
pèzzo s. m. [der. (o, più propriam., variante masch.) di pezza]. – 1. a. Quantità, più o meno piccola, di un determinato materiale, quando si presenti nella sua unità e compattezza: un p. di legno, [...] a 3 euro al p.; torrone da 5 euro al p.; un servizio di piatti da 39 pezzi; i p. di una collezione, gli oggetti che vi sono raccolti; un p. da 2, da 50 euro, una moneta, una banconota di tale valore; anche nella numismatica, come denominazione ...
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parure
‹parü′ür› s. f., fr. [der. di parer «parare, adornare»]. – Insieme di due o più oggetti di ornamento, spec. gioielli (anello, bracciale, collana, orecchini, ecc.), aventi caratteristiche comuni [...] o di biancheria da casa dello stesso tessuto, colore, disegno: una p. di raso e pizzo; una p. da letto, da tavola. Per estens., gruppo di oggetti destinati a uno scopo determinato e realizzati con caratteristiche comuni: una p. di matita e penna. ...
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saltare
v. intr. e tr. [lat. saltare, intens. di salire «saltare» (supino saltum)]. – 1. intr. a. (aus. avere) Con riferimento a persona, staccarsi di slancio da terra, rimanendo per un attimo sospeso [...] salta con stile impeccabile; anche con uso trans., con compl. oggetto indicante la misura dell’altezza a cui uno è arrivato (o maglia, nel cucito, nei lavori a maglia. Anche con compl. oggetto di persona: s. una persona, non includerla in un elenco, ...
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lavatoio
lavatóio s. m. [lat. tardo lavatōrium, der. di lavare «lavare»]. – Impianto per la lavatura a mano della biancheria e altri oggetti di stoffa; nelle forme più semplici, di uso domestico, consiste [...] di una vasca, generalm. di cemento, su un bordo della quale è fissato un piano inclinato destinato all’insaponatura degli oggetti da lavare, in modo che l’acqua usata in tale operazione ricada nell’interno della vasca. L. pubblico, impianto di ...
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lavatore
lavatóre s. m. [der. di lavare]. – 1. (f. -trice, pop. -tóra) Nome generico degli operai o manovali che in varie industrie o attività attendono a operazioni di lavatura o di lavaggio; in partic., [...] più nota del genere procione (lat. scient. Procyon lotor), allusiva alla sua abitudine di lavare, tuffandoli nell’acqua, gli oggetti che sono simili per dimensioni, aspetto, odore alle prede naturali che può catturare nell’acqua allo stato libero. 3 ...
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linguaggio a oggetti
linguaggio a oggetti particolare tipo di → linguaggio di programmazione basato sul paradigma della programmazione orientata agli oggetti (Object Oriented Programming, oop); essa prevede che il programmatore definisca le...
internet degli oggetti
(Internet degli oggetti), loc. s.le m. o f. inv. Il collegamento di oggetti, dispositivi e servizi alla rete telematica, al fine di riceverne dati e poter inviare comandi e istruzioni.
• Proprio dal CRS4 [centro di supercalcolo]...