favissa
s. f. [dal lat. favissae -arum, forse affine a fovea «fossa»]. – Presso gli antichi Romani, luogo di deposito di oggetti votivi, solitamente in forma di pozzo cilindrico scavato nella terra, [...] fuori del santuario ma dentro il recinto sacro; era il corrispondente romano del tesoro dei templi greci ...
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nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; [...] , i difetti di altri), rivelarli quali veramente sono. 5. Come s. m.: a. La figura umana, nella sua nudità, in quanto oggetto di studio e di rappresentazione nelle arti figurative: il n. maschile, il n. femminile; un n. di donna, di ragazzo; studio ...
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inguainare
v. tr. [der. di guaìna] (io inguaìno, meno corretto inguàino, ecc.). – 1. Mettere nella guaina. In partic.: a. Riporre la spada nel fodero; più com. ringuainare. b. non com. Infilare un nastro, [...] . in una guaina. 2. In senso fig., avvolgere e fasciare strettamente il corpo, o parti di esso, riferito a oggetti di vestiario: lunghi guanti le inguainavano le braccia; usato soprattutto nella forma passiva: era inguainata in un aderente abito nero ...
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sparachiodi
sparachiòdi s. m. [comp. di sparare2 e chiodo]. – Attrezzo per conficcare chiodi, caviglie, staffe, ecc., in strutture murarie o di calcestruzzo cementizio per il fissaggio di lamiere, lastre [...] e oggetti varî; può funzionare a sparo, come un’arma da fuoco portatile, o a percussione, mediante lo scatto di una robusta molla che mette in movimento la massa battente. Anche in funzione appositiva: pistola sparachiodi. ...
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arnese
arnése s. m. [dal fr. ant. herneis, harneis, harnais «provviste di viaggio, vettovaglie», poi «armatura», voce di origine germ. (ant. scand. *hernest)]. – 1. ant. a. Armatura o parte di essa: [...] prima ritrovâr Cerere e Pale (Parini); gli a. del fabbro, del falegname, ecc.; aveva con sé tutti gli a. del mestiere. Anche, qualsiasi oggetto che non si voglia determinare o di cui non sovvenga lì per lì il nome: che fai con questo a.?; dammi quell ...
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plotone
plotóne s. m. [dal fr. peloton, propriam. dim. di pelote «gomitolo», che risale al lat. pila «palla»; v. anche pelottone]. – 1. Nel linguaggio milit., suddivisione organica della compagnia, o [...] . Non com. con altri usi estens. e fig., gruppo o insieme compatto e più o meno ordinato di persone, o di animali, o di oggetti: par che la gente, in queste chiese, debba stare a plotoni (E. Cecchi); un piccolo libro capace di sconfiggere il p. dei ...
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puntiforme
puntifórme agg. [comp. di punto2 e -forme]. – Che ha la forma di un punto, che è piccolo come un punto: corpi, oggetti p.; macchie p.; pennellate puntiformi. In fisica, riferito a corpi le [...] cui dimensioni sono trascurabili rispetto a ogni altra lunghezza che compare nel problema in esame: per es., sorgente p. di luce, corpo luminoso di dimensioni piccole rispetto alla minima distanza da cui ...
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magazzino
magażżino (settentr. magażżéno) s. m. [dall’arabo makhāzin, pl. di makhzan, der. di khazana «conservare, immagazzinare»; nel sign. 2 sul modello del fr. magasin, e nel sign. 4 sul modello dell’ingl. [...] il casermaggio. Per il sign. particolare di roccia m. in geologia, v. roccia, n. 1 b. b. fig., non com. Grande quantità di oggetti: ha un m. di attrezzi sparsi qua e là per la casa. Con altro sign., essere un m. di erudizione, di persona molto colta ...
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deposito
depòṡito s. m. [dal lat. deposĭtum, part. pass. neutro sostantivato di deponĕre «deporre»]. – 1. a. Atto con cui si depone un oggetto in un luogo o lo si affida a una persona, perché venga custodito [...] in custodia sia a garanzia di operazioni di credito; di altro tipo è l’affidamento che si fa a una banca di oggetti di valore perché siano custoditi nelle cassette di sicurezza: v. cassetta, n. 1 b). Con riferimento a merci: d. nei magazzini generali ...
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bruciamento
bruciaménto s. m. [der. di bruciare], non com. – Il bruciare; incendio: quella è la vera roba che i ladri non ce la rubano e i b. non ce la consumano (Fucini). Bruciamenti delle vanità: sono [...] state così chiamate le distruzioni d’oggetti di lusso, di libri e immagini e opere d’arte di carattere mondano, compiute dai seguaci del Savonarola a Firenze alla fine del sec. 15°. ...
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linguaggio a oggetti
linguaggio a oggetti particolare tipo di → linguaggio di programmazione basato sul paradigma della programmazione orientata agli oggetti (Object Oriented Programming, oop); essa prevede che il programmatore definisca le...
internet degli oggetti
(Internet degli oggetti), loc. s.le m. o f. inv. Il collegamento di oggetti, dispositivi e servizi alla rete telematica, al fine di riceverne dati e poter inviare comandi e istruzioni.
• Proprio dal CRS4 [centro di supercalcolo]...