vile
agg. [lat. vīlis «di poco valore, di poco prezzo»]. – 1. letter. a. Che non ha valore né pregio, o ne ha poco rispetto ad altri elementi dello stesso tipo: oggetti v., roba v.; gli alchimisti presumevano [...] di trasformare in oro i metalli v.; si dilettò di pittura, dipingendo alcune tele non del tutto vili; quindi misero, meschino: riguardo il viver mio sì vile E sì dolente (Leopardi). Tenere a v., avere ...
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tono1
tòno1 (ant. tuòno) s. m. [dal lat. tonus, gr. τόνος, propr. «tensione», affine a τείνω «tendere»]. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche [...] la distanza e il luogo nei quali essi sono raffigurati; esso determina la situazione dell’oggetto nello spazio, ed è la risultante del colore proprio dell’oggetto, modificato da tutti i fattori inerenti alla prospettiva e al gioco dei riflessi a cui ...
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rullo
s. m. [der. di rullare1]. – 1. a. Il suono prodotto, in successione accelerata e ritmica, da uno o più tamburi o altri strumenti a percussione simili: un tempo, un r. di tamburo annunciava la lettura [...] a rulli, nel quale i rulli, con gli assi paralleli, sono disposti ravvicinati, in modo da sostenere e facilitare la traslazione di oggetti pesanti e voluminosi); il r. della macchina per scrivere, a cui si avvolge il foglio di carta, sul carrello. b ...
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distributivo
agg. [dal lat. tardo distributivus]. – 1. Che concerne la distribuzione, la ripartizione: criterio d. delle imposte; caratteri d. degli edifici, relativi alla distribuzione dei singoli ambienti; [...] Singolare d. (o adoperato con valore d.), il singolare di un sostantivo usato invece del plurale per indicare più oggetti uguali, appartenenti ciascuno singolarmente a una persona (per es.: rimasero tutti a bocca aperta, anziché con le bocche aperte ...
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cartina
s. f. [dim. di carta]. – 1. a. Propr., piccolo foglietto di carta, spec. quelli per fare le sigarette a mano. C. reattiva, strisciolina di carta da filtro impregnata con composti capaci di reagire [...] c. d’Italia inserita nel testo; c. climatica. c. Carta di scarso valore nel gioco, cartiglia. 2. Confezione di oggetti minuti, in una carta opportunamente ripiegata; anche il contenuto di essa: una c. di aghi. In partic., preparazione farmaceutica ...
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distributore
distributóre s. m. [dal lat. tardo distributor -oris]. – 1. (f. -trice) a. Chi distribuisce o è addetto alla distribuzione di determinate cose: il Signore, padrone assoluto di quell’erario [...] , da cui è agevole ritirarlo; struttura e funzionamento particolare possono avere apparecchi adibiti alla distribuzione di altri oggetti o sostanze, per es., asciugamani di carta, sapone liquido, ecc. e. D. automatico vibrante, apparecchio usato in ...
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ginocchiera
ginocchièra s. f. [der. di ginocchio]. – 1. Nome generico di varî oggetti aventi in comune la funzione di proteggere il ginocchio in circostanze diverse (quindi anche sinon. di ginocchiello [...] nei sign. 1 a e b). In partic.: g. gessata, bendaggio gessato, confezionato per immobilizzare il ginocchio nella cura di lesioni traumatiche; g. elastica, benda elastica circolare, che avvolge il ginocchio ...
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etagere
étagère ‹etaˇ∫èer› s. f., fr. [der. di étage «piano, ripiano»]. – Mobile a forma di piccola scansia a più ripiani su sostegni torniti o intagliati, che si adopera per poggiarvi libri, soprammobili, [...] oggetti ornamentali, ecc. ...
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palpeggiare
v. tr. [der. di palpare] (io palpéggio, ecc.). – Toccare, palpare più volte, leggermente ma a lungo e con insistenza. In partic., accarezzare, toccare il corpo di una persona, e soprattutto [...] alcune sue parti erogene, per provocare o provare eccitamento sessuale. Meno com. con riferimento a oggetti, tastarne la superficie per riconoscerli o per rilevarne le caratteristiche o i particolari: il cieco stese un braccio, ... prese l’anello, lo ...
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sbroglio
sbròglio s. m. [der. di sbrogliare], non com. – Sbratto: stanza di sbroglio, stanza adibita a ripostiglio per oggetti che momentaneamente non servono. ...
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linguaggio a oggetti
linguaggio a oggetti particolare tipo di → linguaggio di programmazione basato sul paradigma della programmazione orientata agli oggetti (Object Oriented Programming, oop); essa prevede che il programmatore definisca le...
internet degli oggetti
(Internet degli oggetti), loc. s.le m. o f. inv. Il collegamento di oggetti, dispositivi e servizi alla rete telematica, al fine di riceverne dati e poter inviare comandi e istruzioni.
• Proprio dal CRS4 [centro di supercalcolo]...