vano [lat. vanus]. - ■ agg. 1. (non com.) [di cosa, che non è riempito da nulla: un guscio v.] ≈ cavo, (lett.) vacuo, vuoto. ↔ pieno. ↑ colmo, ripieno, zeppo. 2. [che è privo di corpo, di consistenza materiale: [...] locale, stanza. 3. (aut.) [spazio all'interno di un autoveicolo destinato a contenere parti funzionali o oggetti] ● Espressioni: vano bagagli (o portabagagli) [spazio destinato a contenere bagagli] ≈ bagagliaio, baule, portabagagli. ‖ portapacchi. 4 ...
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porre /'por:e/ (ant. ponere /'ponere/) [lat. pōnĕre] (io póngo, tu póni, egli póne, noi poniamo [ant. pogn(i)amo], voi ponéte, essi póngono; pass. rem. pósi, ponésti, póse [ant. puòse], ponémmo, ponéste, [...] memoria] ≈ collocare, dedicare. 3. (fig.) [postulare un'ipotesi, un'evenienza e sim., seguito per lo più da prop. oggettiva esplicita, anche nell'espressione porre il caso: poniamo (il caso) che l'imputato abbia mentito] ≈ ammettere, (fam.) fare ...
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cestello /tʃe'stɛl:o/ s. m. [dim. di cesta o cesto¹]. - [piccolo contenitore con struttura a gabbia, usato per trasportare oggetti: il c. della bicicletta] ≈ cestino. ⇑ canestro, cesta, cesto, (ant.) cista, [...] paniere ...
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finire [lat. fīnīre, der. di finis "limite; cessazione"] (io finisco, tu finisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [condurre a termine: f. un lavoro, una frase] ≈ concludere, terminare, ultimare. ↔ avviare, cominciare, [...] ; finì per confessare ogni cosa] ≈ arrivare (a). ↔ cominciare (con). 4. [interrompere un'attività, anche seguito da prop. oggettiva implicita: non finiva mai di parlare] ≈ cessare, smettere, troncare. ■ v. intr. (aus. essere) 1. a. [avere termine ...
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portaoggetti /pɔrtao'dʒ:ɛt:i/ s. m. [comp. di porta(re) e oggetto]. - [contenitore o supporto per oggetti vari] ≈ ‖ portaccessori, vuotatasche. ...
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macropsia /makro'psia/ s. f. [comp. di macr(o)- e -opsia]. - (med.) [disturbo della visione per il quale gli oggetti appaiono più grandi del reale] ≈ megalopsia. ↔ micropsia. ...
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chiaro [lat. clarus]. - ■ agg. 1. a. [pieno di luce: giorno c.] ≈ illuminato, lucente, luminoso, rilucente, risplendente, scintillante, splendente. ↔ buio, oscuro, scuro. b. [dell'acqua, di un liquido, [...] . prep: di chiara fama ≈ famoso, illustre, insigne. 2. (fig.) a. [della vista e sim., che percepisce nettamente gli oggetti: sguardo c.] ≈ limpido, nitido. ↔ annebbiato, confuso, offuscato. b. [dell'intelletto, di un'idea e sim., non confuso: avere ...
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posapiano /pɔsa'pjano/ s. m. e f. [grafia unita di posa piano, frase di avviso talora scritta su casse da trasportare che contengono oggetti fragili], invar., scherz. - [chi si muove, agisce, opera con [...] estrema calma e lentezza: è un p.!] ≈ e ↔ [→ POLENTONE (2)] ...
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amore /a'more/ s. m. [dal lat. amor -ōris]. - 1. [sentimento di viva affezione verso una persona] ≈ ↑ adorazione, culto, idolatria, passione. ↓ affetto, (non com.) affezione, amorevolezza, attaccamento, [...] del titolo di a. (quelle sue scarpette erano un a.), con i sinon. bellezza, bijou (detto per lo più di oggetti), delizia (spesso di ambienti), meraviglia, splendore (spesso di abito), tesoro (quasi solo di persona). Non molto lusinghiero è, spesso ...
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linguaggio a oggetti
linguaggio a oggetti particolare tipo di → linguaggio di programmazione basato sul paradigma della programmazione orientata agli oggetti (Object Oriented Programming, oop); essa prevede che il programmatore definisca le...
internet degli oggetti
(Internet degli oggetti), loc. s.le m. o f. inv. Il collegamento di oggetti, dispositivi e servizi alla rete telematica, al fine di riceverne dati e poter inviare comandi e istruzioni.
• Proprio dal CRS4 [centro di supercalcolo]...