oggettivo
agg. [dal lat. mediev. obiectivus, der. di obiectum: v. oggetto]. – 1. In contrapp. a soggettivo (e in alternativa alla variante obiettivo, che ha però assunto sign. proprî particolari), che [...] e sulle osservazioni personali degli studenti. c. Che non dipende dalla volontà del singolo individuo: epidemie, guerre, rivoluzioni sono fenomeni oggettivi. d. Che vale per tutti i soggetti e non soltanto per uno o per alcuni individui, ed è quindi ...
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fede
1. MAPPA La FEDE è una credenza piena e fiduciosa, che deriva da un’intima convinzione o si fonda sull’autorità o sulla credibilità di qualcun altro più che su prove oggettive (avere f. in Dio, [...] nella Provvidenza, nella democrazia; prestare f. a una persona, a una notizia; un testimone, un comunicato degno di f.). 2. MAPPA Da un punto di vista più soggettivo, la fede è l’insieme delle credenze ...
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fattispecie
fattispècie s. f. [dalla locuz. lat. facti species «apparenza di fatto», fatto immaginato per servire come paradigma], invar. – 1. Nel linguaggio giur., l’insieme delle circostanze oggettive [...] degli elementi previsti dalla norma perché possa applicarsi una sanzione penale; si distingue in f. oggettiva, l’insieme degli elementi oggettivi del reato, e f. soggettiva, come descrizione dell’elemento psichico, e inoltre f. legale astratta ...
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deprivazione
deprivazióne s. f. [dall’ingl. deprivation «privazione, l’essere privato di qualche cosa»]. – 1. Il fatto di privare o più propriam. d’essere privato di qualche cosa, e spec. di cosa necessaria [...] si avrebbe diritto: la d. della soddisfazione dei bisogni essenziali. In partic., in psicologia, la carenza di condizioni oggettive e soggettive favorevoli allo sviluppo psichico del bambino, e il complesso degli effetti che ne derivano. Il termine è ...
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certezza
certézza s. f. [der. di certo1]. – 1. In senso soggettivo, e più com., conoscenza sicura di un fatto, convinzione, persuasione ferma: avere (la) c. di riuscire; raggiungere la c.; possedere [...] si può trarre da esatti calcoli matematici; c. morale, certezza non suffragata da prove oggettive, ma da profonda convinzione soggettiva e intuitiva. 2. In senso oggettivo, il fatto di essere certo, sicuro, cioè pienamente rispondente al vero, oppure ...
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sperimentazione
sperimentazióne (meno com. esperimentazióne) s. f. [der. di sperimentare]. – La pratica e l’attività di sperimentare, il fatto di venire sperimentato, come metodo di ricerca e di verifica: [...] sull’uomo, non sempre facilmente distinguibile dalla terapia, è considerata giuridicamente lecita quando concorrano condizioni oggettive (rispetto della vita e della salute del paziente, rigore del metodo sperimentale utilizzato) e condizioni ...
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che1
che1 〈ké〉 cong. [lat. quia, quod e altre cong.] (radd. sint.). – 1. Come cong. subordinativa, introduce: a) prop. dichiarative, cioè soggettive o oggettive: è possibile che io ritardi; so che accetterai; [...] in questo tipo di proposizioni talvolta che è sottinteso: temo non venga; preferivo venisse lui stesso; b) prop. causali: ti ringrazio che sei venuto; sono lieto che vi siate riconciliati; c) prop. consecutive: ...
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esimente
eṡimènte agg. e s. f. [part. pres. di esimere]. – Nel linguaggio giur., che esime, che sottrae a un obbligo; in partic., sono dette cause o circostanze e. (nella pratica giudiziaria anche s. [...] f., una esimente, le esimenti) le cause oggettive che eliminano il carattere di reato da un fatto che altrimenti sarebbe tale (per es. la legittima difesa, lo stato di necessità, l’adempimento del dovere, ecc.). ...
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accusativo
accuṡativo agg. e s. m. [dal lat. accusativus (casus), malamente ricalcato sul greco αἰτιατικ ή (πτ ῶ σις) «(caso) causativo»]. – Caso a. (o semplicem. accusativo s. m.): uno dei casi della [...] prive di veri e propri casi, come l’italiano, con riferimento a nomi o pronomi adoperati in funzione di compl. oggetto (per es., le forme mi, ti, ci, vi dei pronomi personali, quando hanno tale funzione).
Grammatica. – La sintassi scolastica moderna ...
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vertigine
vertìgine s. f. [dal lat. vertigo -gĭnis, che aveva anche il sign. di «capogiro», spec. nella locuz. vertigo capĭtis, parallela all’ital. «giramento di testa»]. – 1. ant. o letter. Rivolgimento [...] del corpo rispetto all’ambiente o dell’ambiente rispetto al corpo: v. oggettive e soggettive, a seconda che siano accompagnate o no dalla sensazione dello spostamento degli oggetti contenuti nel campo visivo. Nell’uso com., per lo più al plur ...
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OGGETTIVE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni oggettive sono proposizioni ➔completive che svolgono, per così dire, la funzione del complemento ➔oggetto.
Le proposizioni oggettive possono essere introdotte da un verbo, un...
Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente (detta anche frase matrice). Possono...