lavacro
s. m. [dal lat. tardo lavacrum, der. di lavare «lavare»]. – 1. letter. a. Recipiente, luogo dove bagnarsi, e anche il liquido che vi è contenuto: i caldi l. t’apparecchia La mia bionda Ecamede [...] (Foscolo); dell’argentino fiume Alla pura corrente, ed ai lavacri Di viva ridondanti acqua perenne (Pindemonte); con accezione più partic.: oh tepidi Lavacri d’Aquisgrano! (Manzoni), le sorgenti termali di Aquisgrana, nella Germania nord-occidentale. ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] f., ora non ti posso dar retta; saper f., essere destro, abile: è uno che sa f. (e più efficacemente, che ci sa f.); oh se sa f., lui!; f. di tutto, f. il possibile, l’immaginabile, l’impossibile, fare ciò ch’è in nostro potere per uno scopo: fece ...
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belligeno
agg. Che genera guerre, conflitti. ◆ Benvenuta, Shivaratri! Via, oh via dalla galera monoreligiosa, dal fissare una volta per tutte le rivelazioni divine in quella insanguinata, inospitale, [...] inesauribilmente incendiaria e belligena terra di Palestina! (Guido Ceronetti, Stampa, 2 marzo 2003, p. 1, Prima pagina) • Un mondo diviso in stati, con buona pace dei liberisti, non è più belligeno di ...
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veduta
s. f. [der. di vedere, part. pass. veduto]. – 1. a. non com. L’atto e il fatto di vedere, soprattutto in alcune espressioni come lo so di veduta o per veduta, lo posso affermare di veduta, per [...] : togliere, impedire la v.; ma tutto il coraggio gli mancò quando fu in veduta della porta (Rovani); facoltà o forza visiva: Oh abbondante grazia ond’io presunsi Ficcar lo viso per la luce etterna, Tanto che la v. vi consunsi! (Dante). Spazio o ...
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auxocromo
auxocròmo (o aussocròmo) agg. e s. m. [comp. di auxo- e -cromo]. – In chimica, di gruppo o radicale salificabile (quale per es. −OH, −NH2, −SO3H, −COOH, ecc.), che, introdotto in una sostanza [...] cromogena, ne sviluppa o ne rinforza il colore, rendendola anche colorante, cioè capace di tingere ...
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erinni
(o Erinni, ant. Erinne e Erine) s. f. [nome proprio, gr. ᾿Ερινύς, lat. Erinnys o Erinys]. – Nella mitologia classica, personificazione, in origine, della nuvola tempestosa apportatrice di malattia [...] greche, vendicano i delitti di sangue. Nel linguaggio poetico è frequente l’uso fig. per indicare il rimorso o l’ossessione del male e delle passioni: oh dilettose e care Mentre ignote mi fur l’erinni e il fato, Sembianze agli occhi miei (Leopardi). ...
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tormento
torménto s. m. [lat. tormentum, der. di torquēre «torcere»]. – 1. a. letter. Strumento di tortura e di martirio; la tortura o il martirio stessi: mettere ai t.; neanche in mezzo ai t. rinnegò [...] ; o persona fastidiosa, molesta, che non dà pace: smetti di frignare, t. che sei!; è un bel t. quella donna!; – Oh che sant’uomo! ma che tormento! – pensava don Abbondio (Manzoni). 2. fig. Nel linguaggio marin., ogni sollecitazione che uno scafo, una ...
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tempra
tèmpra (o tèmpera) s. f. [der. di temprare, temperare]. – 1. In tecnologia, raffreddamento rapido di un materiale (metallo, leghe, vetro, materie plastiche, clincher, ecc.) precedentemente portato [...] (Dante), ha cioè breve durata. Perdere la t., anche di coltelli e altri strumenti taglienti, perdere il taglio, l’affilatura. 5. letter. ant. Grado di calore, temperatura, clima: oh! fortunate Genti che in dolci tempre Quest’aura respirate (Parini). ...
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osmoforo
osmòforo s. m. [comp. di osmo-1 e -foro]. – In chimica organica, di atomo o gruppo atomico capace di conferire alla molecola in cui è presente la proprietà di provocare sensazioni odorose, proprietà [...] che scompare quando l’osmoforo sia trasformato o eliminato; tra i gruppi principali, quello ossidrilico (−OH) degli alcoli e dei fenoli, quello carbonilico (=CO) delle aldeidi e dei chetoni, e quello tio- (−S−) dei solfidrati e dei solfuri. ...
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plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva [...] p.; Anime prodi, Ai tetti vostri inonorata, immonda Plebe successe (Leopardi). c. In senso fig., poet., moltitudine: Oh sovra tutte mal creata plebe (Dante, riferendosi alla moltitudine dei dannati); in partic., una moltitudine meno qualificata o più ...
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o (oh; ohi)
Riccardo Ambrosini
1. Delle particelle interiettive o, oh e ohi l'uso è limitatissimo nella Vita Nuova (7 volte o, 5 oi), nelle Rime (5 volte o e 6 oh) e nel Convivio (11 volte o, 21 oh) e assente nel Fiore e nel Detto, mentre...
Manibus, oh, date lilïa plenis
È un emistichio virgiliano (Aen. VI 883), in cui è inserita la particella vocativa per formare l'endecasillabo. Con queste parole - che nell'Eneide Anchise pronuncia a proposito del giovane Marcello - viene accolta...