vis comica
‹vis kòmika› locuz. lat. (propr. «forza comica»). – Espressione (di origine non classica) che trae origine da una errata interpretazione di alcuni versi attribuiti a Giulio Cesare (e tramandati [...] è detto fra l’altro: Lenibus atque utinam scriptis adiuncta foret vis, Comica ut aequato virtus polleret honore Cum Graecis ... («Oh se alla garbatezza del tuo scrivere fosse unito il vigore, sì che il tuo valore di commediografo potesse fiorire di ...
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smascolinato
agg. [der. di mascolino, col pref. s- (nel sign. 4)], non com. – Poco virile, effeminato; fig., privo di forza, di nerbo: Oh cari quei suoi s. sonettini! (Baretti, riferendosi a G. B. Zappi). ...
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ogni
ógni (ant. ógne) agg. indef. m. e f. [lat. ŏmnis]. – 1. a. Ciascun elemento particolare di un insieme di cose, di persone, di oggetti: o. studente; o. donna; o. libro; calzature di o. tipo. Precede [...] tanto in tanto); o. poco (a brevi periodi di distanza l’uno dall’altro): rimaneva come estatica, dicendo solo, ogni poco: «oh misericordia!» (Manzoni). Lievemente diverso è il sign. in frasi quali: c’è un filoncino di pane o. tre persone (cioè ogni ...
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visto
agg. e s. m. – È il part. pass. di vedere, più com. e più pop. della forma veduto (v.). 1. Con valore di participio: Quasi in un tratto vista, amata e tolta Dal fero Pluto, Proserpina pare (Poliziano); [...] una ragazza di una bellezza mai vista, mai più vista, non più vista; L’abito eletto, e mai non visto altrove (Petrarca); oh lui beato Che primo può di non più viste forme Tabacchiera mostrar! (Parini). Con uso assol. ed ellittico, e con valore neutro ...
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pianto2
pianto2 s. m. [lat. planctus -us, der. di plangĕre (v. piangere), part. pass. planctus]. – 1. a. L’atto, il fatto di piangere, che si manifesta solitamente con la fuoriuscita delle lacrime, accompagnate [...] il cielo dimostra per la condizione umana con le stelle cadenti: E tu, Cielo, dall’alto dei mondi Sereni, infinito, immortale, Oh! d’un pianto di stelle lo inondi Quest’atomo opaco del Male! (Pascoli). 3. In botanica, emissione della linfa ascendente ...
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bunga bunga
loc. s.le m. inv. Festino a sfondo sessuale, organizzato da uomini di potere in residenze lussuose e caratterizzato dalla presenza di donne di giovane età. ◆ La minorenne fa entrare negli [...] Civilization (Bongo, bongo, bongo), 1947, di Bob Hilliard, notissima anche in Italia (questo il ritornello nella versione di Renzo Arbore: «Oh bongo bongo bongo / stare bene solo al Congo / non mi muovo no no / bingo bango bengo / molte scuse ma non ...
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cheto
chéto agg. [lat. quiētus: v. quieto], tosc. o letter. – Fermo, tranquillo, silenzioso, riferito a persone e più raram. a cose: il bambino non vuole stare ch.; sta’ ch. e non ti muovere dal tuo [...] posto; Come assiso talvolta il villano Sulla porta del ch. abituro (Manzoni); Oh sola e ch. in mezzo de’ castagni Villa del Douro (Carducci); stare ch., restare tranquillo, e anche non reagire, non contrastare, non lagnarsi: può dirmi ciò che vuole, ...
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ola1
olà1 interiez. [comp. di oh e là]. – Voce di richiamo, pronunciata di solito con tono autoritario o di minaccia (talora soltanto scherz.): olà!, venite a darmi una mano!; olà, vogliamo smetterla?; [...] anche nell’affrontare qualcuno: olà, con chi credi di parlare?; Nessuno, olà, qui d’inoltrarsi ardisca (Alfieri) ...
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acidita
acidità s. f. [dal lat. tardo acidĭtas -atis]. – 1. a. L’esser acido; qualità, sapore di ciò che è acido. b. In chimica: proprietà di una base di unirsi a uno o più equivalenti di un acido (è [...] indicata dal numero di gruppi ossidrilici −OH presenti nella formula della base stessa); presenza, in una soluzione acquosa, di un eccesso di ioni idrogeno (con pH quindi inferiore a 7); grado o numero di a., la quantità di acidi liberi presenti in ...
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sbadigliare
(ant. sbavigliare e anche sbadagliare) v. intr. e tr. [der. del lat. mediev. batare «stare a bocca spalancata» (v. badare)] (io sbadìglio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Fare uno o più sbadigli: [...] o anche, e più spesso, dire, recitare sbadigliando: s. una cantilena; s. le litanie. b. Diffondere, spandere stancamente, svogliatamente: Oh quei fanali come s’inseguono Accidïosi là dietro gli alberi, tra i rami stillanti di pioggia Sbadigliando la ...
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o (oh; ohi)
Riccardo Ambrosini
1. Delle particelle interiettive o, oh e ohi l'uso è limitatissimo nella Vita Nuova (7 volte o, 5 oi), nelle Rime (5 volte o e 6 oh) e nel Convivio (11 volte o, 21 oh) e assente nel Fiore e nel Detto, mentre...
Manibus, oh, date lilïa plenis
È un emistichio virgiliano (Aen. VI 883), in cui è inserita la particella vocativa per formare l'endecasillabo. Con queste parole - che nell'Eneide Anchise pronuncia a proposito del giovane Marcello - viene accolta...