iperestesia
iperesteṡìa s. f. [comp. di iper- e -estesia]. – In medicina, esagerata eccitabilità sensitiva, sia nel campo della sensibilità generale (tattile, termica, dolorifica) sia in quello dei sensi [...] specifici (olfatto, udito, vista), osservabile spesso in soggetti nevrotici e nelle malattie con lesioni del sistema nervoso (meningiti, nevriti, rabbia, ecc.). ...
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microsmatico
microsmàtico agg. [comp. di micr(o)- e osmatico] (pl. m. -ci). – Che ha il senso dell’olfatto poco sviluppato, detto di animale, soprattutto mammifero acquatico (cetacei, sirenî, pinnipedi), [...] e anche dell’uomo ...
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iperosmia
iperosmìa s. f. [comp. di iper- e -osmia]. – Nel linguaggio medico, esagerata sensibilità dell’olfatto, per la quale odori comunemente non avvertibili sono percepiti, e altri stimoli olfattivi, [...] normalmente ben tollerati, risultano di molesta intensità ...
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nasale
agg. e s. m. e f. [der. di naso]. – 1. agg. a. Proprio del naso, che è parte del naso, che ha rapporto col naso: la prominenza, il profilo n.; respirazione n., attraverso il naso; plastica n., [...] che formano la porzione anteriore del naso; capsula n., la struttura che comprende sia le fosse nasali sia l’organo dell’olfatto; spina n., piccola apofisi dell’osso frontale articolata con le ossa del naso e con la lamina dell’etmoide; mucosa n ...
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osfresiologia
osfreṡiologìa s. f. [comp. del gr. ὄσϕρησις «odorato, olfatto» e -logia]. – Nel linguaggio medico, lo studio della funzione olfattiva e dei disturbi olfattorî (anosmia, iposmia, iperosmia, [...] disosmia); lo stesso che osmologia ...
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osfresiometria
osfreṡiometrìa s. f. [comp. del gr. ὄσϕρησις «odorato, olfatto» e -metria]. – Nel linguaggio medico, sinon. di olfattometria. ...
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coniglio
conìglio s. m. [lat. cunīcŭlus; cfr. cunicolo2, che ha lo stesso etimo]. – 1. a. (f. -a) Mammifero roditore della famiglia leporidi (lat. scient. Oryctolagus cuniculus), dotato di orecchie lunghe, [...] occhi sporgenti, arti brevi, pelame di vario colore, morbido e fitto, olfatto e udito molto acuti, vista buona; si distinguono una razza selvatica e una domestica, derivante dalla prima: entrambe forniscono ottima carne e una buona pelliccia. b. La ...
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-osmia
-osmìa [dal gr. -οσμία, der. di ὀσμή «odore, odorato»]. – Secondo elemento di parole composte del linguaggio medico, derivate dal greco (come cacosmia) o formate modernamente (come anosmia, disosmia, [...] iposmia), nelle quali indica alterazione del senso dell’olfatto. ...
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cane molecolare
loc. s.le m. Cane dall’olfatto finissimo, che, in virtù delle capacità di percepire, distinguere e memorizzare le molecole volatili degli odori, viene impiegato in operazioni investigative [...] di polizia. ◆ [tit.] Super detective o flop? Gli / investigatori litigano sui cani / molecolari. (Giornale.it, 7 maggio 2013, Cronache) • L’indicazione è servita a mettere a fuoco la zona, la pista giusta ...
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nasologia
s. f. 1. Nella letteratura e in usi satirici o scherz., scienza che studia i nasi, discorso o trattato che verte intorno al naso, considerato come tratto identificativo del volto umano. 2. [...] in giro senza naso è uno smarrimento non solo perché non ci sono più le fisionomie, ma perché la sparizione dell'olfatto elimina la geografia degli odori [...] Diciamo la verità: il naso è stata la risorsa dell'Italia, che spesso era irregolare ...
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Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli odori. Fra i Mammiferi si distinguono specie con o. molto sviluppato (animali macrosmatici) e altre con o. meno fine (animali microsmatici). L’uomo appartiene alla seconda categoria;...
olfatto
La capacità di percepire gli odori e di distinguerli l’uno dall’altro. Il sistema sensoriale deputato all’o. è formato dalle terminazioni, situate nella mucosa nasale, dei nervi olfattivi, con i loro recettori specifici; dalle vie...