ventilabro
s. m. [dal lat. ventilabrum, der. di ventilare (v. ventilare)]. – 1. Strumento agricolo (già noto a Omero col nome di πτύον), consistente in una pala di legno con cui si ventilava il grano [...] sull’aia, allo scopo di separarlo dalla pula: il grano lanciato dal pieno Ventilabro nell’aria si spande (Manzoni). 2. Congegno dell’organo che, comandato dal tasto, apre l’aria a un canale sul quale sono ...
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reticella
reticèlla s. f. [dim. di rete]. – 1. Piccola rete. In partic.: a. La rete o retina per capelli (v. retina); con riferimento specifico a quella usata un tempo dai bravi: avevano ... intorno [...] al capo una r. verde, che cadeva sull’omero sinistro, terminata in una gran nappa, e dalla quale usciva sulla fronte un enorme ciuffo (Manzoni). b. Borsa di rete per la spesa. c. Telaio metallico con il fondo formato da una robusta rete, montato ...
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armilla
s. f. [dal lat. armilla, der. di armus «omero»]. – 1. Braccialetto d’oro o d’altro materiale, usato come ornamento da uomini e donne nella Roma antica. In partic., il bracciale d’argento, o più [...] raram. d’osso, che presso gli eserciti romani veniva dato come ricompensa al valor militare e che i decorati portavano per lo più al polso. 2. ant. Collare per cani. 3. In araldica, sinon. di circolo. ...
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pastore
pastóre s. m. (f. -a) [lat. pastor -ōris, der. di pascĕre «pascolare», part. pass. pastus]. – 1. a. Chi guida al pascolo ovini e caprini (meno spesso bovini) e ne ha la cura e il governo: fare [...] . 2. fig. a. Guida, capo di persone affidate alla sua custodia; p. di popoli o di genti (gr. ποιμὴν λαῶν), metafora frequente in Omero per indicare i re e i condottieri. b. In partic., guida spirituale: p. d’anime, il sacerdote; e assol., il p., il ...
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quegli
quégli (ant. quélli) pron. dimostr. m. [lat. eccu(m) *ĭlli, modificazione, quest’ultimo, del nomin. ĭlle per analogia con qui], letter. – Quella persona, cioè una persona (o divinità, raram. animale [...] parla; si usa soltanto al masch. sing. e di solito come soggetto (in casi obliqui è più com. quello); Quelli è Omero poeta sovrano (Dante); quegli allora mi domandò che peccato quel fosse (Boccaccio); don Abbondio gli andò dietro, e, mentre quegli ...
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vincere
vìncere v. tr. [lat. vĭncĕre] (pres. io vinco, tu vinci, ecc.; pass. rem. vinsi, vincésti, ecc.; part. pass. vinto). – 1. a. Sopraffare l’avversario in armi, in guerra o in uno scontro qualsiasi, [...] ; Ma solo un punto fu quel che ci vinse (Dante); Di me vi doglia, e vincavi pietate (Petrarca); Tra le battaglie, Omero, nel carme tuo sempre sonanti La calda ora mi vinse (Carducci); lasciarsi vincere dalla passione, dall’ira, dal risentimento, dal ...
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feace
agg. e s. m. e f. [dal lat. Phaeax -acis, gr. Φαίαξ]. – Appartenente o relativo al popolo dei Feaci (gr. Φαίακες, lat. Phaeaces), creati dalla fantasia di Omero (canti VI - VIII dell’Odissea); [...] erano dediti alla marineria e conducevano una vita di utopistica felicità nell’isola di Scheria (identificata con l’antica Corcira, l’odierna Corfù) ...
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questione
questióne (letter. o pop. quistióne) s. f. [dal lat. quaestio -onis, der. di quaerĕre «chiedere, interrogare», part. pass. quaestus]. – 1. a. letter. Domanda, interrogazione: formulare una [...] Mezzogiorno e di promuoverne un democratico sviluppo economico e sociale, problema ancora attuale in quanto solo in parte risolto; in filologia, la q. omerica, il complesso dei problemi (e le ipotesi formulate) che concernono l’esistenza di un poeta ...
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in medias res
〈immèdias rès〉 locuz. lat. (propr. «nel mezzo dell’argomento»). – Espressione di Orazio (Ars poet., 148) riferentesi all’arte narrativa di Omero, che inizia il racconto a metà degli avvenimenti, [...] a differenza di altri poeti epici, che cominciano gemino ab ovo (v. ab ovo). Nell’uso com., entrare in medias res, entrare subito nel vivo di un argomento, senza tanti preamboli ...
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tmesi
tmèṡi s. f. [dal lat. tardo tmesis, gr. τμῆσις, der. di τέμνω «tagliare»]. – 1. In linguistica, e in partic. nella storia delle lingue classiche, distacco della preposizione dal verbo finito con [...] ancora prefissato al verbo. I poeti latini imitarono talvolta liberamente, anche fuori delle forme verbali, la tmesi omerica: «Garrulus hunc quando consumet cumque» (= quandocumque consumet; Orazio, Sat. IX, 33). 2. Nella metrica italiana, divisione ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita falsamente a Erodoto) sono in realtà romanzi;...
Osso lungo, pari, irregolarmente cilindrico che da solo costituisce lo scheletro del braccio. L’estremità superiore è caratterizzata da una parte articolare (testa dell’o.), che partecipa a costituire, con la cavità glenoidea della scapola,...