traduzione
traduzióne s. f. [dal lat. traductio -onis, che aveva fondamentalmente il sign. di «trasferimento»: v. tradurre]. – 1. a. L’azione, l’operazione e l’attività di tradurre da una lingua in un’altra [...] pubblicata una nuova t. di Poe; vorrei leggere Proust nell’originale, ma so poco il francese e mi devo accontentare della t.; conosco Omero solo nelle t. del Monti e di Pindemonte; è una t. quasi più bella dell’originale. 2. a. Con gli usi estens. e ...
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eternare
(ant. etternare) v. tr. [dal lat. aeternare] (io etèrno, ecc.). – Rendere eterno, per lo più con valore iperb., prolungare assai nel futuro, rendere lungamente durevole: e. la memoria di un [...] fatto; volle e. con quell’opera il suo nome; Omero ha eternato nel suo poema le gesta di Achille; e. odî, rancori, inimicizie. Nel rifl., eternarsi, acquistare fama durevole, immortalarsi: quando nel mondo ad ora ad ora M’insegnavate come l’uom s’ ...
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omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la [...] solennità e la sonorità che sono tipici della poesia omerica. ...
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mendico
mendìco agg. e s. m. [dal lat. mendīcus, der. di mendum «difetto»] (pl. m. -chi, ant. -ci). – 1. agg., letter. a. Estremamente povero e indigente: divenuto non solamente povero ma m. (Boccaccio); [...] un dì vedrete Mendico un cieco errar sotto le vostre Antichissime ombre (Foscolo, con riferimento a Omero); ridursi m.; meno com. in funzione attributiva, in frasi quali gente m. o sim. b. In senso fig.: Il mio amato tesoro [Laura] in terra trova, ...
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ponderoso
ponderóso agg. [dal lat. ponderosus, der. di pondus -dĕris «peso»], letter. – 1. Di gran peso, pesante: Portava un baston duro e p. (Pulci); una vasta Sollevò in alto ponderosa pietra (Pindemonte). [...] o richiede gran fatica, grande impegno: lavoro, incarico p.; attendere a un’opera p.; Ma chi pensasse il p. tema E l’omero mortal che se ne carca, Nol biasmerebbe se sott’esso trema (Dante, con allusione all’argomento della terza cantica). ◆ Avv ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente [...] scola Di quel segnor de l’altissimo canto (Dante, riferendosi al gruppo di poeti che si raccolgono nel Limbo intorno a Omero). Parlando di opere d’arte, spec. figurative, la parola include spesso un giudizio riduttivo: un quadro, una statua di s ...
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transcheletrico
transchelètrico agg. [comp. di tran(s)- e scheletro] (pl. m. -ci). – In chirurgia, che si compie attraverso lo scheletro, spec. con riferimento a modalità di riduzione delle fratture [...] trazione applicata direttamente all’osso: trazione t., impiegata nella riduzione delle fratture di grandi segmenti ossei (omero, femore, ecc.), o di particolari ossa (calcagno, falangi della mano, metacarpi, ecc.), mediante fili metallici sui ...
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doccia
dóccia s. f. [der. di doccio] (pl. -ce). – 1. a. Canaletto che convoglia le acque piovane raccolte da un tetto (sinon. di grondaia). b. Canale inclinato per la discesa rapida delle acque che mettono [...] , i segmenti di arto da immobilizzare. c. In anatomia, d. ossea, depressione allungata della superficie di alcune ossa (per es., l’omero, il pube, ecc.), spesso trasformata in canale da una membrana e attraversata da nervi e vasi. d. In zoologia, d ...
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sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si [...] . ideali. Spesso riferito alla persona o all’attività dei poeti: i s. ingegni; i s. studî; il sacro vate (Foscolo, di Omero). Con sign. più determinato, inviolabile: i s. diritti dell’uomo; se pia la terra ... sacre le reliquie renda Dall’insultar de ...
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doglio
dòglio (letter. dòlio nel sign. 1) s. m. [lat. dōlium]. – 1. Grande vaso a forma tondeggiante nel quale i Romani conservavano liquidi (olî, vino, ecc.) e aridi (grano, legumi); in età arcaica, [...] del d. avaro Giove (Leopardi, nell’Ultimo canto di Saffo, con allusione al vaso pieno di felicità, di cui, secondo Omero, Giove è parco dispensatore, mentre è prodigo dell’altro doglio, quello del dolore). 2. Nome dei molluschi gasteropodi marini del ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita falsamente a Erodoto) sono in realtà romanzi;...
Osso lungo, pari, irregolarmente cilindrico che da solo costituisce lo scheletro del braccio. L’estremità superiore è caratterizzata da una parte articolare (testa dell’o.), che partecipa a costituire, con la cavità glenoidea della scapola,...